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Valdarno-La storia?
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Valdarno-La storia?
Analogamente ad altre razze, chiederei se fosse possibile, avere qualche documento sulla Valdarno, in particolare a Fabrizio, che si è occupato in prima persona di ricostruire una razza che era ormai quasi estinta.
Il tuo nome figura in quasi tutte le descrizioni on-line , quindi i miei più sentiti omaggi al tuo lavoro.
G.
Il tuo nome figura in quasi tutte le descrizioni on-line , quindi i miei più sentiti omaggi al tuo lavoro.
G.
Wildfowl- Utente master
- Sesso : Messaggi : 323
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Età : 39
Località : Milano
Re: Valdarno-La storia?
Materiale sulla Valdarno ne ho moltissimo. Su tutti i libri italiani, ma anche in uno olandese, , si parla molto della Valdarno e tutti danno lo standard riconosciuto dall'allora “Società Italiana di Avicoltura”, presieduta anche dal Ghigi. C’è però anche un libro di Teodoro Pascal “Pagine Sparse di Avicoltura” in cui c’e una raccolta intitolata “Minestrone alla Valdarno” e qui sono raccolti tutti gli scritti (articoli, lettere, ecc.) a proposito di questa razza, alcuni sono veramente divertenti perché i grandi dell’epoca hanno molto discusso e non si risparmiavano pungenti battute, ma sempre nel reciproco rispetto e, fra le righe, si intuisce il giusto piacere, non polemico assolutamente, della discussione.
Inserirò nel forum alcune pagine, promesso!, ma datemi tempo.
Intanto posso darvi la storia recente, quella la conosco bene!
Era intorno al 1990/92 e, a quel tempo, la mia razza preferita era la Wyandotte Nana: una amore appassionato!
Ero riuscito reperire diciotto colorazioni. La mia preferita era la Bianca Columbia Nera ed avevo un ceppo di selezione tedesca. In un viaggio in Olanda vidi la loro selezione in questa colorazione e mi entusiasmò in quanto era fedele, morfologicamente parlando, allo standard per tutte le caratteristiche.
Voi direte: ma tutte dovrebbero essere fedeli allo standard! Giusto!, ma purtroppo così non era e così non è.
Sono sempre stato dell’opinione che il Paese di origine dovrebbe dettare legge sulle proprie razze, ma se si guarda lo “Standard of Perfection” americano ci si accorge che così non è. Le code, ma anche altre caratteristiche di forma e posizione non corrispondevano. Guardavo allora le mie Wyandotte Nane con occhio critico e mi piacevano sempre meno. Se voi guardate nel nostro disegno sullo standard sono chiaramente visibili le timoniere della coda della gallina, ma ahimè nella realtà non esistono più. La selezione ha fatto sì che si siano talmente ammorbidite che non si riconoscono più dalle copritrici della coda. Questo anche nel colore e nel disegno, le timoniere nere, richieste in molte varietà, non sono nere, ma disegnate e col rachide talmente morbido da confonderle proprio con le copritrici.
Bene per farla breve mi disamorai e dissi: o mantengo due/tre colorazioni soltanto e le riseleziono come standard comanda o cambio razza.
Ero consapevole di avere davanti un’impresa considerevole e difficile, così pensai: se devo perdere anni per riselezionare la Wyandotte Nana perché non dedicarmi ad una razza italiana estinta? Conoscevo già la Valdarno e ogni giorno ero sempre più convinto che fosse la cosa giusta da fare.
Detti così via tutte le Wyandotte Nane e comincia a buttare giù un piano teorico sulla riselezione. Fotocopia tutto ciò che avevo e tante notizie mi furono molto utili.
Lo standard c’era perché quello della Società Italiana di Avicoltura era ben chiaro e esaustivo.
Bene dopo essermi chiarito le idee mi misi in giro a cercare soggetti che mi potevano essere utili.
Un amico allevatore senese G.F. mi disse che un vecchio contadino allevava da anni un ceppo di polli neri che potevano essere, o derivare, dalla Valdarno e mi procurò un gallo e tre galline.
A M.T., allora presidente federale, chiesi di procurarmi in Francia un trio di Bresse Nera.
Chiesi la Bresse perché in un mio libro avevo letto che dopo l’ultima guerra in Francia la Bresse Nera era sparita, guarda caso in quell’epoca ci fu un altissimo aumento dell’esportazione della nostra Valdarno e dopo alcuni anni la Bresse Nera era risorta nelle aie francesi, questo i sembrò molto significativo.
Anche un’altra notizia mi convinse. Il Ghigi, allora rettore dell’università di Bologna, sottopose i suoi allieve ad un test: dopo aver ingabbiato, mischiati, alcuni soggetti di Valdarno ed alcuni di Bresse Nera, chiese ai suoi allievi di indicare i soggetti corrispondenti rispettivamente alle due razze. Fu impossibile, erano pressoché identici.
Ebbi comunque, ovviamente, alcuni problemini. I polli Bresse che mi furono portati erano quasi polli nani, il gallo pesava appena kg. 1,5 e le galline poco sopra il kg.
I polli del senese avevano orecchione molto macchiato di rosso, una forma un po’ troppo grossolana e alcune remiganti con le punte bianche, ma avevano un buonissima mole. Tutti comunque avevano pelle bianca e tarsi neri: un buon vantaggio!
Cominciai a lavorare con un grande entusiasmo, ero felice.
Producevo più di 200 pulcini l’anno per tirarne fuori a volte solo una ventina, ma anche meno. Le delusioni furono tantissime e tante volte pensai di smettere, ma la grande passione ebbe sempre il sopravvento. Lavoravo con due, che poi diventarono tre, ceppi diversi non consanguinei, Un anno ricordo vidi la Castigliana e pensai opportuno incrociare un mio gruppo con un gallo, uscirono soggetti di ottimo colore e tipologia. Durò comunque poco, su tutti i soggetti, già appena maturi, ma molto di più al secondo anno, appariva una muffa bianca sulla faccia. Lavoro inutile quindi. Nel periodo di riproduzione tutti i contadini nei dintorni si erano dati la voce e tutti volevano i miei scarti e non avevano torto in quanto quando potevo darli via erano quasi adulti, alcuni si sdebitavano portandomi sacchi di mangime.
Bene, per farla corta ai Campionati Italiani del 1998 la Valdarno fu ufficialmente riconosciuta.
Inserirò nel forum alcune pagine, promesso!, ma datemi tempo.
Intanto posso darvi la storia recente, quella la conosco bene!
Era intorno al 1990/92 e, a quel tempo, la mia razza preferita era la Wyandotte Nana: una amore appassionato!
Ero riuscito reperire diciotto colorazioni. La mia preferita era la Bianca Columbia Nera ed avevo un ceppo di selezione tedesca. In un viaggio in Olanda vidi la loro selezione in questa colorazione e mi entusiasmò in quanto era fedele, morfologicamente parlando, allo standard per tutte le caratteristiche.
Voi direte: ma tutte dovrebbero essere fedeli allo standard! Giusto!, ma purtroppo così non era e così non è.
Sono sempre stato dell’opinione che il Paese di origine dovrebbe dettare legge sulle proprie razze, ma se si guarda lo “Standard of Perfection” americano ci si accorge che così non è. Le code, ma anche altre caratteristiche di forma e posizione non corrispondevano. Guardavo allora le mie Wyandotte Nane con occhio critico e mi piacevano sempre meno. Se voi guardate nel nostro disegno sullo standard sono chiaramente visibili le timoniere della coda della gallina, ma ahimè nella realtà non esistono più. La selezione ha fatto sì che si siano talmente ammorbidite che non si riconoscono più dalle copritrici della coda. Questo anche nel colore e nel disegno, le timoniere nere, richieste in molte varietà, non sono nere, ma disegnate e col rachide talmente morbido da confonderle proprio con le copritrici.
Bene per farla breve mi disamorai e dissi: o mantengo due/tre colorazioni soltanto e le riseleziono come standard comanda o cambio razza.
Ero consapevole di avere davanti un’impresa considerevole e difficile, così pensai: se devo perdere anni per riselezionare la Wyandotte Nana perché non dedicarmi ad una razza italiana estinta? Conoscevo già la Valdarno e ogni giorno ero sempre più convinto che fosse la cosa giusta da fare.
Detti così via tutte le Wyandotte Nane e comincia a buttare giù un piano teorico sulla riselezione. Fotocopia tutto ciò che avevo e tante notizie mi furono molto utili.
Lo standard c’era perché quello della Società Italiana di Avicoltura era ben chiaro e esaustivo.
Bene dopo essermi chiarito le idee mi misi in giro a cercare soggetti che mi potevano essere utili.
Un amico allevatore senese G.F. mi disse che un vecchio contadino allevava da anni un ceppo di polli neri che potevano essere, o derivare, dalla Valdarno e mi procurò un gallo e tre galline.
A M.T., allora presidente federale, chiesi di procurarmi in Francia un trio di Bresse Nera.
Chiesi la Bresse perché in un mio libro avevo letto che dopo l’ultima guerra in Francia la Bresse Nera era sparita, guarda caso in quell’epoca ci fu un altissimo aumento dell’esportazione della nostra Valdarno e dopo alcuni anni la Bresse Nera era risorta nelle aie francesi, questo i sembrò molto significativo.
Anche un’altra notizia mi convinse. Il Ghigi, allora rettore dell’università di Bologna, sottopose i suoi allieve ad un test: dopo aver ingabbiato, mischiati, alcuni soggetti di Valdarno ed alcuni di Bresse Nera, chiese ai suoi allievi di indicare i soggetti corrispondenti rispettivamente alle due razze. Fu impossibile, erano pressoché identici.
Ebbi comunque, ovviamente, alcuni problemini. I polli Bresse che mi furono portati erano quasi polli nani, il gallo pesava appena kg. 1,5 e le galline poco sopra il kg.
I polli del senese avevano orecchione molto macchiato di rosso, una forma un po’ troppo grossolana e alcune remiganti con le punte bianche, ma avevano un buonissima mole. Tutti comunque avevano pelle bianca e tarsi neri: un buon vantaggio!
Cominciai a lavorare con un grande entusiasmo, ero felice.
Producevo più di 200 pulcini l’anno per tirarne fuori a volte solo una ventina, ma anche meno. Le delusioni furono tantissime e tante volte pensai di smettere, ma la grande passione ebbe sempre il sopravvento. Lavoravo con due, che poi diventarono tre, ceppi diversi non consanguinei, Un anno ricordo vidi la Castigliana e pensai opportuno incrociare un mio gruppo con un gallo, uscirono soggetti di ottimo colore e tipologia. Durò comunque poco, su tutti i soggetti, già appena maturi, ma molto di più al secondo anno, appariva una muffa bianca sulla faccia. Lavoro inutile quindi. Nel periodo di riproduzione tutti i contadini nei dintorni si erano dati la voce e tutti volevano i miei scarti e non avevano torto in quanto quando potevo darli via erano quasi adulti, alcuni si sdebitavano portandomi sacchi di mangime.
Bene, per farla corta ai Campionati Italiani del 1998 la Valdarno fu ufficialmente riconosciuta.
Fabrizio Focardi- Esperto
- Sesso : Messaggi : 954
Data d'iscrizione : 15.03.10
Età : 80
Località : Rignano Sull'Arno (FI)
Re: Valdarno-La storia?
E' stato oggetto di una delle tante discussioni fatte in terra di Sicilia, la ricordo così come scritta adesso..
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
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Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
Re: Valdarno-La storia?
Già è vero Peppe!! Ma quanto ho chiaccherato!!!!!!!!!
Ricordo comunque il mio soggiorno a Randazzo con un piacere immenso, sul serio.
Macchina con autista (il povero Sandro) tutte le mattine all'albergo e le cose meravigliose che ho visto, Siciliane comprese (Briga parlo di galline ovviamente!).
Ricordo comunque il mio soggiorno a Randazzo con un piacere immenso, sul serio.
Macchina con autista (il povero Sandro) tutte le mattine all'albergo e le cose meravigliose che ho visto, Siciliane comprese (Briga parlo di galline ovviamente!).
Fabrizio Focardi- Esperto
- Sesso : Messaggi : 954
Data d'iscrizione : 15.03.10
Età : 80
Località : Rignano Sull'Arno (FI)
Re: Valdarno-La storia?
che bello tutto questo interesse per la valdarno , dai ragazzi datemi una mano !
non sapete quanto e' dura quando non ci sono soggetti da reperire , ed essere sempre bacchettati dal sig Focardi .
non sapete quanto e' dura quando non ci sono soggetti da reperire , ed essere sempre bacchettati dal sig Focardi .
briga77- Utente senior
- Messaggi : 121
Data d'iscrizione : 08.06.10
Re: Valdarno-La storia?
La Valdarno è una razza che merita molta promozione, non capisco perchè trovi tante resistenze alla sua diffusione, forse perchè è di colore completamente nero con anche tarsi scuri e pelle bianca?
A me hanno appassionato molte caratteristiche come la rusticità, temperamento, tipicità, delicatezza delle carni (per i non vegetariani), precocità, deposizione di uova bianche e di grosse dimensioni, colore nero uniforme con riflessi verdi, cresta semplice ed orecchioni bianchi tipici del pollo mediterraneo.
G.
A me hanno appassionato molte caratteristiche come la rusticità, temperamento, tipicità, delicatezza delle carni (per i non vegetariani), precocità, deposizione di uova bianche e di grosse dimensioni, colore nero uniforme con riflessi verdi, cresta semplice ed orecchioni bianchi tipici del pollo mediterraneo.
G.
Wildfowl- Utente master
- Sesso : Messaggi : 323
Data d'iscrizione : 07.06.10
Età : 39
Località : Milano
Re: Valdarno-La storia?
ecco un esempio di futuro campione di razza !
me lo sento !!
me lo sento !!
briga77- Utente senior
- Messaggi : 121
Data d'iscrizione : 08.06.10
Re: Valdarno-La storia?
Bello, quanti mesi ha?
Si trova in una specie di container e cosa utilizzi come lettiera?
G.
Si trova in una specie di container e cosa utilizzi come lettiera?
G.
Wildfowl- Utente master
- Sesso : Messaggi : 323
Data d'iscrizione : 07.06.10
Età : 39
Località : Milano
Re: Valdarno-La storia?
Per ora mi piace!
Fabrizio Focardi- Esperto
- Sesso : Messaggi : 954
Data d'iscrizione : 15.03.10
Età : 80
Località : Rignano Sull'Arno (FI)
Re: Valdarno-La storia?
se guardi in Varie ho messo le foto dei box , e come lettiera uso la lolla di riso .
briga77- Utente senior
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Data d'iscrizione : 08.06.10
Re: Valdarno-La storia?
Cos'è Varei??
Fabrizio Focardi- Esperto
- Sesso : Messaggi : 954
Data d'iscrizione : 15.03.10
Età : 80
Località : Rignano Sull'Arno (FI)
Re: Valdarno-La storia?
Ho corretto io Fabri.E' Varie.
Guido
Guido
GUI63- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 611
Data d'iscrizione : 17.03.10
Età : 60
Località : LIGURIA
Re: Valdarno-La storia?
Scusami Guido io pensavo che fosse chissà che cosa!
Le mie figlie mi hanno fatto venire il complesso, mi dicono sempre che non ne so mai abbastanza e quindi penso che sia sempre qualcosa di particolare.
Le mie figlie mi hanno fatto venire il complesso, mi dicono sempre che non ne so mai abbastanza e quindi penso che sia sempre qualcosa di particolare.
Fabrizio Focardi- Esperto
- Sesso : Messaggi : 954
Data d'iscrizione : 15.03.10
Età : 80
Località : Rignano Sull'Arno (FI)
Re: Valdarno-La storia?
ma quanto sei permaloso mamma mia !!!!
non si puo sbagliare ?
non si puo sbagliare ?
briga77- Utente senior
- Messaggi : 121
Data d'iscrizione : 08.06.10
Re: Valdarno-La storia?
Che permaloso, è che non avevo capito davvero!
Fabrizio Focardi- Esperto
- Sesso : Messaggi : 954
Data d'iscrizione : 15.03.10
Età : 80
Località : Rignano Sull'Arno (FI)
Re: Valdarno-La storia?
Sembrate Gianni e Pinotto (per chi li ricorda e per chi non li ricordasse....non sa cosa si è perso)
GUI63- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 611
Data d'iscrizione : 17.03.10
Età : 60
Località : LIGURIA
Re: Valdarno-La storia?
Purtroppo li ricordo, e che risate!!!!
Fabrizio Focardi- Esperto
- Sesso : Messaggi : 954
Data d'iscrizione : 15.03.10
Età : 80
Località : Rignano Sull'Arno (FI)
Re: Valdarno-La storia?
Li ricordo anch'io
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
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