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Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
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Daniele Santoni
PeppeTasso
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Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
Ciao! Mi piacerebbe saperne di più su questa caratteristica, in modo pacato....
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
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Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
Il vuoto d'ala è una caratteristica del Ko-Shamo e consiste nella mancanza di una remigante dell'ala... fabri saprà spiegartelo meglio del sottoscritto!
Alcuni paesi (come l'Olanda) non la considerano come tale ma come difetto, quindi i loro Ko-Samo hanno le ali "normali".
Io la considero parte integrante della razza.
Bless
Alcuni paesi (come l'Olanda) non la considerano come tale ma come difetto, quindi i loro Ko-Samo hanno le ali "normali".
Io la considero parte integrante della razza.
Bless
Daniele Santoni- Combattenti
- Sesso : Messaggi : 298
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Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
Bene, l’avete voluto voi!!!! :-)) :-))
La storia comincia da molto lontano.
Era il tempo dei miei primi approcci con l’avicoltura, quindi intorno al 1988/89, ad una Nazionale di Forlì partecipavo con un gruppo di Livorno Dorate Nane (erano in verità Italiane Nane, ma allora ancora non si sapeva!) e con un gallo “Distinto” (i punteggi ancora non c’erano) feci il “Campione di Razza” .
C’era anche esposto un gruppo di Ko-Gunkei, mai visti prima, ricordo che il giudice aveva scritto sul cartellino del gallo: soggetto troppo femmineo, e aveva dato un predicato molto basso.
Fu un amore a prima vista, ma alla luce dei fatti di questi amori ne ho avuti a bizzeffe: 3 o 4 tutti gli anni. Cercai l’allevatore e gli chiesi se voleva venderli. Ovviamente la risposta fu un secco “NO”.
Ma questo non mi impedì di fare due chiacchere con lui e discutere sul “soggetto femmineo” :-)).
Non riuscii comunque ad avere dei soggetti, ma da allora mi è sempre rimasta nel cuore, ero sempre più affascinato e, rarissima in Italia, approfittavo delle mostre estere per guardarla e riguardarla. Come con quasi tutte le razze ogni notizia che riuscivo ad avere era ponderata e giudicata. Un amico, console in Giappone, e la commessa giapponese del negozio di mia moglie mi aiutavano ad avere notizie proprio dal Paese di origine.
Cominciavo a vedere che le colorazioni aumentavano , ma ancora non sapevo cosa volesse dire piumaggio duro e vuoto d’ala.
Fui invitato in Olanda a Zuidlaren per altre ragioni, ma fu proprio in quell’occasione che notai a giro per la mostra un gruppo di giapponesi che erano tenuti molto in considerazioni dagli organizzatori. Chiesi e mi fu detto che era una delegazione di una importante organizzazione (statale) avicola giapponese che era stata invitata da un loro allevatore (un “nome” fra gli allevatori di razze combattenti orientali). Volevo parlarci e, confesso, “sfoggiai” la mia conoscenza, e questo mi aiutò a rompere, anche se solo un po’, la ferrea riservatezza dei giapponesi. Bene, erano “incavolati a morte” , se questo può essere detto di un giapponese. Mi dissero che le loro razze erano state stravolte e che non gli era rimasto niente della razza che era stata esportata in occidente. Si parlo di forma, carattere, tipo del piumaggio e vuoto d’ala.
Imparai cos’era il vuoto d’ala: l’assenza della penna assiale. Quella piccola penna che divide le remiganti primarie dalle secondarie, allora difetto da squalifica per tutte le razze, Ko-Gunkei e Yamato comprese. Al mio ritorno mi misi al lavoro e cercai sul materiale giapponese che avevo più notizie possibili e contattai tutte le persone che conoscevo e che mi avrebbero potuto aiutare.
Cos’era successo? Era successo che per ovviare a questo “difetto da squalifica” in tutti i Paesi si erano effettuati incroci con altre razze con piumaggio più morbido e lungo, alterando così tutto ciò che voleva dire essere un ko-Shamo in Giappone.
Già allora facevo parte del CTS e così informai i colleghi della mia idea producendo materiale che attestava che in Giappone il Ko-Gunkei prima di tutto si chiamava Ko-Shamo e poi doveva avere il piumaggio duro, scarso, quasi privo di piumino, ma soprattutto doveva avere il vuoto d’ala. Il piumaggio di questa razza, prendendolo fra il pollice e l’indice non dovrebbe uscirne fuori. Li convinsi e così l’Italia è stato il primo Paese a riconoscere il vuoto d’ala per le razze ko-Shamo e Yamato. Vi confesso che allora ci volle un po’ di coraggio. Contattati due importanti giudici tedeschi dicendogli quello che l’Italia aveva deciso, uno mi rispose: impossibile, tutti i Ko-Shamo hanno l’ala piena. Un altro invece mi disse che la pensava come noi, ma che sarebbe stato difficile convincere i tedeschi. Un anno dopo anche la Germania e la Gran Bretagna riconobbero il vuoto d’ala per le due razze.
In alcuni Paes, Olanda e Francia, di sicuro si alleva ancora il Ko-Shamo con la penna assiale, non credo però che oggi si squalifichi o si penalizzi un soggetto col vuoto.
Il vuoto d’ala comunque non è tutto.
Oggi si vedono animali troppo alti e troppo dritti e questi non corrispondono alla tipologia della razza.
Ad esempio il primo soggetto che Daniele ci ha presentato a me non piace molto, troppo longilineo e troppo dritto. La coda per essere una buona coda non deve superare le due dita.
Ma veniamo anche al soggetto Blu Dorata Frumento, non è un brutto soggetto, ma ha l’ala a forbice: difetto da squalifica.
Si è già discusso in altro loco di questo ed è per questo che preferivo non pronunciarmi di nuovo.
E’ assolutamente sbagliato dire che il vuoto d’ala genera quella posizione delle remiganti, basta guardare il primo soggetto che molto probabilmente avrà il vuoto d’ala, ma tiene corretlamente chiuse le ali, come i miei del resto.
Non ho mai smesso di seguire questa razza, come ho fatto anche con la razza Shamo, per la quale, fra parentesi, l’Italia, insieme alla Gran Bretagna, riconosce le due categorie, ma lasciamo perdere questo che è un altro discorso.
Quel difetto l’ho visto la prima volta in un Campione di Razza e ammetto di esserne rimasto molto contrariato. Prima tutti i soggetti, nonostante avesse il giusto vuoto d’ala, tenevano l’ala ben composta, sia in Italia che in Germania.
Poi piano piano ho sempre visto più soggetti con questo difetto ed ho allarmato la CSE affinchè prendesse provvedimenti prima che, essendo un difetto genetico, fosse troppo tardi.
I provvedimenti sono stati presi, ma proprio un paio di mesi fa in un articolo sul “Der Kleintier-Zuechter-Gefluegelzeitung” di un bravo allevatore e veramente bravo giudice e buon conoscitore di queste razze leggevo che nonostante i provvedimenti troppo spesso ci si passa sopra.
Giusto che si devono rispettare le proporzioni, ma anche quelle possono essere svariate. Il Ko-Shamo non è così longilineo come molti pensano.
Se vi interessa potete leggere quanto ho scritto a proposito.
http://www.fiav.info/html/5cts/cts050.html
http://www.fiav.info/html/5cts/cts051_001.html
http://www.fiav.info/html/5cts/cts051.html
Non mi sono svegliato una mattina con queste idee, sono invece maturate con il ragionamento, ma soprattutto con le discussioni che ho avuto, e che continuo ad avere, con altri che ritengo persone che amano queste razze e le rispettano, ma soprattutto rispettano il Paese che gli ha dato origine.
Peppe, Daniele, sono stato sufficientemente pacato?
La storia comincia da molto lontano.
Era il tempo dei miei primi approcci con l’avicoltura, quindi intorno al 1988/89, ad una Nazionale di Forlì partecipavo con un gruppo di Livorno Dorate Nane (erano in verità Italiane Nane, ma allora ancora non si sapeva!) e con un gallo “Distinto” (i punteggi ancora non c’erano) feci il “Campione di Razza” .
C’era anche esposto un gruppo di Ko-Gunkei, mai visti prima, ricordo che il giudice aveva scritto sul cartellino del gallo: soggetto troppo femmineo, e aveva dato un predicato molto basso.
Fu un amore a prima vista, ma alla luce dei fatti di questi amori ne ho avuti a bizzeffe: 3 o 4 tutti gli anni. Cercai l’allevatore e gli chiesi se voleva venderli. Ovviamente la risposta fu un secco “NO”.
Ma questo non mi impedì di fare due chiacchere con lui e discutere sul “soggetto femmineo” :-)).
Non riuscii comunque ad avere dei soggetti, ma da allora mi è sempre rimasta nel cuore, ero sempre più affascinato e, rarissima in Italia, approfittavo delle mostre estere per guardarla e riguardarla. Come con quasi tutte le razze ogni notizia che riuscivo ad avere era ponderata e giudicata. Un amico, console in Giappone, e la commessa giapponese del negozio di mia moglie mi aiutavano ad avere notizie proprio dal Paese di origine.
Cominciavo a vedere che le colorazioni aumentavano , ma ancora non sapevo cosa volesse dire piumaggio duro e vuoto d’ala.
Fui invitato in Olanda a Zuidlaren per altre ragioni, ma fu proprio in quell’occasione che notai a giro per la mostra un gruppo di giapponesi che erano tenuti molto in considerazioni dagli organizzatori. Chiesi e mi fu detto che era una delegazione di una importante organizzazione (statale) avicola giapponese che era stata invitata da un loro allevatore (un “nome” fra gli allevatori di razze combattenti orientali). Volevo parlarci e, confesso, “sfoggiai” la mia conoscenza, e questo mi aiutò a rompere, anche se solo un po’, la ferrea riservatezza dei giapponesi. Bene, erano “incavolati a morte” , se questo può essere detto di un giapponese. Mi dissero che le loro razze erano state stravolte e che non gli era rimasto niente della razza che era stata esportata in occidente. Si parlo di forma, carattere, tipo del piumaggio e vuoto d’ala.
Imparai cos’era il vuoto d’ala: l’assenza della penna assiale. Quella piccola penna che divide le remiganti primarie dalle secondarie, allora difetto da squalifica per tutte le razze, Ko-Gunkei e Yamato comprese. Al mio ritorno mi misi al lavoro e cercai sul materiale giapponese che avevo più notizie possibili e contattai tutte le persone che conoscevo e che mi avrebbero potuto aiutare.
Cos’era successo? Era successo che per ovviare a questo “difetto da squalifica” in tutti i Paesi si erano effettuati incroci con altre razze con piumaggio più morbido e lungo, alterando così tutto ciò che voleva dire essere un ko-Shamo in Giappone.
Già allora facevo parte del CTS e così informai i colleghi della mia idea producendo materiale che attestava che in Giappone il Ko-Gunkei prima di tutto si chiamava Ko-Shamo e poi doveva avere il piumaggio duro, scarso, quasi privo di piumino, ma soprattutto doveva avere il vuoto d’ala. Il piumaggio di questa razza, prendendolo fra il pollice e l’indice non dovrebbe uscirne fuori. Li convinsi e così l’Italia è stato il primo Paese a riconoscere il vuoto d’ala per le razze ko-Shamo e Yamato. Vi confesso che allora ci volle un po’ di coraggio. Contattati due importanti giudici tedeschi dicendogli quello che l’Italia aveva deciso, uno mi rispose: impossibile, tutti i Ko-Shamo hanno l’ala piena. Un altro invece mi disse che la pensava come noi, ma che sarebbe stato difficile convincere i tedeschi. Un anno dopo anche la Germania e la Gran Bretagna riconobbero il vuoto d’ala per le due razze.
In alcuni Paes, Olanda e Francia, di sicuro si alleva ancora il Ko-Shamo con la penna assiale, non credo però che oggi si squalifichi o si penalizzi un soggetto col vuoto.
Il vuoto d’ala comunque non è tutto.
Oggi si vedono animali troppo alti e troppo dritti e questi non corrispondono alla tipologia della razza.
Ad esempio il primo soggetto che Daniele ci ha presentato a me non piace molto, troppo longilineo e troppo dritto. La coda per essere una buona coda non deve superare le due dita.
Ma veniamo anche al soggetto Blu Dorata Frumento, non è un brutto soggetto, ma ha l’ala a forbice: difetto da squalifica.
Si è già discusso in altro loco di questo ed è per questo che preferivo non pronunciarmi di nuovo.
E’ assolutamente sbagliato dire che il vuoto d’ala genera quella posizione delle remiganti, basta guardare il primo soggetto che molto probabilmente avrà il vuoto d’ala, ma tiene corretlamente chiuse le ali, come i miei del resto.
Non ho mai smesso di seguire questa razza, come ho fatto anche con la razza Shamo, per la quale, fra parentesi, l’Italia, insieme alla Gran Bretagna, riconosce le due categorie, ma lasciamo perdere questo che è un altro discorso.
Quel difetto l’ho visto la prima volta in un Campione di Razza e ammetto di esserne rimasto molto contrariato. Prima tutti i soggetti, nonostante avesse il giusto vuoto d’ala, tenevano l’ala ben composta, sia in Italia che in Germania.
Poi piano piano ho sempre visto più soggetti con questo difetto ed ho allarmato la CSE affinchè prendesse provvedimenti prima che, essendo un difetto genetico, fosse troppo tardi.
I provvedimenti sono stati presi, ma proprio un paio di mesi fa in un articolo sul “Der Kleintier-Zuechter-Gefluegelzeitung” di un bravo allevatore e veramente bravo giudice e buon conoscitore di queste razze leggevo che nonostante i provvedimenti troppo spesso ci si passa sopra.
Giusto che si devono rispettare le proporzioni, ma anche quelle possono essere svariate. Il Ko-Shamo non è così longilineo come molti pensano.
Se vi interessa potete leggere quanto ho scritto a proposito.
http://www.fiav.info/html/5cts/cts050.html
http://www.fiav.info/html/5cts/cts051_001.html
http://www.fiav.info/html/5cts/cts051.html
Non mi sono svegliato una mattina con queste idee, sono invece maturate con il ragionamento, ma soprattutto con le discussioni che ho avuto, e che continuo ad avere, con altri che ritengo persone che amano queste razze e le rispettano, ma soprattutto rispettano il Paese che gli ha dato origine.
Peppe, Daniele, sono stato sufficientemente pacato?
Fabrizio Focardi- Esperto
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Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
MERAVIGLIOSO!!!! Che bella lezione!!! Foto, esperti ed allevatori, teoria ed esperienze dirette mi stanno facendo apprezzare un mondo che "altrove", per come era posto, dava impressioni conflittuali e arroganti, più del dovuto almeno.
Ultima modifica di PeppeTasso il Lun 10 Mag 2010, 19:44 - modificato 1 volta.
PeppeTasso- Moderatore
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Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
Dimenticavo...gli articoli da te citati (e scritti..) sono molto istruttivi....
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
Ciao Fabri... ti ricordi le nostre differenti posizioni sull'ala a forbice? Devo dirti che alla fine le tue esaurienti e complete spiegazioni (e pazienza a confrontarti con un novellino come il sottoscritto) hanno colto nel segno. Ora considero l'ala a forbice un difetto (anche se come ogni difetto cerco di dargli la giusta importanza a seconda delle altre qualità del soggetto che lo presenta). Ho smesso con i miei Ko-Shamo perchè quella linea lo riporta con frequenza... però non ho trovato altri Ko che mi piacessero, come tipologia, quanto quelli che avevo.
P.S. E' sempre un piacere leggere i tuoi racconti perchè ci ricordano quanti sacrifici avete fatto voi pionieri dell'avicoltura (ed avicultura) Italiana.
Bless
P.S. E' sempre un piacere leggere i tuoi racconti perchè ci ricordano quanti sacrifici avete fatto voi pionieri dell'avicoltura (ed avicultura) Italiana.
Bless
Daniele Santoni- Combattenti
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Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
Fabri sempre molto professionale complimenti ottimo post
LinoAdmin- Amministratore
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Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
Ciao Daniele, lasciamo perdere il novellino, non ti considero tale, quando c'è la passione si fa presto a fare passi da gigante.
Riconosco che ho un caratteraccio e spesso su quello che scrivo intervengo a più riprese per smorzare i toni, ma sono comunque fermamente convinto cher l'unica soluzione, sempre, sia il dialogo dal quale tutti possono imparare "professori" ed "alunni".
Se non avessi avuto le discussioni col mondo intero che ho avuto molte cose non mi si sarebbero chiarite e, siccome da chiarire ne ho ancora tante, sopportatemi ancora.
Riconosco che ho un caratteraccio e spesso su quello che scrivo intervengo a più riprese per smorzare i toni, ma sono comunque fermamente convinto cher l'unica soluzione, sempre, sia il dialogo dal quale tutti possono imparare "professori" ed "alunni".
Se non avessi avuto le discussioni col mondo intero che ho avuto molte cose non mi si sarebbero chiarite e, siccome da chiarire ne ho ancora tante, sopportatemi ancora.
Fabrizio Focardi- Esperto
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Daniele Santoni- Combattenti
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Età : 50
Località : Rocca Priora (RM)
Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
Devo ringraziare Daniele che ha portato qui il mondo dei combattenti,a me lontanissimo,e Fabrizio che ha contribuito a chiarire tante cose.Siete riusciti a suscitare la mia curiosita'e a insegnare cosa che in altro forum,sommerse da liti e discussioni,non ero riuscito a capire.Faro' alcune domande tra un po' sperando di non scocciarvi.
Grazie
Guido
Grazie
Guido
GUI63- Moderatore
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Data d'iscrizione : 17.03.10
Età : 60
Località : LIGURIA
Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
PeppeTasso ha scritto:MERAVIGLIOSO!!!! Che bella lezione!!! Foto, esperti ed allevatori, teoria ed esperienze dirette mi stanno facendo apprezzare un mondo che "altrove", per come era posto, dava impressioni conflittuali e arroganti, più del dovuto almeno.
La penso esattamente come Peppe, ho rivalutato completamente le razze combattenti da quando ne parlate, grazie ragazzi!!!
Sandro Mazzeo- As.Av.I.T
- Sesso : Messaggi : 513
Data d'iscrizione : 15.03.10
Età : 42
Località : Randazzo
Re: Vuoto d'ala.....spiegazione, please...
Grazie a voi per avermi ospitato nel forum... questi scambi tra noi allevatori sono utili per crescere e maturare come selezionatori.
E grazie anche agli allevatori Siciliani per aver preservato la loro razza (la Siciliana) sino ad oggi... altrimenti ora non potrei "gustarmi" tutta la bellezza e la storia ad essi collegata dei miei piccoli "cresta a coppa"!
Bless
E grazie anche agli allevatori Siciliani per aver preservato la loro razza (la Siciliana) sino ad oggi... altrimenti ora non potrei "gustarmi" tutta la bellezza e la storia ad essi collegata dei miei piccoli "cresta a coppa"!
Bless
Daniele Santoni- Combattenti
- Sesso : Messaggi : 298
Data d'iscrizione : 23.04.10
Età : 50
Località : Rocca Priora (RM)
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