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storie di una volta?????

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Messaggio Da filippo81 Mer 11 Mag 2011, 14:12

spesso parlando con alcuni vecchietti e anche parlando una volta con i miei nonni ho sentito alcune teorie sull'allevamento dei nostri amici, vi raccondo alcune cose vediamo se riusciamo assieme a trovare un filo di realtà:

allora quando mettevo le uova sotto le chioccie i più vecchietti dicevano che bisognava mettre sempre un numero di uova dispari.
sempre a proposito di chioccie si diceva che se vi era un temporale e vi era un tuono forte i pulcini ancora nelle uova morivano.
quando si acquistavano le pollastre si ci tiravano le piume della coda cosi almeno si diceva, diventavano più grosse ( le pollastre )

nell'attesa che pensi ad altre storielle dite le vostre e priviamo a rispondere alle mie......
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Messaggio Da Ospite Mer 11 Mag 2011, 18:07

Filippo sapevi anche della cova delle uova nel letto caldo fatto con concime ,schiuse del
50- 60% alla faccia delle covatutto! o anche del latte per combattere la coccidiosi affraid
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Messaggio Da PeppeTasso Mer 11 Mag 2011, 19:09

Ricordo anch'io "teorie" simili raccontate dai più anziani;
numero dispari forse per disporle meglio? E le uova che con i temporali "'ntronanu"......ecc.? Mah..... Question Shocked Smile
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Messaggio Da filippo81 Mer 11 Mag 2011, 20:11

il latte??????

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Messaggio Da Ospite Gio 12 Mag 2011, 19:34

IL latte di mucca ,ai pulcini di qualche settimana condito con lo zucchero a posto dell'acqua.
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Messaggio Da mazza59 Sab 14 Mag 2011, 18:26

mettere uova dispari facilita il mantenimento della posizione di cova alla gallina
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Sab 21 Gen 2012, 12:22

Pure io tanti anni fà lo sentivo dire ai miei nonni,che sotto le chioccie si mettevano uova dispari e che quando vi sono temporali con lampi e forti tuoni i pulcini più deboli dentro le uova si "intronano" e muoiono e nascono in pochi solo i più forti.(Queste cose,li ho notati pure io con i colombi,sia quando covano le loro uova e sia quando nei periodi invernale per cause del forte freddo non riecono a sopravvivere fino alla crescita i loro piccioni,quindi gli butto le loro uova e faccio covare da loro uova di galline e quando non vi sono temporali nascono tutti).I nonni dicevano pure,che dopo un giorno dalla nascita i pulcini si cernono con un crivo largo usato nell'agricoltura e vengono ancora più forti,robusti e immuni da malattie.Inoltre durante la loro crescita,ai pulcini si ci da da mangiare quando si trova nei campi il papavero verde selvatico che li purifica e li immunizza dai parassiti intestinali e nell'acqua da bere si ci mescola una piccola quantità di aglio frullato che li libera pure dai parassiti intestinali. Salvo A.
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Messaggio Da Ospite Sab 21 Gen 2012, 13:13

Io ai pulcini ancora oggi nell ' acqua metto zucchero ed aglio frullato ,mai avuto problemi di coccidiosi nei pulcini.
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Messaggio Da Domenico Gioffrè Sab 21 Gen 2012, 18:36

la mia bisnonna invece alimentava i pulcini di pochi giorni con pane bagnato nel vino......mai capito il perche'
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Dom 22 Gen 2012, 19:10

SPIRTU CUMU NA CRAPA E FISSA CUMU NA PICURA(Intelligente come una Capra e fesso come una Pecora).
La Capra è un animale molto intelligente,infatti a differenza della pecora,sa foraggiarsi cercandosi le erbe migliori dove la pecora non può andare e non sa arrivare.E capace di arrampicarsi nei terreni più scoscesi,sulle rocce delle montagne più inaccessibili perfino all'uomo e sulle cime di alcuni alberi e nutrirsi dei germogli più teneri e delle erbe migliori e più appetiti.La Capra sia perchè si mangia i germogli migliori o perche sa cercarsi le erbe medicinali che crescono sulle rocce e che forse ci servono come anti corpi e si immunizza dalle malattie e su questo,nessuna sa ancora darsi una spiegazione.-Fatto stà,che la Capra è l'unico animale domestico,che non si ammala mai delle malattie del (tumore).-I vecchi pastori di una volta,nel periodo delle feste natalizie ed altre ricorrenze importanti,a differenza degli agnelli,vendevano i capretti più cari nel prezzo come carne più pregiata.Infatti secondo loro,chi mangia almeno due volte l'anno la carne di capretto e ogni tanto il latte di capra,il formaggio e la ricotta con il siero,dovrebbe immunizzarsi da tantissime malattie.In passato,quando le loro mogli avevano poco latte e ai bambini piccoli non ci bastava o per altri motivi,li nutrivano con il latte di capra o di asina,bollito quando i bambini erano piccolissimi e poi crudo man mano che crescevano.-Alcuni figli di pastori,in passato quando andavano a condurre le greggi a pascolo e avevano fame ho durante la transumanza,si prendevano il latte direttamente dai capezzoli delle capre più manze (più domestiche) e sempre i pastori,a differenza dei contadini hanno avuta vita più longeva.Sicuramente a quei tempi i pastori a differenza dei contadini,facevano un lavoro più leggero,questo il motivo della maggiore longività,mentre oggi l'agricoltura si effettua più leggera,grazie ai moderni mezzi meccanici.
Salvo.
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Lun 23 Gen 2012, 22:52

[img]storie di una volta????? Tree_g13[/img]

[img]storie di una volta????? Tree_g14[/img]

Le capre con la loro intelligenza e la loro furbizia, sanno arrampicarsi benissimo sulle cime degli alberi e sulle rocce inaccessibili per cercare il migliore cibo.
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Messaggio Da PeppeTasso Lun 23 Gen 2012, 23:05

L'albero delle capre.
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Messaggio Da Ospite Mar 24 Gen 2012, 11:54

Ho visto qualcosa del genere in Marocco ,per carenza di erba al suolo le capre si nutrono di nuovi germogli .
La razza è simile a quella dei nebrodi anche queste si arrampicano ovunque.
Anche la mia piccola Girgentana mi sta potando gli ulivi Laughing
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Messaggio Da Ospite Mar 24 Gen 2012, 13:59

Giovanni Cirasa ha scritto:Ho visto qualcosa del genere in Marocco ,per carenza di erba al suolo le capre si nutrono di nuovi germogli .
La razza è simile a quella dei nebrodi anche queste si arrampicano ovunque.
Anche la mia piccola Girgentana mi sta potando gli ulivi Laughing
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Mar 24 Gen 2012, 15:22

La furba volpe.
La volpe è un animale furbo e di notte è capace di fare fessi perfino i grossi cani da guarda, che con un morso potrebbero frantumargli il cranio e su di essa sono state sempre scritte tantissime legende e raccontate tante favole.
La volpe nel silenzio della notte, camminando con i suoi passi leggeri e sileziosi, mentre i cani di guarda dormono, sicura di se si avvicina nel pollaio, entra all interno senza fare spaventare le galline e se sono spaventate si corica per terra facendole tranquillizzare, sceglie spesso la più facile o la più piccola, silenziosa si avvicina, la cattura con un morso alla gola senza farla gridare e spaventare le altre e la uccide e poi quando capisce che è morta, tra i suoi denti la porta via silenziosamente senza farsi accorgere e facendo fessi i cani da guardia.
La volpe è il 70% carnivora e il 30% onnivora, ma in certe stagioni dell'anno può essere anche il 50% carnivora e il 50% onnivora. In alcuni periodi dell anno si nutre di galline, conigli, lepri, nidiacei, arvicole, talpe, rane, lombrichi, insetti e tanti altri piccoli animali; in altri periodi oltre ad alcuni animali sopra citati, anche di fichi, sorbe, pomodori, pere, fave, piselli, frutti di bosco ed è ghiottissima di uva.
Quando è consentita la sua caccia, oppure oppure quando involontariamente di notte ci attraversa la strada e va a finire sotto le ruote,oppure quando nel nostro pollaio entra all'interno strappando la parte alta del tetto della rete e la sorprendiamo con le mani nel sacco che ci viene a mangiare le nostre galline, non c è bisogno di processarla e possiamo dare subito la nostra sentenza. Quindi in questi tre casi al posto di lasciarla uccisa per terra, possiamo portarla via.
Piochè le volpi sono piene di pulci, bisogna metterle in un contenitore di plastica ben chiuso assicurandoci che non escano le pulci, altrimenti non solo invadono l'automobile, ma ci vengono addosso e pungono, dopodichè la surgeliamo in frigo.
Lo sapevate che chi soffre di mal di pancia continuo, mangiando la carne della volpe guarisce completamente?
E si è proprio così:
alcuni pensano che la volpe sia un cane selvatico; fa parte della famiglia dei canidi, ma è un animale selvatico completamente diverso, come sono diverse le sue abitudini alimentari, diverse da quelle dei cani. Pertanto, dopo qualche settimana, scongeliamo la nostra volpe nel frattempo le pulci che aveva addosso sono morte. Spelliamola, buttando tutti i suoi interni, facciamola a spezzatino e la mettiamo con acqua fresca in una grande pendola, facciamola bollire e buttiamo l acqua per tre volte, nel frattempo le sue carni si sono cotte, quindi mettiamola su una teglia, aggiungiamo gli aromi, aglio, cipolla, melenzane, patate, olio e del vino, facciamola cuocere nel forno per circa mezzora e poi da cotta le sue carni diventano squisitissime, più gustose della lepre. Perciò mangiamola e gustiamocela con qualche buon bicchiere di vino bianco e dopo qualche giorno chi ha sofferto di mal di pancia si può ritenere completamente guarito. E chi ogni circa due anni mangia la carne della volpe non avrà mai più di questi problemi.
Comunque chi vuole e quando si ottengono come prima detto, si possono mangiare anche più spesso. Anche perchè le volpi sanno adattarsi a tutti gli ambienti e si moltiplicano frequentemente per le tante covate. Quando trovano l'ambiente adatto e il cibo a sufficienza, possono fare anche due covate l'anno.
Motivi della loro carne curativa.
I vecchi pastori e anche i contadini lo hanno sempre detto, che le carni delle volpi sono miracolose e guaritrici.
I motivi: nessuno fino ad adesso sa darsi una spiegazione.
Io presumo che tutto questo dipenda dalla sua diversa e genuina alimentazione e di tutto quello che mangiano, animali e vegetali, accumulando delle sostanze benefiche che si conservano nelle sue carni e quando la mettiamo in pendola ne ricaviamo dei benefici.
In Sicilia esistono tre razze di volpi: la volpe rossa, la più grossa con la punta della coda bianca ed un pò di bianco nel petto; la volpe grigia, con il suo manto completamente grigio; e una razza nana, poco più grande di una gatta, trovata a caccia tantissimi anni fa da cacciatori nisseni nelle zone di Mazzarino.
Ricordiamo a tutti, che la volpe è protetta quando la caccia è chiusa ed è consentita la sua caccia nel periodo consentito, aggiornandoci sempre dell'annuale calendario venatorio.
Salvo A.
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Mar 24 Gen 2012, 15:25

[img]storie di una volta????? Volpe_10[/img]

[img]storie di una volta????? Volpe_11[/img]

Ecco le foto di due razze di volpi di Sicilia, la rossa e la grigia.
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Mer 29 Feb 2012, 10:20

SCIATICA E NERVO SCIATICO (Storie di una volta).

Quando si soffre di sciatica, diversi uomini e donne, si sentono stirare il nervo sciatico nella maggior parte dei casi della gamba destra e qualche volta pure in quella sinistra. Chi soffre di questa patologia, negli anni si aggrava sempre di più, ha dei seri problemi e con il passare del tempo non riesce a muovere bene quell’arto e a malapena cammina con forti dolori strisciandosi la gamba destra per terra con tantissima fatica e tante difficoltà.
Cure.
Le persone affette da questo problema, in passato andavano dal medico, si facevano prescrivere delle cure che spesso gli venivano prescritte delle punture e medicine varie, alleggeriva il dolore per qualche giorno e poi punto e a capo, con gli stessi dolori, gli stessi problemi e le stesse sofferenze e difficoltà.
Uno di questi nel 1977 era mio padre. A Campofranco (un piccolo paesino del Nisseno), tanti anni fa vi era un vecchietto contadino tale Giuseppe S. che sapeva risolvere questi fastidiosi problemi. Questo suo segreto gli era stato insegnato quando era militare, durante la guerra, segreto che se l’è riportato fino a quasi la fine della sua esistenza avvenuta circa 7 anni fa e quando era molto vecchio e prima di andarsene, lasciò in eredità questo suo segreto ad un suo nipote, che adesso lavora in provincia di Agrigento.
Durante la sua esistenza, numerosissime erano le persone uomini e donne, affette da questa patologia che andavano a trovarlo, non solo gente di tutti i posti d’Italia, ma anche persone provenienti dall’estero poiché la voce si divulgava e le persone affette che ne avevano bisogno venivano a far risolvere questo fastidiosissimo problema. Diversi medici spesse volte andavano pure a trovarlo, fingendosi come pazienti per tentare di scoprire quel suo segreto chiedendo quali attrezzi usava, dov’era ubicato quel nervetto e come faceva a risolverlo. Ma lui capiva subito chi erano i pazienti e chi erano i medici rispondendo: “dottore, mentre Dio mi da la forza di curare ed aiutare la gente che ne ha di bisogno, io lo faccio con tutto il cuore, quando non avrò più le forze per farlo lascerò il mio segreto in eredità ad un mio nipote. Quindi lei come tanti altri suoi colleghi che volete da me sapere, andate via e non fatevi più vedere perché quello che io so non ve lo dico, io curo solo la gente che ne ha di bisogno e non ho tempo da perdere con voi”.
Quando nel 1977 lo andò a trovare mio padre, il vecchietto lo fece sedere, ma prima gli domandò (come a tutti gli altri pazienti ) se era sicuro che si trattasse di sciatica, se si era fatto visitare da qualche specialista e se aveva fatto accurate visite perché lui prima voleva essere sicuro, altrimenti se si trattava di qualche altra patologia evitava di fare il suo piccolo intervento. Dopo un breve discorso gli disse di stare fermo seduto e di non muoversi e con una piccola forbice gli fece una piccola incisione vicino l’orecchio del lato destro dove aveva il problema alla gamba, gli tagliò il piccolo nervo sciatico, lo medicò con un cotone unto di alcool dopodichè gli disse: “sali e scendi questa scala per due volte con la stessa sedia dove sei seduto e tienila con la mano sinistra, mentre con l’altra, se ne hai bisogno, appoggiala al muro per non cadere e dopo aver fatto ciò sei completamente guarito”. Mio padre fece quello che il vecchietto gli disse e quando scese dalla scala lo chiamò per nome e gli disse: “Salvatore sei guarito e da questo momento in poi non avrai più di questi problemi, se qualche tuo parente o amico ha questi problemi, accompagnalo pure qui’ da me, io cercerò di risolverli”. Nel frattempo mio padre notava che nella stanza del vecchietto vi era una statua di San Giuseppe posta sopra un tavolo con sotto una buca per le offerte; dopodichè mio padre disse quant’era il suo lavoro e il vecchietto gli rispose: “niente, ma se vuoi mettere qualcosa per San Giuseppe, io non lo faccio per soldi, chi vuole può mettere una piccola offerta volontaria, lo faccio per il bene della gente che soffre e mentre Dio mi da la forza di farlo, riceverò sempre tutte le persone che verranno a trovarmi. Tu fai una cosa non mettere niente e visto che sei di queste zone quando vuoi venirmi a trovare oppure quando accompagni qualche tuo amico che ne ha di bisogno, fammi assaggiare un pò del tuo buon vino casareccio”. Successivamente dopo qualche mese, mio padre lo andò a trovare insieme ad un amico che aveva lo stesso problema e portò dei contenitori col vino e della frutta secca, il vecchietto li fece sedere, prese tre scaccia noci, assaggiarono un pò di quella frutta secca e poi in tre bicchieri brindarono con quel buon vino,perché il vecchietto dei pazienti si fidava, ma siccome vi era altra gente che non aveva ottenuto quello che lui sapeva e pensando che qualcuno lo volesse male,allora lui per sicurezza li metteva tutti alla prova in un modo o nell’altro e si metteva ai sicuri ripari ). Da quel momento in poi, sia mio padre che tutte le persone che lo andarono a trovare, non ebbero mai più problemi di sciatica.
Anni dopo anche qualche mio collega di lavoro ed altri miei amici nisseni notavo che soffrivano di questo problema e mi dicevano che dopo tante cure non riuscivano a risolvere niente. Allora gli dissi di andare a trovare quel vecchietto a Campofranco e mi dicevano:“in che via abita”,rispondevo : “quando arrivate in quel paesino domandate di lui che tutti lo conoscono”. I miei colleghi e amici lo andarono a trovare ed anch’essi non ebbero più problemi di sciatica.
Quando si parla di beati santi dobbiamo ricordare sempre anche questi vecchietti, che durante tutta la loro vita hanno fatto del bene alla collettività e soprattutto hanno fatto del bene alla gente che ha sofferto e che ha avuto di bisogno, risolvendo per dono di Dio i loro problemi.
A quando pare questo vecchietto o era scapolo o non aveva figli, per questo lasciò in eredità ad un suo nipote il suo segreto.
Questa è gente da ammirare, che dobbiamo sempre ringraziare e lo devo ringraziare pure io per quello che ha fatto allora per mio padre e per tutti gli altri amici che hanno avuto di bisogno e che ha curato, perché quel vecchietto pregava sempre Dio, che ascoltava sempre la sua voce, per la forza che ci dava per curare, guarire e ricevere tutta la gente che ne aveva di bisogno e come “Natuzza E. di Paravati” (Vibo Valentia) e tanti altri devono sempre essere ricordati.
Ognuno di noi deve tenersi nel proprio cuore i segreti ed i poteri che Dio ci ha donato e utilizzarli solo per il bene di chi ne ha bisogno. Dobbiamo sempre rispettare, ammirare e continuare le tradizioni dei nostri avi, tutto quello che ci hanno detto, insegnato e anche i pareri e le cose tramandate dai vecchi contadini, delle loro esperienze con gli animali, le loro tradizioni, i loro consigli e i loro segreti, anche se a volte qualcosa che ci hanno consigliato di continuare a fare, non la condividiamo.
Salvo A.
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Messaggio Da Ospite Mer 29 Feb 2012, 13:13

Certo che se tutti i dottori e scienziati che hanno inventato qualcosa di utile all' umanità ne avessero fatto un segreto da tramandare ,credo che per accendere un fuoco dovremmo andare da un vecchietto che ha inventato il fiammifero!

"Natuzza non aveva segreti è chiunque poteva recarsi a casa sua....(anche con telecamere)
Non accettava offerte per santi o profeti ed era profondamente Cattolica .

Io ho profondo rispetto di un semplice vecchietto ricurvo dall'uso della zappa ,che non mai guarito ,pregato ecc. ecc ,eppure sa camminar a testa bassa con umiltà -

Le tradizioni non sono tutte da rispettare...Altrimenti i nipoti dei mafiosi per rispetto
devono essere mafiosi.(E DI SEGRETI NE HANNO DA TRAMANDARE)

Ci sono cose più semplici da imparare dagli anziani ;come sanare un cappone ,come fare un innesto su limone ,ho come concimare con un corno di bue.
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Gio 01 Mar 2012, 15:44

Giovanni, certamente e sicuramente questo vecchietto per alcuni avrebbe sbagliato perchè teneva il suo segreto solo per lui e quando era troppo vecchio e le sue forze stavano per abbandonarlo, lo ha lasciato in eredità a suo nipote e lo stesso sicuramente farà quest'ultimo. Ma che ci possiamo fare? Lui diversi anni fa la pensava così, era una brava persona (niente a che vedere con certa gente poco raccomandabile).
Però dobbiamo ammirarlo per tutto quello che ha fatto per la collettività, per le tante, decine e migliaia di persone che ha curato e che tutt'oggi nessuno sa risolvere e speriamo che suo nipote, come lo zio, sappia continuare a fare queste cose per la gente che ne ha di bisogno.
L'altro giorno ci siamo sentiti telefonicamente con un amico del forum e mi riferiva che da tempo soffre di questo problema e che nessuno sa curarlo; nelle stesse condizioni vi è un'anziana mia zia che soffre di questo problema, è stata in ospedale e che continua con punture, senza nessun miglioramento e che in questi ultimi tempi si è aggravata con continui dolori alla gamba destra, stando seduta a letto senza potersi muovere.
Quando avrò del tempo devo informarmi se questo nipote, come allora lo zio, sa risolvere questi problemi, anche perche la mia zia, da quando le ho parlato di questo argomento mi tempesta di telefonate e per gli amici e i parenti questo ed altro perche tutti possiamo avere di bisogno.
Purtroppo oggi la scienza e la medicina ha scoperto tantissime cose e alcune che sembrano delle piccolezze non sanno risolverle.
Una volta invece alcuni anziani e a volte inalfabeti contadini, sapevano risolvere e curare con erbe e con semplicità tantissime cose.
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Sab 10 Mar 2012, 14:12

ANTICHE STORIE DI CAPRE GIRGENTANE,PECORE PINZIRITE E VECCHI PASTORI DI UNA VOLTA

La capra Girgentana una volta, oltre ad essere molto comune nelle zone di Agrigento (Girgenti diverso tempo fa) di cui prende il nome, era pure molto comune in tanti altri posti della Sicilia e da ragazzino strada facendo, incontravo pastori in diversi posti del Nisseno e dell’Agrigentino che conducevano i loro greggi a pascolo oppure durante la transumanza con queste bellissime capre dalle lunghissime corna attorcigliate a spirale strette nella parte alta, molto più lunghi nei maschi e che in alcuni soggetti più robusti possono essere lunghi fino a 80 cm. ed il loro manto dai diversi colori: bianche,nero-bianche,pezzate, maculate e con lungo pelo.
Queste capre camminavano sempre avanti seguite dalle pecore e sempre abituate fedelissime ed intelligenti, seguivano il loro padrone.
Questi greggi erano sempre accompagnati dai cani di mannara (oggi quasi tutti scomparsi) ed il resto ibridati ed altri sostituiti con maremmani bianchi.
Circa 40 anni fa in alcuni paesini del nisseno, alcuni pastori la mattina passavano con le loro capre prima di portarli a pascolo, casa per casa, avevano i loro clienti, il latte lo mungevano direttamente in loro presenza e lo vendevano. Perche il loro ottimo latte è stato sempre destinato al consumo diretto specialmente per i bambini. 35 anni fa notavo nei pressi del carcere di San Cataldo (CL) vicino un vecchio stabile (ora demolito), un cortile con un marcato dove un vecchietto pastore possedeva un gruppo di queste capre,vendeva il latte e spesso lo incontravo la mattina quando li portava a pascolo sulla strada che porta verso la campagna di C/da Mimiani. Inoltre notavo spesso altri pastori che conducevano a pascolo altre capre girgentane sulle vecchie strade che da Caltanissetta portano a Canicatti’ e che ora non se ne vedono più e che stanno quasi tutti scomparendo, anche perché il mestiere del pastore è un lavoro molto duro e molto impegnativo ed in quest’ultimi tempi ci sono stati troppi tagli nell’agricoltura, pochissimi contributi e con il duro e continuo lavoro del pastore vi è poco guadagno.
Tantissimi anni fa, in una fattoria delle campagne del nisseno, un altro appassionato allevatore di queste bellissime capre girgentane e di pecore pinzirite, era mio bisnonno 1871-1951, che le aveva ereditate dal padre ed allevate dal 1900 al 1950, fino a quasi la fine della sua esistenza. A mio bisnonno i clienti lo chiamavano “u zzi Turiddu u pasturi”(il signor Salvatore il pastore). Egli a quei tempi, vendeva pure il latte di capre girgentane e quello delle pecore pinzirite, lo quagliava e produceva formaggi e ricotta e si interessava pure di agricoltura e di cereali.
Grazie ad alcuni appassionati ed amatoriali allevatori di queste zone come Filippo,Vincenzo S.P. che possiede un gruppo di circa 20 capre girgentane ,che ha intenzione di aumentarle e una mandria di pecore ed altri appassionati allevatori e pastori di queste e di altre zone, oggi questa razza di capra girgentana sta aumentando progressivamente, (però oggi la noto solo bianca ed alcuni soggetti con un pò di maculatura nera sulla testa).
Una settimana fa, mentre percorrevo la S.S. 640 Caltanissetta -Agrigento a circa 4 km prima dello svincolo per Villaggio Mosè,notavo un gruppo di queste bellissime capre girgentane che pascolavano vicino al ciglio della nuova Strada Statale in costruzione,ma non mi sono potuto fermare per osservarle e fotografarle perché ero imbottigliato in mezzo al traffico.
La capra girgentana deriva dalla Mark-hor detta anche Falconeri, originaria dell’Afganistan settentrionale, importata in Sicilia dagli arabi nell’800 d.C. e successivamente negli anni si è diversificata da quest’ultima,presumibilmente attraverso incroci con capre autoctone locali delle zone di AgrIgento e poi successivamente allevata in tanti altri posti della Sicilia.
La capra girgentana, produce circa dai 2,500 ai 3,000 litri di latte al giorno se munta mattina e sera e per fare un chilogrammo del suo ottimo formaggio, occorrono circa 10 litri di latte. Mentre di pecora pinzirita, che produce circa un litro di latte al giorno,per fare un chilo di formaggio, ne occorrono solo 5 litri.
Queste capre sono molto prolifere e producono da due a quattro capretti per parto,specialmente quelle più anziane e di secondo parto ,inoltre quando si accoppiano a monta (e cioè che vanno in estro due volte in un anno),partoriscono capretti anche due volte l’anno.
I capretti possono essere macellati a circa 30 giorni,hanno un’ottima carne più pregiata di quella degli agnelli e quelli scelti per l’allevamento e con ottime caratteristiche,possono essere svezzati a 40 giorni.
Salvo A.



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1) Foto di vecchio picuraru (pastore) in un marcato di pecore di Sicilia.
2) Capre girgentane e pecore di proprietà del nostro amico Vincenzo S.P.
3) Cane di Mannara femmina colore grigio con pelo lungo e riccio.
4) Cane di Mannara maschio colore monaca con pelo lungo riccio,in un marcato di pecore pinzirite (una delle più antiche razze siciliane).
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Messaggio Da Ospite Sab 10 Mar 2012, 14:47

Alcuni pastori fanno una differenza tra i colori chiamandoli testa Marrone ,testa grigia.
Ed esaltano il ciuffo bianco ed muso fine ,negli ultimi mesi ho girato varie "mannere"
di capre girgentane per trovare un riproduttore , ed mi sono accorto che nell Agringentino vi sono molti esemplari .
Sulle girgentane sono inesperto,consigliato da amici
ho preso questo, storie di una volta????? Toni_c14storie di una volta????? Toni_c15
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Sab 10 Mar 2012, 20:28

Della presenza e dell'esistenza del ciuffo bianco in questa razza,me ne aveva parlato Vincenzo S.P.
Il tuo becchetto sempra un ottimo esemplare e le sue caratteristiche si noteranno di più all'età di circa un anno.Se nel futuro,tu come Filippo per allontanare la consanguinità ne dovreste avere bisogno,potete scambiarvi esemplari sia maschi che femmine con Vincenzo e successivamente anche con altri appassionati allevatori dell'agrigentino che l'amico Vincenzo conosce pure.
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Sab 02 Giu 2012, 13:00

Se mangiamo spesso lattughe ci fanno aumentare il sangue.
L’avete sentito dire, che se mangiamo spesso tra le nostre insalate delle lattughe ci fanno aumentare il sangue nelle nostre vene?
Bene,l’altro giorno durante uno dei miei giri in alcune campagne dell’entroterra Siciliano,alla ricerca di Polli locali di Sicilia e cani di cui pure mi appassionano e per l’osservazione di paesaggi naturalistici ed altri animali, che sono il mio campo preferito e che scatto sempre foto,durante questi giri, ho notato un vecchio fabbricato rurale attorniato da diversi animali domestici, capre, pecore, cani, gatti,colombe,oche,anatre tacchini ibridi e diverse galline ibride commerciali ed il vecchio proprietario 80enne che coltivava il suo orto all’interno di un recinto con rete e con il quale abbiamo intavolato una bella chiacchierata del più e del meno. Nel frattempo,notavo che tra i suoi ortaggi coltivava e trapiantava diverse lattughe e in quell’occasione, mi raccontava che queste lattughe li coltivava un pò per lui e la maggiorparte per i suoi figli e nipoti e mi diceva che se si fa abuso di questo ortaggio ci fa “ scugnare il naso “(cioè determina l’epistassi,l’emorragia nasale),in quando secondo lui l’abuso ci fa aumentare più del dovuto il sangue nelle nostre vene.
Pure io in passato l’avevo sentito dire questo detto da altri vecchi contadini e lui mi ha dato la conferma.
Come tutti bene sappiamo,nel nostro corpo circola più o meno circa cinque litri di sangue e secondo questi vecchi contadini,questo ortaggio ce lo fa aumentare sempre di più e se ne facciamo abuso determina l’emorragia nasale.
Se sarebbe vero,tutte le persone affette da alcune malattie e che fanno spesso dialisi,potrebbero mangiare spesso questo ortaggio per aumentare il sangue e sottoporsi a meno dialisi.
Sarà vero? Ragazzi voi cosa ne pensate.
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Messaggio Da fabrizio.altamore Dom 03 Giu 2012, 16:41

non penso che sia vero. In fondo l'insalata è una verdura non dovrebbe contenere molte proteine o sostanze che influiscono sull'aumento del sangue che è regolato e bilanciato da ghiandole specifiche . comunque è un argomento molto specifico ci vorrebbe il parere di un medico. se è in linea è ben accetto un suo parere. Per quanto riguarda la dialisi non c' entra con il volume del sangue ma con il cattivo funzionamento dei reni a cui appunto la dialisi interviene in sostituzione per purificare il sangue.
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Messaggio Da salvoagallinacornuta Mar 01 Gen 2013, 22:19

Le nostre nonne raccontavano che quando la luna è piena i pulcini nascono tutti o quasi.
Quindi quando incubiamo le nostre uova, i pulcini dobbiamo farli nascere con la luna crescente e piena.
Un esempio: se guardiamo il calendario di questo mese di gennaio 2013,la luna è piena il giorno 27, quindi se incubiamo le uova giorno 5 + 21 giorni di incubazione,i pulcini nascono in quella data del 27 gennaio quando la luna è totalmente piena è dovrebbero nascere tutti.
Cosa ne pensate?
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