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SICILIANA CORNUTA
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GallinaSiciliana :: Tipologia :: Siciliana :: Foto
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peppe- Utente Junior
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Re: SICILIANA CORNUTA
giovanni vedendo la foto della tua gallina,sono d'accordo con te,visto la robustezza è un ibrido di gallina cornuta di caltanissetta e c'è sangue di qualche altra razza straniera e forse pure di padovana visto il ciuffo di penne dietro la cresta e gli orecchioni bianchi,mentre le nostre galline originali li hanno rossi ,parere anche condiviso da mio cugino che come sai tramite il suocero è un esperto della nostra razza nissena e che si sono tramandati gelosamente da secoli da diverse generazioni è sono stati sempre fedelissimi al vecchio detto,in questi giorni postero' alcune foto di giovani esemplari originali,cosi potrai notare la differenza sia della cresta,degli orecchioni e dei bargigli spesse volte molto arrotondati.anche se come dice peppe ci hanno messi in cassa integrazione,perchè hanno tolte alcune foto.
peppe- Utente Junior
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peppe- Utente Junior
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peppe- Utente Junior
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Re: SICILIANA CORNUTA
ecco alcune foto di giovani esemplari di gallina cornuta di caltanissetta originali
peppe- Utente Junior
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Re: SICILIANA CORNUTA
Mi fa piacere che ti stai informando sulle caratteristiche delle cornuta ed nuove foto a me portano nuovo materiale per capire le origini della cornuta ,non penso che qualcuno li abbia tolte
le tue foto !Ma penso che sia un problema del Server ospite.
Per quello che dici sugli orecchioni bardigli ecc. le foto postate sono di due gruppi diversi sia di ciuffate che di cornute se hai notato nella seconda foto il galletto ciuffato
ha orecchioni rossi !ecc
Sulle originalità dei galletti di ::::::::: di dico i miei dubbi :
A parte quelli di famiglia di gruppi di cornute posto oggi ne ho visti quattro dal vivo poi
ci sono le foto di::::::::: ed quelli di Salvo A.
Le differenze tra i gruppi sono enormi perchè nessuno si è preoccupato di capire le origini ed ha fatto le selezioni ,ma sono vissute isolate non solo nel nisseno ma ti aggiungo che sono più diffuse nell'Agrigentino ,quindi alla favola della tradizione credo poco quindi semmai, ho sono tutti originali o sono tutti bastardelli
Ti faccio notare le differenze caratteristiche delle foto di Salvo A, ed quelle postate da te (non aggiungo altri gruppi se no ci perdiamo)
Colorazione Salvo uguale alla Siciliana
Colorazione Tue nere con collo oro
Forma Salvo Molto robusta
Forma Tue esile
Poi le tue hanno il becco più piccolo è scuro ecc
sui cornetti i tuoi hanno diversa Forma sia a mò di corna di bue sia tipo dritti ed inoltre le tue hanno una linea sulla cresta quasi a ricordare una cresta semplice mentre le altre una fronte ampia, quindi sulle foto del gruppo da te riportato nutro farti dubbi specie se li confronto con altri se poi aggiungiamo la scarsa collaborazione del "vecchietto" i dubbi aumentano.
le tue foto !Ma penso che sia un problema del Server ospite.
Per quello che dici sugli orecchioni bardigli ecc. le foto postate sono di due gruppi diversi sia di ciuffate che di cornute se hai notato nella seconda foto il galletto ciuffato
ha orecchioni rossi !ecc
Sulle originalità dei galletti di ::::::::: di dico i miei dubbi :
A parte quelli di famiglia di gruppi di cornute posto oggi ne ho visti quattro dal vivo poi
ci sono le foto di::::::::: ed quelli di Salvo A.
Le differenze tra i gruppi sono enormi perchè nessuno si è preoccupato di capire le origini ed ha fatto le selezioni ,ma sono vissute isolate non solo nel nisseno ma ti aggiungo che sono più diffuse nell'Agrigentino ,quindi alla favola della tradizione credo poco quindi semmai, ho sono tutti originali o sono tutti bastardelli
Ti faccio notare le differenze caratteristiche delle foto di Salvo A, ed quelle postate da te (non aggiungo altri gruppi se no ci perdiamo)
Colorazione Salvo uguale alla Siciliana
Colorazione Tue nere con collo oro
Forma Salvo Molto robusta
Forma Tue esile
Poi le tue hanno il becco più piccolo è scuro ecc
sui cornetti i tuoi hanno diversa Forma sia a mò di corna di bue sia tipo dritti ed inoltre le tue hanno una linea sulla cresta quasi a ricordare una cresta semplice mentre le altre una fronte ampia, quindi sulle foto del gruppo da te riportato nutro farti dubbi specie se li confronto con altri se poi aggiungiamo la scarsa collaborazione del "vecchietto" i dubbi aumentano.
Ospite- Ospite
Re: SICILIANA CORNUTA
Vedo che ti impegni sempre di più su questo fronte, Giovanni..
Nessuno ha tolto foto volontariamente, tranne quelle degli annunci di vendita non conformi al regolamento.
Nessuno ha tolto foto volontariamente, tranne quelle degli annunci di vendita non conformi al regolamento.
PeppeTasso- Moderatore
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Re: SICILIANA CORNUTA
giovanni mi riferivo alle foto di quella gallina originale adulta che nn la vedo piu nel forum.
per quando riguarda la colorazione nera dei miei galletti,sono ancora piccoli di circa 2 mesi mammano che crescono i colori cambiano e diventano dorati,mentre la colorazione delle pollastre e quasi uguale alle siciliane,ma piu scura. ho messo le foto dei galletti perche a differenza delle pollastre hanno le creste piu sviluppate.
la forma dei cornetti nn sono tt uguali,per tanto si selezionano i soggetti migliori x me vanno bene quelli a corna di bue.se hai le foto dei quattro che dici postali.
per quando riguarda la colorazione nera dei miei galletti,sono ancora piccoli di circa 2 mesi mammano che crescono i colori cambiano e diventano dorati,mentre la colorazione delle pollastre e quasi uguale alle siciliane,ma piu scura. ho messo le foto dei galletti perche a differenza delle pollastre hanno le creste piu sviluppate.
la forma dei cornetti nn sono tt uguali,per tanto si selezionano i soggetti migliori x me vanno bene quelli a corna di bue.se hai le foto dei quattro che dici postali.
peppe- Utente Junior
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Re: SICILIANA CORNUTA
trovo che questa siciliana cornuta sia molto ma molto bella speriamo che passate le velleità gelose e speculative possa essere selezionata entrando così nello standard delle razze italiane.
mazza59- Utente veteran
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Re: SICILIANA CORNUTA
Sai Giovanni...sono molto deluso dai miei conterranei, al riguardo....ne si impegnano a far riconoscere e diffondere la razza come si deve, ne lo fanno fare.....il cane dell'ortolano, che non mangia verdura, ne la fa mangiare.....
Ahhh già, il vecchio detto.....
..la cazzata del 21° secolo.
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PeppeTasso- Moderatore
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Re: SICILIANA CORNUTA
Riguardo alla presenza di ciuffetti nucali faccio presente che esistono descrizioni antiche che attribuiscono tale carattere ai polli Siciliani. Naturalmente questo potrebbe essere pure un carattere acquisito solo recentemente. Senza scomodare razze estere basta un pollo nano con un minimo di ciuffo e grazie alla sua dominanza il gioco è fatto.
Riguardo al discorso se ritenere la razza cornuta una semplice varietà di Siciliana o una razza a parte esistono due strade .
1 Studiare a fondo la morfologia di gruppi consistenti e capirese esistono differenze sostanziali che interessano oltrealla cresta altri caratteri di colorazione, forma, peso ecc. tali da far propendere per una divisione netta
2 uno studio genetico potrebbe chiarire attraverso analisi del DNA mitocondriale i legami parentali frale due .
Non è da escludere che sulla popolazione esistano Cornute derivate per mutazione recente dalla siciliana accanto a Cornute molto più antiche e geneticamente distanti sorte in un frangente temporale diverso .
Importante sarebbe pure fare una distinzione fra il tipo di cresta con cornetti verticali accanto a corni molto più sviluppati a forma di corno di bue .
Non sembra logico pensare che poggino su analoga base genetica :
Riguardo al discorso se ritenere la razza cornuta una semplice varietà di Siciliana o una razza a parte esistono due strade .
1 Studiare a fondo la morfologia di gruppi consistenti e capirese esistono differenze sostanziali che interessano oltrealla cresta altri caratteri di colorazione, forma, peso ecc. tali da far propendere per una divisione netta
2 uno studio genetico potrebbe chiarire attraverso analisi del DNA mitocondriale i legami parentali frale due .
Non è da escludere che sulla popolazione esistano Cornute derivate per mutazione recente dalla siciliana accanto a Cornute molto più antiche e geneticamente distanti sorte in un frangente temporale diverso .
Importante sarebbe pure fare una distinzione fra il tipo di cresta con cornetti verticali accanto a corni molto più sviluppati a forma di corno di bue .
Non sembra logico pensare che poggino su analoga base genetica :
medusa- Utente veteran
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Re: SICILIANA CORNUTA
giovanni,tu dici,che di questi polli c'è ne sono diffusi e ne hai trovati nell'agrigentino e che alla favola della tradizione credi poco,ti sei dimenticato che in un tuo articolo precedente dicevi che circa 30anni fa' li allevava tua nonna ne era gelosa x tradizione ,li aveva tenuti x diversi anni fino alla sua scomparsa e con essa anche gli splendidi esemplari.quindi tua nonna credeva e aveva fede alla tradizione tramandata e la vecchio detto.poi che si sono diffusi nell'agrigentino,nn ci dobbiamo dimenticare che il territorio di caltanissetta confina con quello di agrigento,quindi e probabile che nel passato,qualche nostro compaesano/a,abbia dato uova a qualche suo amico giurgentano che lavorava nella nostra citta' e che magari si sia imparentato con qualche ragazza nissena,maggiore motivo che ne sia venuta in possesso,e che abbia diffusi tra amici e suoi parenti e meticciati i nostri polli endemici autoctoni nisseni nei loro territori.
peppe- Utente Junior
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Località : caltanissetta
Re: SICILIANA CORNUTA
Di recente sono in contatto con un allevatore di Niscemi (che ringrazio per la collaborazione) le cornute le ha vendute in tutta la Sicilia specie nell Nisseno ed Agrigentino questo allevatore di mestiere e molto competente in materia di Siciliane ed le cose che di più mi hanno colpito sono quattro :
1) Conosce la cornuta come una varietà della Siciliana
2) Conosce la Siciliana con Ciuffo come varietà
3) Le ha vendute per decenni in Sicilia
4) Non sà niente della tradizione
Purtroppo ha sempre scartato le cornute perchè non commerciabili ed ha tenuto le ciuffate perchè più vendibili ,adesso ha pochi esemplari .
Quindi le mie osservazioni in merito la cornuta sono :
1)Esiste anche se poca diffusa in tutto il territorio Siciliano
2) La favola della tradizione è una favola paesana
3)Esistono diversi gruppi con notevoli differenze ,sicuramente anche genetiche
Quello che sto per fare è proprio quello che ha postato Medusa ,studiare le varie caratteristiche dei vari gruppi ed verificare se geneticamente sono vicine alla Siciliana od la cornuta nasce da vecchi o nuovi incroci
Purtroppo per ignoranza il gruppo di Salvo è andato perduto
Il gruppo di Peppe M. bruciato in partenza o al forno
Il gruppo di Niscemi in rinascita
Il gruppo di Raffadali in ascesa
Buone notizie da verificare anche nella zona del Nisseno a breve andrò a verificare
ed stò verificando delle informazioni di altri gruppi ,la razza o varità sicuramente non andrà perduta, qualche gruppo purtroppo non avrà voce in capitolo ma da parte mia è stato fatto il possibile per recuperarlo ,pazienza
Se nel mio pollaio avrei avuto i polli di Peppe M avrei subito a mie spese fatto comparare il DNA con i diversi gruppi anche per vedere chi di più si avvicina alla mitica Siciliana DOC.
P.S
Peppe Tasso non dimenticare mai che viviamo nell'entroterra di un isola di un minuscolo paese dove anche oggi dopo due gg. manga l'acqua ed è normale -figurati se ti danno la verdura
Per questo ho vissuto 20anni fuori ed ancora risiedo in Lombardia ma vivo qui ----Quello che abbiamo il Sicilia non lo sappiamo apprezzare ,un gg verrà un esperto di biodiversità magari ,Inglese o Olandese prenderà una cornuta con tutta la documentazione ed pubblicherà sulle riviste scientifiche mondiali un bel articolo e noi ci faremo il sangue amaro
1) Conosce la cornuta come una varietà della Siciliana
2) Conosce la Siciliana con Ciuffo come varietà
3) Le ha vendute per decenni in Sicilia
4) Non sà niente della tradizione
Purtroppo ha sempre scartato le cornute perchè non commerciabili ed ha tenuto le ciuffate perchè più vendibili ,adesso ha pochi esemplari .
Quindi le mie osservazioni in merito la cornuta sono :
1)Esiste anche se poca diffusa in tutto il territorio Siciliano
2) La favola della tradizione è una favola paesana
3)Esistono diversi gruppi con notevoli differenze ,sicuramente anche genetiche
Quello che sto per fare è proprio quello che ha postato Medusa ,studiare le varie caratteristiche dei vari gruppi ed verificare se geneticamente sono vicine alla Siciliana od la cornuta nasce da vecchi o nuovi incroci
Purtroppo per ignoranza il gruppo di Salvo è andato perduto
Il gruppo di Peppe M. bruciato in partenza o al forno
Il gruppo di Niscemi in rinascita
Il gruppo di Raffadali in ascesa
Buone notizie da verificare anche nella zona del Nisseno a breve andrò a verificare
ed stò verificando delle informazioni di altri gruppi ,la razza o varità sicuramente non andrà perduta, qualche gruppo purtroppo non avrà voce in capitolo ma da parte mia è stato fatto il possibile per recuperarlo ,pazienza
Se nel mio pollaio avrei avuto i polli di Peppe M avrei subito a mie spese fatto comparare il DNA con i diversi gruppi anche per vedere chi di più si avvicina alla mitica Siciliana DOC.
P.S
Peppe Tasso non dimenticare mai che viviamo nell'entroterra di un isola di un minuscolo paese dove anche oggi dopo due gg. manga l'acqua ed è normale -figurati se ti danno la verdura
Per questo ho vissuto 20anni fuori ed ancora risiedo in Lombardia ma vivo qui ----Quello che abbiamo il Sicilia non lo sappiamo apprezzare ,un gg verrà un esperto di biodiversità magari ,Inglese o Olandese prenderà una cornuta con tutta la documentazione ed pubblicherà sulle riviste scientifiche mondiali un bel articolo e noi ci faremo il sangue amaro
Ospite- Ospite
Re: SICILIANA CORNUTA
la gallina cornuta di caltanissetta originale nn è una varieta della siciliana,ma una razza a parte sia x la colorazione piu' scura e piu' robusta e x la forma delle uova bianche grosse e d ovali,mentre le sicilane originali li fanno pure bianche ma appuntite,ovviamente come dice medusa, esistono sia le cornute originali come lo erano una volta e che prossimamente posteremo delle altre foto di esemplari piu' adulte,e sia cornute ibridate come quelle che ha trovato l'amico giovanni cirasa sia nell'agrigentino e in altre zone di caltanissetta.appunto si potrebbero fare le analisi del dna,e verificare.anche le attuali siciliane nn sono originali come lo erano una volta,poiche,come dicono diversi amici appassionati,in passato ne esistevano solo di 2 colori,attualmente ne hanno create una marea
attraverso incroci con livornesi e altre razee straniere li hanno ibridate in america,in inghilterra,e per tanto servono ancora diverse altre testimonianze di persone esperte e anziani.
in questi ultimi decenni purtroppo tantissime razze nostrane sono state ibridate,sarebbe una cosa bellissima con la collaborazione di tt li apassionati,se riuscissimo a selezionare tt le razze di polli nostrani autoctoni , come lo erano una volta.
x fortuna,qui a cltanissetta madre patria della nostra gallina cornuta ancora vegeta in originale e in purezza come lo erano una volta,in possesso di vecchi e pochi appassionati che si sono dedicati solo a questa razza.
giovanni cirasa se come dici tu hai trovato questi polli sia nell'agrigentino che in altre zone nel nisseno posta le foto chiare ed evidenti sul forum cosi vediamo le differenze delle creste cmq ripeto a dirti che tt quelle che hai trovato fin adesso sono tt degli ibridi bastardelli che nn hanno a che vedere niente con le originali di una volta.
attraverso incroci con livornesi e altre razee straniere li hanno ibridate in america,in inghilterra,e per tanto servono ancora diverse altre testimonianze di persone esperte e anziani.
in questi ultimi decenni purtroppo tantissime razze nostrane sono state ibridate,sarebbe una cosa bellissima con la collaborazione di tt li apassionati,se riuscissimo a selezionare tt le razze di polli nostrani autoctoni , come lo erano una volta.
x fortuna,qui a cltanissetta madre patria della nostra gallina cornuta ancora vegeta in originale e in purezza come lo erano una volta,in possesso di vecchi e pochi appassionati che si sono dedicati solo a questa razza.
giovanni cirasa se come dici tu hai trovato questi polli sia nell'agrigentino che in altre zone nel nisseno posta le foto chiare ed evidenti sul forum cosi vediamo le differenze delle creste cmq ripeto a dirti che tt quelle che hai trovato fin adesso sono tt degli ibridi bastardelli che nn hanno a che vedere niente con le originali di una volta.
peppe- Utente Junior
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Località : caltanissetta
Re: SICILIANA CORNUTA
Dire che la cornuta sia una razza a sè ,dire delle uova a punta delle Siciliane ed ovali delle cornuta parlare di originalità ecc senza fare un minimo di studi anche genetici ed
ied sul campo ,per me sono solo barzellette,poi parlare di collaborazione tra a appassionati detto da te ed dal tuo amico Salvo è il massimo della satira
Più volte è stata chiesta la vostra collaborazione ed più volte rifiutata
IO per conto mio sto recuperando tutte le razze di polli locali con o senza il vostro aiuto sicuramente queste razze non saranno perdute ,questo garantito -
Per esperienza personale ti dico che il primo passo per la salvaguardia è condividere
con gli altri gli esemplari ed a poco servono le foto
ied sul campo ,per me sono solo barzellette,poi parlare di collaborazione tra a appassionati detto da te ed dal tuo amico Salvo è il massimo della satira
Più volte è stata chiesta la vostra collaborazione ed più volte rifiutata
IO per conto mio sto recuperando tutte le razze di polli locali con o senza il vostro aiuto sicuramente queste razze non saranno perdute ,questo garantito -
Per esperienza personale ti dico che il primo passo per la salvaguardia è condividere
con gli altri gli esemplari ed a poco servono le foto
Ultima modifica di Giovanni Cirasa il Mer 05 Ott 2011, 18:20 - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: SICILIANA CORNUTA
giovanni,nn ti rendi conto che spesso ti contraddici ora i fatti sono 2,o ti dimentichi la sera quello che mangi la mattina,oppure hai qualche problema,perche' ti dimentichi sempre quello che dichiari in prcedenza e cambi versione continuamente.
in data 30/04/2011,avevi detto che eri alla ricerca di un ceppo di questi polli cornuti in provincia di caltanissetta e fuori provincia da circa 15anni ed avevi raccolte testimonianze sparse di allevatori che la conoscevano come razza e che la realta' locale è che gli allevatori con pochi esemplari sono gelosi e che un di questi era tua nonna(che li allevava sicuramente in purezza)per tanto tempo e che nei galli adulti le corna erano grandi e si ricurvavano come quelle dei buoi e che a differenza della razza siciliana erano peso e mole piu' possente.
quindi,prima dici che avevi raccolte tante testimonianze che la conoscono come razza ed ora dichiari che si deve verificare se geneticamente solo vicine alla siciliana e la cornuta nasce da vecchi o nuovi incroci,perche' te lo hanno detto questi allevatori inesperti e incopetenti che li tengono nei loro pollai ad ibridarsi tt insieme.comunque,se hai ancora tempo di contattare persone competenti,che li hanno allevati in purezza da tantissimi anni e se ti fanno entrare nei loro pollai,li vedi e ti dicono come ti avevano il precedenza delle tue ricerche,che la cornuta di caltanissetta originale è una razza locale esistende da secoli nelle nostre zone del nisseno.e nn ci dobbiamo mai fidare da chi alleva ibridi da pochi anni.per tanto i polli da te trovati nell'agrigentino e a niscemi come ti avevo accenato prima potrebbero essere:la gallina,ibrido di CAUMONT-siciliana e pure sngue di cornuta di caltanissetta,vista la coppa ed i cornetti nella parte posteriore della cresta e la mole robbusta,mentre il giovane gallo,ibrido di gallina siciliana ed gallo di razza CAUMONT.la razza "CAUMONT"oltre alla cresta a coppa delle siciliane,hanno pure un ciffo di penne dietro la cresta e quindi presumibilmente alcuni di questi allevatori hanno comprati polli il alcuni mercti e fiere,in cui si trovano polli sia italiani che esteri di qulsiasi razza,li hanno custoditi insieme nei loro pollai (appunto come ti ha detto quello di agrigento e niscemi),li hanno ibridati ed ora li millandano x razze di polli nostrani siciliani.come ti ho detto prima nn ci dobbiamo mai fidare di questi allevatori stracurati che li lasciano ad ibridare in unico pollaio.x mantenerli in purezza,o si allevano in appositi e divisi scompartimenti,oppure come facevano e continuano a fare alcuni contadini,ne allevano solo una razza e cosi' nn ci sono dubbi che possano ibridarsi.
io e da poco tempo che mi dedico a questi polli nostrani,grazie alla collaborazione e hai consigli di mio cugino che come ho detto in precedenza tramite il veccio suocero si è fatto una cultura in questo campo e mi ha condiate tante esperienze e di altri suoi e miei amici,conoscenti e persone anziane,poiche' abbiamo bisogno tt d'impararci e d'imparare da persone seri ed affidabili,e nn dobbiamo mai dire io so tt,qindi serve sempre la collaborazione e di consigli di tt e di tt,e di tt le persone dall'esperienze che hanno ricevute.
giovanni,tu dici che nn abbiamo avuta collaborazione con te,proprio tu come ti puoi pretendere collaborazione con i tuoi comportamenti,ti dimostri sempre arrogante ti becchi spesso con alcuni amici del forum,perche quando gli altri la pensano diversa date ti ci becchi,prendi x ignoranti,anche con me e la seconda volta chti comporti da poco intelligente,qui' c'è gente che ti ha data e ti puo continuare a dare tanta esperienza e tu ricami "cosi".
se ti vai a leggere tt le tue fregnate che hai scritte te ne renderai conto,e dovresti chiedere scusa a me ed agli altri amici del FORUM,ricordati che c'è bisogno di dialogo e collaborazione,nn si sparla e nn si offende mai nessuno e si commentano le idee ed i pareri degli altri entro i limiti,con i dovuti modi è le dovute parole e no come scrivi tu.
come dici tu,che il mio e bruciato al forno,lo sai questi polletti cotte alforno con le patate come sanno gustosi.
concludendo caro giovannino da ora in poi nn fare piu il "PIERINO"e cambiati il tuo caratterino.ciao ti saluto
PER GLI AMICI DEL FORUM cosa ne pensate sulle presunte (ibridazioni) di alcune razze autoctone di polli nostrani e di cui sopra,fate i vostri commenti,ciao e grazie
in data 30/04/2011,avevi detto che eri alla ricerca di un ceppo di questi polli cornuti in provincia di caltanissetta e fuori provincia da circa 15anni ed avevi raccolte testimonianze sparse di allevatori che la conoscevano come razza e che la realta' locale è che gli allevatori con pochi esemplari sono gelosi e che un di questi era tua nonna(che li allevava sicuramente in purezza)per tanto tempo e che nei galli adulti le corna erano grandi e si ricurvavano come quelle dei buoi e che a differenza della razza siciliana erano peso e mole piu' possente.
quindi,prima dici che avevi raccolte tante testimonianze che la conoscono come razza ed ora dichiari che si deve verificare se geneticamente solo vicine alla siciliana e la cornuta nasce da vecchi o nuovi incroci,perche' te lo hanno detto questi allevatori inesperti e incopetenti che li tengono nei loro pollai ad ibridarsi tt insieme.comunque,se hai ancora tempo di contattare persone competenti,che li hanno allevati in purezza da tantissimi anni e se ti fanno entrare nei loro pollai,li vedi e ti dicono come ti avevano il precedenza delle tue ricerche,che la cornuta di caltanissetta originale è una razza locale esistende da secoli nelle nostre zone del nisseno.e nn ci dobbiamo mai fidare da chi alleva ibridi da pochi anni.per tanto i polli da te trovati nell'agrigentino e a niscemi come ti avevo accenato prima potrebbero essere:la gallina,ibrido di CAUMONT-siciliana e pure sngue di cornuta di caltanissetta,vista la coppa ed i cornetti nella parte posteriore della cresta e la mole robbusta,mentre il giovane gallo,ibrido di gallina siciliana ed gallo di razza CAUMONT.la razza "CAUMONT"oltre alla cresta a coppa delle siciliane,hanno pure un ciffo di penne dietro la cresta e quindi presumibilmente alcuni di questi allevatori hanno comprati polli il alcuni mercti e fiere,in cui si trovano polli sia italiani che esteri di qulsiasi razza,li hanno custoditi insieme nei loro pollai (appunto come ti ha detto quello di agrigento e niscemi),li hanno ibridati ed ora li millandano x razze di polli nostrani siciliani.come ti ho detto prima nn ci dobbiamo mai fidare di questi allevatori stracurati che li lasciano ad ibridare in unico pollaio.x mantenerli in purezza,o si allevano in appositi e divisi scompartimenti,oppure come facevano e continuano a fare alcuni contadini,ne allevano solo una razza e cosi' nn ci sono dubbi che possano ibridarsi.
io e da poco tempo che mi dedico a questi polli nostrani,grazie alla collaborazione e hai consigli di mio cugino che come ho detto in precedenza tramite il veccio suocero si è fatto una cultura in questo campo e mi ha condiate tante esperienze e di altri suoi e miei amici,conoscenti e persone anziane,poiche' abbiamo bisogno tt d'impararci e d'imparare da persone seri ed affidabili,e nn dobbiamo mai dire io so tt,qindi serve sempre la collaborazione e di consigli di tt e di tt,e di tt le persone dall'esperienze che hanno ricevute.
giovanni,tu dici che nn abbiamo avuta collaborazione con te,proprio tu come ti puoi pretendere collaborazione con i tuoi comportamenti,ti dimostri sempre arrogante ti becchi spesso con alcuni amici del forum,perche quando gli altri la pensano diversa date ti ci becchi,prendi x ignoranti,anche con me e la seconda volta chti comporti da poco intelligente,qui' c'è gente che ti ha data e ti puo continuare a dare tanta esperienza e tu ricami "cosi".
se ti vai a leggere tt le tue fregnate che hai scritte te ne renderai conto,e dovresti chiedere scusa a me ed agli altri amici del FORUM,ricordati che c'è bisogno di dialogo e collaborazione,nn si sparla e nn si offende mai nessuno e si commentano le idee ed i pareri degli altri entro i limiti,con i dovuti modi è le dovute parole e no come scrivi tu.
come dici tu,che il mio e bruciato al forno,lo sai questi polletti cotte alforno con le patate come sanno gustosi.
concludendo caro giovannino da ora in poi nn fare piu il "PIERINO"e cambiati il tuo caratterino.ciao ti saluto
PER GLI AMICI DEL FORUM cosa ne pensate sulle presunte (ibridazioni) di alcune razze autoctone di polli nostrani e di cui sopra,fate i vostri commenti,ciao e grazie
peppe- Utente Junior
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Re: SICILIANA CORNUTA
ecco le foto di polli razza CAUMONT
peppe- Utente Junior
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Re: SICILIANA CORNUTA
penso che sia difficilissimo che la siciliana possa essere venuta in contatto con la razza francese caumont essendo la stessa molto ma molto rara anche in francia e mai vista fino ad ora in italia.
se storicamente come diceva Alessio si parla di un pollo siciliano con piccolo ciuffo non vedo perchè cercare in altre razze estere l'origine di quel ciuffo facendolo sembrare cosa recente,mi sembra che il gruppetto di galline ciuffate sia molto omogeneo sia per taglia che colorazione e quindi può essere che sia una sottorazza della siciliana poi parlare di incroci della siciliana con livorno o italiana che dir si voglia è facile ma avete mai provato?penso di nò provate e vedrete il risultato.Poi ne riparlimo seriamente.
Avete in mano dei polli veramente eccezzionali invece di scannarvi per sciocchezze tra voi collaborate e fate conoscere questi polli al mondo intero.
se storicamente come diceva Alessio si parla di un pollo siciliano con piccolo ciuffo non vedo perchè cercare in altre razze estere l'origine di quel ciuffo facendolo sembrare cosa recente,mi sembra che il gruppetto di galline ciuffate sia molto omogeneo sia per taglia che colorazione e quindi può essere che sia una sottorazza della siciliana poi parlare di incroci della siciliana con livorno o italiana che dir si voglia è facile ma avete mai provato?penso di nò provate e vedrete il risultato.Poi ne riparlimo seriamente.
Avete in mano dei polli veramente eccezzionali invece di scannarvi per sciocchezze tra voi collaborate e fate conoscere questi polli al mondo intero.
mazza59- Utente veteran
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Re: SICILIANA CORNUTA
Si parla di collaborare, ma bisogna mettersi in mano 500 € a coppietta....
forse abbiamo diverse idee del significato di tale parola, collaborazione.
Comunque esiste, ne prendiamo atto, è stato un piacere saperlo.
Buon allevamento.
forse abbiamo diverse idee del significato di tale parola, collaborazione.
Comunque esiste, ne prendiamo atto, è stato un piacere saperlo.
Buon allevamento.
PeppeTasso- Moderatore
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Re: SICILIANA CORNUTA
Ahhh...se si continua su questi toni, chiudo la discussione.
PeppeTasso- Moderatore
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Re: SICILIANA CORNUTA
Gli allevatori che hanno collaborato con me ,persone da generazioni nel settore ,anche se vendono polli a scopo di lucro ed non , con me non mi hanno chiesto soldi ma scambi con altre razze .In passato mi divertivo ad incrociare la Siciliana con altre razze anche ciuffate ,non ho mai visto uniformità di caratteri come nei polli di questi allevatori ed parlo di colorazione forma ciuffi ed corna .
Ha Caltanissetta ci sono tre allevatori di cornuta ed credo che tu li conosci! io sono pronto ad imparare da questi esperti! Mettimi in contatto con loro semplice o no !
Questo è collaborare ,verifichiamo tutti le caratteristiche di questi polli se c'è da creare un business creiamolo! ma prima dobbiamo sapere cosa abbiamo in mano ,posto oggi pochi polli che rischiano di scomparire di cui si sà poco e niente i vecchi muoiono ed con essi le testimonianze ed polli,io aspetto la vostra collaborazione,per conto mio sto creando
un gruppo di Ciuffata ,uno di cornuta, ed uno cornuto ciuffato con le testimonianze degli allevatori ed conoscitori di questi polli che mi riferiscono che le conoscono da tempo,se voi del gruppo di Caltanissetta volete collaborare contattami in MP. ho su facebook ciaoo
Ha Caltanissetta ci sono tre allevatori di cornuta ed credo che tu li conosci! io sono pronto ad imparare da questi esperti! Mettimi in contatto con loro semplice o no !
Questo è collaborare ,verifichiamo tutti le caratteristiche di questi polli se c'è da creare un business creiamolo! ma prima dobbiamo sapere cosa abbiamo in mano ,posto oggi pochi polli che rischiano di scomparire di cui si sà poco e niente i vecchi muoiono ed con essi le testimonianze ed polli,io aspetto la vostra collaborazione,per conto mio sto creando
un gruppo di Ciuffata ,uno di cornuta, ed uno cornuto ciuffato con le testimonianze degli allevatori ed conoscitori di questi polli che mi riferiscono che le conoscono da tempo,se voi del gruppo di Caltanissetta volete collaborare contattami in MP. ho su facebook ciaoo
Ospite- Ospite
Re: SICILIANA CORNUTA
Inserisco un breve passaggio tratto da Summagallicana sulla correlazione tra ciuffo ed cornetti , ed anche la forma del cranio .
Se notare le foto delle teste dei miei polli ciuffati ed a cornetti ,i caratteri del cranio sono diversi dalla Siciliana cosi come il becco inoltre non riesco ancora a capire che probabili incroci con altre razze abbiano potuto creare le galline in questione ,le razze ciuffate si contano nelle dita di una mano ed anche altre caratteri genetici si dovevano diffondere forma peso colorazione ecc. ma chi è riuscito a selezionare queste galline tutte con caratteristiche uniformi ?Gruppi che vivono a distanza di km-
Darwin: cranio di gallo Polish a confronto con quello di un gallo Cochin.
2. TESTA
2.1. Ernia cerebrale e bozza cranica
Ernia cerebrale e bozza cranica
Dovuta a Cr e a geni modificatori
Un’ernia cerebrale, alloggiata in una bozza della calotta cranica, è spesso associata al ciuffo, specialmente in quei polli dotati di un ciuffo grande. In The variation of animals and plants under domestication (1868) Charles Darwin ci fornisce un ampio resoconto sull’ernia cerebrale associata a bozza cranica dei polli ciuffati. Ai suoi tempi tutte le varietà di Polish possedevano una grande protuberanza cranica sviluppata in egual misura in ambo i sessi, mentre in Germania in tempi anteriori solo il cranio della gallina era dotato di protuberanza, come aveva affermato Johann Friedrich Blumenbach nel 1805 pubblicando i suoi studi anatomici sulle anormalità degli animali domestici. Anche Johann Matthäus Bechstein nel 1793 aveva fatto la stessa osservazione di Blumenbach e non si era limitato a riferire sugli effetti del ciuffo solamente nel pollo, ma anche nell’oca, nell’anatra e nel canarino. Vista l’autorevolezza e la serietà degli studiosi tedeschi, Darwin conclude che senza dubbio in Germania la bozza cranica della Polish un tempo era confinata al sesso femminile e che successivamente si è trasferita anche al gallo, così da costituire un tratto comune ai due sessi.
Fisher (1935) fornisce un’interpretazione genetica di quanto affermato da Bechstein e Blumenbach e che viene accettato da Darwin: durante la domesticazione l’ernia è stata soppressa nella varietà giapponese della Silky da un fattore o da fattori ereditari capaci di sopprimere l’ernia più facilmente nel maschio rispetto alla femmina. Sempre secondo Fisher sembra che in passato altri polli ciuffati, come la Polish, siano stati affetti da una tale soppressione genetica, che venne poi eliminata quando gli allevatori amatoriali si prefissero il traguardo di un bel cranio a cupola.
Darwin fornisce un’altra notizia storica sullo studio del cranio della Polish, affermando che: “The anatomical peculiarities of the skull of the Polish breed were noticed by P. Borelli in 1656.” (pag. 260 della seconda edizione revisionata dallo stesso Darwin). È una svista onomastica più o meno latineggiante di Darwin, in quanto non si tratta di un Borelli italiano, bensì del francese Pierre Borel (circa 1620-1671) latinizzato in Petrus Borellus, protestante, consigliere oltre che medico alla Corte francese. In base al caleidoscopico contenuto delle sue opere doveva possedere una mente assai versatile che spaziava dalla linguistica alla microscopia. Infatti il primo lavoro medico basato sull’uso del microscopio è il suo Historiarum et observationum medicophysicarum centuriae IV ed è nella seconda centuria - raccolta di cento cose dello stesso genere – risalente più o meno al 1653 che Pierre Borel accenna alla foggia del cranio del pollo ciuffato. Infatti, oltre a un gatto con due teste, egli conservava anche il cranio di una gallina che si presentava come composto da due crani uno aderente all’altro, uno dei quali era informe: “Felem bicipitem etiam servo, ut et cranium gallinae, cui quasi aliud cranium informe adhaeret.” (centuria II – observatio LVII – Monstrum biceps, & testudineus tumor mirus) Questa preziosa identificazione e citazione di Pierre Borel è dovuta alle ricerche sui polli ciuffati di Elisabetta Maresio (2005) ed è tratta da uno studio del 1839 sui polli ciuffati di E. Hagenbach.
Pierre Borel - Historiarum et observationum medicophysicarum Centuriae IV
Centuria II – Observatio LVII
In tempi più recenti fu Tegetmeier (1856) a descrivere la situazione anatomica del cranio nella Polish, nella Silky e nella Houdan. Quindi fu appunto la volta di Darwin (1868) che da ottimo naturalista esaminò ben 14 crani appartenenti a Polish e ad altri polli ciuffati. Ecco quali furono i reperti a carico dei 9 polli appartenenti a varietà di Polish inglese: in sezioni longitudinali, condotte contemporaneamente in un cranio di Cochin delle stesse dimensioni allo scopo di avere un confronto, la protuberanza emisferica delle ossa frontali occupava nelle due razze la stessa posizione, ma nella Polish aveva dimensioni alquanto diverse. Inoltre, sempre in un esemplare di Polish, l’osso era estremamente sottile; il grado di ossificazione della protuberanza variava parecchio, in quanto porzioni più o meno ampie erano sostituite da una membrana; in un soggetto esisteva solamente un singolo foro aperto, mentre per lo più esistevano spazi aperti di morfologia variabile, tanto da dare l’aspetto di un osso reticolato; per lo più esisteva un nastro di osso arcuato a disposizione longitudinale e mediana, ma in un caso, pulito il cranio, questo si mostrò come una fossetta vista dall’alto, in quanto mancava qualsiasi traccia di osso.
Fig. X. 1 - Darwin: cranio di gallo Polish a confronto con quello di un gallo Cochin.
Il cervello era modificato in modo conseguente e andava a occupare la cavità anormale. Da notare inoltre che nella Cochin e nei polli abituali un robusto setto osseo separava la cavità cranica anteriore da quella media, mentre nel cranio di Polish raffigurato questo setto era assente e anche la cavità media, che nella Cochin era allungata, apparve a Darwin di forma circolare, in quanto si trattava di una sezione longitudinale. Una domanda che Darwin si fece, e che altri gli posero, è se questa situazione anatomica del cervello potesse influenzare le capacità psichiche della Polish, in quanto spesso si dice che questa razza è stupida e alquanto idiota. Tegetmeier era di questo avviso, mentre Darwin si limitò a descrivere il comportamento di alcuni suoi soggetti, che invero non era del tutto normale.
Come riferisce Hagenbach che abbiamo testé citato parlando di Pierre Borel, già nel 1767 il naturalista tedesco Peter Simon Pallas (Berlino 1741-1811) nel primo volume dei suoi Spicilegia zoologica affermava che si trattava di polli stupidi e inetti: “Notabile est, et ad confirmandam meam opinionem facit, quod Gallinae omnes hacce cranii praeternaturali conformatione vitiatae stupidae quasi et ineptae esse videantur nec longaevae sint, omnesque per domesticam vitam summopere corruptae constitutionis notas prae se ferre soleant.” A Pallas faceva eco qualche decennio più tardi un altro naturalista tedesco, Johann Friedrich Blumenbach (Gotha 1752-Gottinga 1840), uno dei fondatori dell'antropologia come scienza oggettiva, il quale intorno al 1812 affermava che questi polli erano un po’ stupidotti e dementi: “Notus vero ceteroquin effectus, quem gravis haec cerebri deformatio in animae facultates harum gallinarum exserit, utpote quas tantum non semper etsi vario gradu stupidas et quasi dementes esse constat.”
Esiste anche un altro problema anatomico correlato alla bozza del cranio. Nella maggioranza dei polli il processo postero-laterale del frontale e il processo dello squamoso sono ossificati alle loro estremità, ma l’unione dei due ossi non è costante in tutte le razze. In 11 dei 14 crani esaminati, questi processi erano nettamente distinti, e, quando questo accade, invece di essere inclinati anteriormente, scendevano ad angolo retto verso la mandibola, per cui l’asse maggiore della cavità ossea dell’orecchio risulta più perpendicolare.
Esiste poi il problema delle ossa nasali. In condizioni normali ogni osso nasale si spinge anteriormente, con due estesi processi di uguale lunghezza, tanto da formare una forca. Orbene, nella Polish, il processo mediale era accorciato e rigirato all’insù in grado variabile. A questo si deve aggiungere che anche la branca ascendente del premascellare, invece di spingersi tra le branche mediali delle due ossa nasali, era molto accorciata e terminava in una punta rivolta in alto, senza poter raggiungere l’etmoide e il frontale. Ne consegue che le coane sono più grandi e a forma di mezzaluna.
Non contento, Darwin esaminò il cranio di due Sultano e trovò che la protuberanza della femmina era maggiore di quella del maschio. In ambedue i soggetti la branca ascendente del premascellare era molto breve e la parte mediale del processo dell’osso nasale bilaterale era fusa con l’altra e ossificata.
Fig. X. 2 - Darwin: cranio di Pollo Cornuto.
Tegetmeier inviò a Darwin il cranio di un Pollo Cornuto, cioè con cresta a cornetti. Darwin lo classificò come una sottorazza della Polish e gli diede il nome di Horned fowl: era dotato di un piccolo ciuffo nonché di una cresta costituita da due grandi punti, ciascuno dei quali era supportato da due protuberanze ossee. Il cranio di questo Pollo Cornuto presentava delle caratteristiche simili, sotto molti profili, a quelle della Polish, ma non aveva la grande protuberanza del frontale. Al suo posto si potevano appunto notare quattro piccole protuberanze, due per lato, disposte più anteriormente, al di sopra delle ossa lacrimali. Queste nocche, nelle quali il cervello non penetrava, erano tra loro separate da un profondo solco mediano bucherellato da pochi fori minuti. La situazione dello scheletro delle coane non era differente da quello della Polish. Senza dubbio alcuno, queste protuberanze facevano da supporto alla cresta conformata a cornetti.
Il ciuffo si accompagna a situazioni anatomiche craniche che variano con le sue dimensioni, tant’è che, secondo Bechstein, in presenza di un ciuffo modesto si poteva osservare anche solo un’escrescenza carnosa senza alcuna protuberanza dell’osso cranico. Darwin aggiunge che ha potuto osservare una tale escrescenza, carnosa o fibrosa, nelle anatre ciuffate, nelle quali esisteva solamente un cranio leggermente globoso.
Così, attraverso la selezione, l’uomo ha via via accentuato la protuberanza cranica con tutte le anomalie connesse a carico del naso e dell’asse della cavità auricolare. Da non dimenticare che anche la morfologia del cervello ha subito modificazioni secondarie.
Per chi fosse interessato ad approfondire cosa accade al cervello di un pollo ciuffato possiamo consigliare tre lavori scientifici estremamente specialistici ma non per questo da mettere nel dimenticatoio, in quanto la scienza ha l’obbligo di scendere nei minimi dettagli servendosi della tecnologia del momento. Il primo lavoro è quello di E. Hagenbach già citato e che risale al 1839. Il secondo è del 1959 e precisamente è lo studio assai approfondito e documentato di Horst Requate che riguarda altri volatili e non solo il pollo ciuffato: Federhauben bei Vögeln. Eine genetische und entwicklungsphysiologische Studie zum Problem der Parallelbildungen (Z. Wiss. Zool., 162: 191-313). Il terzo è più recente e risale al 1998: Allometric Comparison of the Brain and Brain Structures in the White Crested Polish Chicken with Uncrested Domestic Chicken Breeds di Heiko D. Frahm, Gerd Rehkämper del C. und O. Vogt Institute of Brain Research, University of Düsseldorf, Germany (in Brain, Behavior and Evolution 1998; 52:292-307). Frahm & Rehkämper giungono a questa conclusione: certe strutture cerebrali della Polish ciuffo bianco non sono significativamente più grandi rispetto a quelle di polli non ciuffati, mentre in questa razza ciuffata il tratto ottico, il diencefalo, il telencefalo, l’iperstriato accessorio, l’iperstriato dorsale e ventrale nonché il neostriato hanno dimensioni significativamente aumentate. Tanto basti per invogliare i curiosi ad approfondire l’argomento.
Fig. X. 3 - Cranio di un pollo abituale visto lateralmente
Nel 1979 Don Brothwell ha pubblicato un articolo molto interessante che sicuramente costituisce una pietra miliare per la storia della genetica del ciuffo e dell’ernia cerebrale: Roman evidence of a crested form of domestic fowl, as indicated by a skull showing associated cerebral hernia. Nel 1977 tra i rifiuti del complesso di un tempio Romano Britannico situato a West Hill di Uley nel Somerset (UK) vennero alla luce scheletri di animali, il 2% dei quali apparteneva al genere Gallus. Da una moneta si può desumere che il tempio potrebbe essere stato costruito nel secondo quarto del IV secolo dC per essere poi demolito verso il 380 dC. Il cranio descritto da Brothwell nel suo lavoro è identificato come WH77(162)CH ed è l’unico tra i crani di Gallus ritrovati a Uley a presentare uno sviluppo anormale. Si tratta di un cranio quasi completo al quale mancano sia l’area nasale, premascellare, mascellare e zigomatica, nonché la mandibola. Esiste qualche ulteriore danneggiamento nel punto in cui il frontale avrebbe dovuto estendersi sopra l’etmoide oltre che sopra l’orbita sinistra; esternamente, sia a destra che a sinistra del foramen magnum, cioè del foro occipitale, l’aspetto presenta alcuni danni, ma visto da dietro questo cranio si presenta del tutto simile ad altri crani di pollo ritrovati a Uley e in altri siti. Visto di lato e dall’alto, questo cranio presenta una notevole espansione globosa del frontale che si estende dall’area nasale fin verso la regione parietale. Esistono almeno due grandi fori visibili frontalmente e che risalgono a prima della morte del pollo: uno di questi - il destro - è osservabile anche lateralmente ed è di gran lunga maggiore essendo alto 11,3 mm e largo 7 mm, mentre il sinistro misura 5x3,9 mm.
Fig. X. 4 - Crani di polli romani di Uley del IV secolo dC (da Brothwell, modificata). A proposito del cranio dell’unico pollo ciuffato di Uley possiamo fare altre due considerazioni: visto da dietro, il foro occipitale permette di scorgere l’ampia fenestratura destra a carico del frontale; visto di fronte, tale fenestratura lascia intravedere il foro occipitale. Sembra quasi che i reperti di Brothwell a carico del cranio del pollo ciuffato vogliano illustrare i reperti di Darwin del 1868 che citiamo nuovamente: “Inoltre, sempre in un esemplare di Polish, l’osso era estremamente sottile; il grado di ossificazione della protuberanza variava parecchio, in quanto porzioni più o meno ampie erano sostituite da una membrana; in un soggetto esisteva solamente un singolo foro aperto, mentre per lo più esistevano spazi aperti di morfologia variabile, tanto da dare l’aspetto di un osso reticolato; per lo più esisteva un nastro di osso arcuato a disposizione longitudinale e mediana, ma in un caso, pulito il cranio, questo si mostrò come una fossetta vista dall’alto, in quanto mancava qualsiasi traccia di osso.”
Brothwell conclude che non esiste alcun dubbio sul fatto che tale cranio mostri una spiccata espansione del frontale come risultato di un’ernia cerebrale. Nonostante in base ai dati esposti - prosegue Brothwell - sia incorretto proporre che qualcuna delle moderne varietà di polli ciuffati fosse posseduta dai Romani, si può tuttavia affermare che si tratta della prima evidenza a supporto del fatto che oltre 1500 anni fa esisteva un pollo ciuffato. Poi, lo stabilire se si trattasse di una varietà ben stabilizzata dal punto di vista genetico e fenotipico oppure se si trattasse di un’occasionale mutazione individuale, è un problema che potrà essere risolto solo attraverso lo studio di ulteriori reperti romani di pollo.
Fu Krautwald (1910) a dimostrare che la genesi dell’ernia cerebrale consiste in un accumulo di liquido cefalorachidiano nel terzo e quarto ventricolo, capace di determinare una protrusione degli emisferi cerebrali, cui si sovrappongono successivamente le ossa frontali.
Non si conoscono le relazioni esistenti tra bozza e ciuffo. Tuttavia una relazione è certa: quanto più il ciuffo è grande tanto più l’anomalia cranica è estesa. Nel paragrafo seguente troveremo l’interpretazione genetica del ciuffo di Warren & Hutt. E, come vedremo a proposito del locus D responsabile della cresta doppia, pare che le narici più ampie e cavernose si associno a uno stato di omozigosi Dv/Dv.
2.2. Ciuffo e ernia cerebrale
Cr - crest
Autosomico incompletamente dominante
che agisce insieme a geni modificatori indipendenti per ciascuno dei due caratteri
Gruppo di associazione II - cromosoma 2
Bisogna ricordare che alcune razze dotate di fiocco o di ciuffo a elmo, come Barbuta di Watermaal - , Brabantea [1] , certe varietà di Combattente Inglese Antico nano, Ciuffata di Appenzell , non mostrano un’ernia cerebrale, che sarebbe motivo di squalifica.
Le basi genetiche dell’ernia cerebrale non sono state ancora del tutto chiarite. L’ernia è sempre stata strettamente associata alla presenza di un ciuffo e in passato le due manifestazioni furono attribuite a due distinti geni recessivi, ma Warren e Hutt (1936) - sulla scia degli esperimenti di Fisher (1934, 1935) - dimostrarono che ambedue i tratti sono dovuti a un singolo gene Cr, e che ciascuno di questi tratti viene interessato in modo indipendente da geni modificatori che conducono a fenotipi molto variabili. I due ricercatori dimostrarono pure che il locus Cr è associato al locus del bianco dominante I, distante 12,5 unità crossover. I soggetti eterozigoti per Cr generalmente non presentano ernia cerebrale. I ciuffati con cresta semplice e i ciuffati con cresta a rosa non presentano ernia cerebrale.
Una trattazione esauriente del ciuffo si trova nel capitolo che riguarda le mutazioni attive sul piumaggio; per un'analisi storica sulla probabile epoca di comparsa di questa mutazione si veda l'ultimo capitolo del III volume.
2.3. Tuberosità del cranio
KfH - kuif
Autosomico dominante
Gruppo di associazione II - cromosoma 2
Requate (1960), studiando la Polish nana ciuffo bianco - , giunse alla conclusione che la tuberosità del cranio non è dovuta a Cr, ma a un gene separato dominante KfH posto molto vicino al precedente, dal quale dista solo 3,5 unità.
2.4. Interazione fra ernia cerebrale e tipo di cresta
Un aspetto dello sviluppo dell’ernia cerebrale, che non pare indagato in nessuno degli studi pubblicati, è la possibile interazione fra il tipo di cresta e l’espressione dell’ernia cerebrale. Le ernie associate ad ampio ciuffo vanno di pari passo con creste molto piccole, duplici, a forma di lettera V. Ciò potrebbe spiegarsi col fatto che l’ernia può esprimersi quando la sommità del capo è più o meno priva della massa carnosa dovuta alla cresta. Come diremo a proposito della cresta doppia dovuta al locus D, pare possibile l'associazione fra i geni Dv e Dc e un'ernia cerebrale.[quote][b]
Se notare le foto delle teste dei miei polli ciuffati ed a cornetti ,i caratteri del cranio sono diversi dalla Siciliana cosi come il becco inoltre non riesco ancora a capire che probabili incroci con altre razze abbiano potuto creare le galline in questione ,le razze ciuffate si contano nelle dita di una mano ed anche altre caratteri genetici si dovevano diffondere forma peso colorazione ecc. ma chi è riuscito a selezionare queste galline tutte con caratteristiche uniformi ?Gruppi che vivono a distanza di km-
Darwin: cranio di gallo Polish a confronto con quello di un gallo Cochin.
2. TESTA
2.1. Ernia cerebrale e bozza cranica
Ernia cerebrale e bozza cranica
Dovuta a Cr e a geni modificatori
Un’ernia cerebrale, alloggiata in una bozza della calotta cranica, è spesso associata al ciuffo, specialmente in quei polli dotati di un ciuffo grande. In The variation of animals and plants under domestication (1868) Charles Darwin ci fornisce un ampio resoconto sull’ernia cerebrale associata a bozza cranica dei polli ciuffati. Ai suoi tempi tutte le varietà di Polish possedevano una grande protuberanza cranica sviluppata in egual misura in ambo i sessi, mentre in Germania in tempi anteriori solo il cranio della gallina era dotato di protuberanza, come aveva affermato Johann Friedrich Blumenbach nel 1805 pubblicando i suoi studi anatomici sulle anormalità degli animali domestici. Anche Johann Matthäus Bechstein nel 1793 aveva fatto la stessa osservazione di Blumenbach e non si era limitato a riferire sugli effetti del ciuffo solamente nel pollo, ma anche nell’oca, nell’anatra e nel canarino. Vista l’autorevolezza e la serietà degli studiosi tedeschi, Darwin conclude che senza dubbio in Germania la bozza cranica della Polish un tempo era confinata al sesso femminile e che successivamente si è trasferita anche al gallo, così da costituire un tratto comune ai due sessi.
Fisher (1935) fornisce un’interpretazione genetica di quanto affermato da Bechstein e Blumenbach e che viene accettato da Darwin: durante la domesticazione l’ernia è stata soppressa nella varietà giapponese della Silky da un fattore o da fattori ereditari capaci di sopprimere l’ernia più facilmente nel maschio rispetto alla femmina. Sempre secondo Fisher sembra che in passato altri polli ciuffati, come la Polish, siano stati affetti da una tale soppressione genetica, che venne poi eliminata quando gli allevatori amatoriali si prefissero il traguardo di un bel cranio a cupola.
Darwin fornisce un’altra notizia storica sullo studio del cranio della Polish, affermando che: “The anatomical peculiarities of the skull of the Polish breed were noticed by P. Borelli in 1656.” (pag. 260 della seconda edizione revisionata dallo stesso Darwin). È una svista onomastica più o meno latineggiante di Darwin, in quanto non si tratta di un Borelli italiano, bensì del francese Pierre Borel (circa 1620-1671) latinizzato in Petrus Borellus, protestante, consigliere oltre che medico alla Corte francese. In base al caleidoscopico contenuto delle sue opere doveva possedere una mente assai versatile che spaziava dalla linguistica alla microscopia. Infatti il primo lavoro medico basato sull’uso del microscopio è il suo Historiarum et observationum medicophysicarum centuriae IV ed è nella seconda centuria - raccolta di cento cose dello stesso genere – risalente più o meno al 1653 che Pierre Borel accenna alla foggia del cranio del pollo ciuffato. Infatti, oltre a un gatto con due teste, egli conservava anche il cranio di una gallina che si presentava come composto da due crani uno aderente all’altro, uno dei quali era informe: “Felem bicipitem etiam servo, ut et cranium gallinae, cui quasi aliud cranium informe adhaeret.” (centuria II – observatio LVII – Monstrum biceps, & testudineus tumor mirus) Questa preziosa identificazione e citazione di Pierre Borel è dovuta alle ricerche sui polli ciuffati di Elisabetta Maresio (2005) ed è tratta da uno studio del 1839 sui polli ciuffati di E. Hagenbach.
Pierre Borel - Historiarum et observationum medicophysicarum Centuriae IV
Centuria II – Observatio LVII
In tempi più recenti fu Tegetmeier (1856) a descrivere la situazione anatomica del cranio nella Polish, nella Silky e nella Houdan. Quindi fu appunto la volta di Darwin (1868) che da ottimo naturalista esaminò ben 14 crani appartenenti a Polish e ad altri polli ciuffati. Ecco quali furono i reperti a carico dei 9 polli appartenenti a varietà di Polish inglese: in sezioni longitudinali, condotte contemporaneamente in un cranio di Cochin delle stesse dimensioni allo scopo di avere un confronto, la protuberanza emisferica delle ossa frontali occupava nelle due razze la stessa posizione, ma nella Polish aveva dimensioni alquanto diverse. Inoltre, sempre in un esemplare di Polish, l’osso era estremamente sottile; il grado di ossificazione della protuberanza variava parecchio, in quanto porzioni più o meno ampie erano sostituite da una membrana; in un soggetto esisteva solamente un singolo foro aperto, mentre per lo più esistevano spazi aperti di morfologia variabile, tanto da dare l’aspetto di un osso reticolato; per lo più esisteva un nastro di osso arcuato a disposizione longitudinale e mediana, ma in un caso, pulito il cranio, questo si mostrò come una fossetta vista dall’alto, in quanto mancava qualsiasi traccia di osso.
Fig. X. 1 - Darwin: cranio di gallo Polish a confronto con quello di un gallo Cochin.
Il cervello era modificato in modo conseguente e andava a occupare la cavità anormale. Da notare inoltre che nella Cochin e nei polli abituali un robusto setto osseo separava la cavità cranica anteriore da quella media, mentre nel cranio di Polish raffigurato questo setto era assente e anche la cavità media, che nella Cochin era allungata, apparve a Darwin di forma circolare, in quanto si trattava di una sezione longitudinale. Una domanda che Darwin si fece, e che altri gli posero, è se questa situazione anatomica del cervello potesse influenzare le capacità psichiche della Polish, in quanto spesso si dice che questa razza è stupida e alquanto idiota. Tegetmeier era di questo avviso, mentre Darwin si limitò a descrivere il comportamento di alcuni suoi soggetti, che invero non era del tutto normale.
Come riferisce Hagenbach che abbiamo testé citato parlando di Pierre Borel, già nel 1767 il naturalista tedesco Peter Simon Pallas (Berlino 1741-1811) nel primo volume dei suoi Spicilegia zoologica affermava che si trattava di polli stupidi e inetti: “Notabile est, et ad confirmandam meam opinionem facit, quod Gallinae omnes hacce cranii praeternaturali conformatione vitiatae stupidae quasi et ineptae esse videantur nec longaevae sint, omnesque per domesticam vitam summopere corruptae constitutionis notas prae se ferre soleant.” A Pallas faceva eco qualche decennio più tardi un altro naturalista tedesco, Johann Friedrich Blumenbach (Gotha 1752-Gottinga 1840), uno dei fondatori dell'antropologia come scienza oggettiva, il quale intorno al 1812 affermava che questi polli erano un po’ stupidotti e dementi: “Notus vero ceteroquin effectus, quem gravis haec cerebri deformatio in animae facultates harum gallinarum exserit, utpote quas tantum non semper etsi vario gradu stupidas et quasi dementes esse constat.”
Esiste anche un altro problema anatomico correlato alla bozza del cranio. Nella maggioranza dei polli il processo postero-laterale del frontale e il processo dello squamoso sono ossificati alle loro estremità, ma l’unione dei due ossi non è costante in tutte le razze. In 11 dei 14 crani esaminati, questi processi erano nettamente distinti, e, quando questo accade, invece di essere inclinati anteriormente, scendevano ad angolo retto verso la mandibola, per cui l’asse maggiore della cavità ossea dell’orecchio risulta più perpendicolare.
Esiste poi il problema delle ossa nasali. In condizioni normali ogni osso nasale si spinge anteriormente, con due estesi processi di uguale lunghezza, tanto da formare una forca. Orbene, nella Polish, il processo mediale era accorciato e rigirato all’insù in grado variabile. A questo si deve aggiungere che anche la branca ascendente del premascellare, invece di spingersi tra le branche mediali delle due ossa nasali, era molto accorciata e terminava in una punta rivolta in alto, senza poter raggiungere l’etmoide e il frontale. Ne consegue che le coane sono più grandi e a forma di mezzaluna.
Non contento, Darwin esaminò il cranio di due Sultano e trovò che la protuberanza della femmina era maggiore di quella del maschio. In ambedue i soggetti la branca ascendente del premascellare era molto breve e la parte mediale del processo dell’osso nasale bilaterale era fusa con l’altra e ossificata.
Fig. X. 2 - Darwin: cranio di Pollo Cornuto.
Tegetmeier inviò a Darwin il cranio di un Pollo Cornuto, cioè con cresta a cornetti. Darwin lo classificò come una sottorazza della Polish e gli diede il nome di Horned fowl: era dotato di un piccolo ciuffo nonché di una cresta costituita da due grandi punti, ciascuno dei quali era supportato da due protuberanze ossee. Il cranio di questo Pollo Cornuto presentava delle caratteristiche simili, sotto molti profili, a quelle della Polish, ma non aveva la grande protuberanza del frontale. Al suo posto si potevano appunto notare quattro piccole protuberanze, due per lato, disposte più anteriormente, al di sopra delle ossa lacrimali. Queste nocche, nelle quali il cervello non penetrava, erano tra loro separate da un profondo solco mediano bucherellato da pochi fori minuti. La situazione dello scheletro delle coane non era differente da quello della Polish. Senza dubbio alcuno, queste protuberanze facevano da supporto alla cresta conformata a cornetti.
Il ciuffo si accompagna a situazioni anatomiche craniche che variano con le sue dimensioni, tant’è che, secondo Bechstein, in presenza di un ciuffo modesto si poteva osservare anche solo un’escrescenza carnosa senza alcuna protuberanza dell’osso cranico. Darwin aggiunge che ha potuto osservare una tale escrescenza, carnosa o fibrosa, nelle anatre ciuffate, nelle quali esisteva solamente un cranio leggermente globoso.
Così, attraverso la selezione, l’uomo ha via via accentuato la protuberanza cranica con tutte le anomalie connesse a carico del naso e dell’asse della cavità auricolare. Da non dimenticare che anche la morfologia del cervello ha subito modificazioni secondarie.
Per chi fosse interessato ad approfondire cosa accade al cervello di un pollo ciuffato possiamo consigliare tre lavori scientifici estremamente specialistici ma non per questo da mettere nel dimenticatoio, in quanto la scienza ha l’obbligo di scendere nei minimi dettagli servendosi della tecnologia del momento. Il primo lavoro è quello di E. Hagenbach già citato e che risale al 1839. Il secondo è del 1959 e precisamente è lo studio assai approfondito e documentato di Horst Requate che riguarda altri volatili e non solo il pollo ciuffato: Federhauben bei Vögeln. Eine genetische und entwicklungsphysiologische Studie zum Problem der Parallelbildungen (Z. Wiss. Zool., 162: 191-313). Il terzo è più recente e risale al 1998: Allometric Comparison of the Brain and Brain Structures in the White Crested Polish Chicken with Uncrested Domestic Chicken Breeds di Heiko D. Frahm, Gerd Rehkämper del C. und O. Vogt Institute of Brain Research, University of Düsseldorf, Germany (in Brain, Behavior and Evolution 1998; 52:292-307). Frahm & Rehkämper giungono a questa conclusione: certe strutture cerebrali della Polish ciuffo bianco non sono significativamente più grandi rispetto a quelle di polli non ciuffati, mentre in questa razza ciuffata il tratto ottico, il diencefalo, il telencefalo, l’iperstriato accessorio, l’iperstriato dorsale e ventrale nonché il neostriato hanno dimensioni significativamente aumentate. Tanto basti per invogliare i curiosi ad approfondire l’argomento.
Fig. X. 3 - Cranio di un pollo abituale visto lateralmente
Nel 1979 Don Brothwell ha pubblicato un articolo molto interessante che sicuramente costituisce una pietra miliare per la storia della genetica del ciuffo e dell’ernia cerebrale: Roman evidence of a crested form of domestic fowl, as indicated by a skull showing associated cerebral hernia. Nel 1977 tra i rifiuti del complesso di un tempio Romano Britannico situato a West Hill di Uley nel Somerset (UK) vennero alla luce scheletri di animali, il 2% dei quali apparteneva al genere Gallus. Da una moneta si può desumere che il tempio potrebbe essere stato costruito nel secondo quarto del IV secolo dC per essere poi demolito verso il 380 dC. Il cranio descritto da Brothwell nel suo lavoro è identificato come WH77(162)CH ed è l’unico tra i crani di Gallus ritrovati a Uley a presentare uno sviluppo anormale. Si tratta di un cranio quasi completo al quale mancano sia l’area nasale, premascellare, mascellare e zigomatica, nonché la mandibola. Esiste qualche ulteriore danneggiamento nel punto in cui il frontale avrebbe dovuto estendersi sopra l’etmoide oltre che sopra l’orbita sinistra; esternamente, sia a destra che a sinistra del foramen magnum, cioè del foro occipitale, l’aspetto presenta alcuni danni, ma visto da dietro questo cranio si presenta del tutto simile ad altri crani di pollo ritrovati a Uley e in altri siti. Visto di lato e dall’alto, questo cranio presenta una notevole espansione globosa del frontale che si estende dall’area nasale fin verso la regione parietale. Esistono almeno due grandi fori visibili frontalmente e che risalgono a prima della morte del pollo: uno di questi - il destro - è osservabile anche lateralmente ed è di gran lunga maggiore essendo alto 11,3 mm e largo 7 mm, mentre il sinistro misura 5x3,9 mm.
Fig. X. 4 - Crani di polli romani di Uley del IV secolo dC (da Brothwell, modificata). A proposito del cranio dell’unico pollo ciuffato di Uley possiamo fare altre due considerazioni: visto da dietro, il foro occipitale permette di scorgere l’ampia fenestratura destra a carico del frontale; visto di fronte, tale fenestratura lascia intravedere il foro occipitale. Sembra quasi che i reperti di Brothwell a carico del cranio del pollo ciuffato vogliano illustrare i reperti di Darwin del 1868 che citiamo nuovamente: “Inoltre, sempre in un esemplare di Polish, l’osso era estremamente sottile; il grado di ossificazione della protuberanza variava parecchio, in quanto porzioni più o meno ampie erano sostituite da una membrana; in un soggetto esisteva solamente un singolo foro aperto, mentre per lo più esistevano spazi aperti di morfologia variabile, tanto da dare l’aspetto di un osso reticolato; per lo più esisteva un nastro di osso arcuato a disposizione longitudinale e mediana, ma in un caso, pulito il cranio, questo si mostrò come una fossetta vista dall’alto, in quanto mancava qualsiasi traccia di osso.”
Brothwell conclude che non esiste alcun dubbio sul fatto che tale cranio mostri una spiccata espansione del frontale come risultato di un’ernia cerebrale. Nonostante in base ai dati esposti - prosegue Brothwell - sia incorretto proporre che qualcuna delle moderne varietà di polli ciuffati fosse posseduta dai Romani, si può tuttavia affermare che si tratta della prima evidenza a supporto del fatto che oltre 1500 anni fa esisteva un pollo ciuffato. Poi, lo stabilire se si trattasse di una varietà ben stabilizzata dal punto di vista genetico e fenotipico oppure se si trattasse di un’occasionale mutazione individuale, è un problema che potrà essere risolto solo attraverso lo studio di ulteriori reperti romani di pollo.
Fu Krautwald (1910) a dimostrare che la genesi dell’ernia cerebrale consiste in un accumulo di liquido cefalorachidiano nel terzo e quarto ventricolo, capace di determinare una protrusione degli emisferi cerebrali, cui si sovrappongono successivamente le ossa frontali.
Non si conoscono le relazioni esistenti tra bozza e ciuffo. Tuttavia una relazione è certa: quanto più il ciuffo è grande tanto più l’anomalia cranica è estesa. Nel paragrafo seguente troveremo l’interpretazione genetica del ciuffo di Warren & Hutt. E, come vedremo a proposito del locus D responsabile della cresta doppia, pare che le narici più ampie e cavernose si associno a uno stato di omozigosi Dv/Dv.
2.2. Ciuffo e ernia cerebrale
Cr - crest
Autosomico incompletamente dominante
che agisce insieme a geni modificatori indipendenti per ciascuno dei due caratteri
Gruppo di associazione II - cromosoma 2
Bisogna ricordare che alcune razze dotate di fiocco o di ciuffo a elmo, come Barbuta di Watermaal - , Brabantea [1] , certe varietà di Combattente Inglese Antico nano, Ciuffata di Appenzell , non mostrano un’ernia cerebrale, che sarebbe motivo di squalifica.
Le basi genetiche dell’ernia cerebrale non sono state ancora del tutto chiarite. L’ernia è sempre stata strettamente associata alla presenza di un ciuffo e in passato le due manifestazioni furono attribuite a due distinti geni recessivi, ma Warren e Hutt (1936) - sulla scia degli esperimenti di Fisher (1934, 1935) - dimostrarono che ambedue i tratti sono dovuti a un singolo gene Cr, e che ciascuno di questi tratti viene interessato in modo indipendente da geni modificatori che conducono a fenotipi molto variabili. I due ricercatori dimostrarono pure che il locus Cr è associato al locus del bianco dominante I, distante 12,5 unità crossover. I soggetti eterozigoti per Cr generalmente non presentano ernia cerebrale. I ciuffati con cresta semplice e i ciuffati con cresta a rosa non presentano ernia cerebrale.
Una trattazione esauriente del ciuffo si trova nel capitolo che riguarda le mutazioni attive sul piumaggio; per un'analisi storica sulla probabile epoca di comparsa di questa mutazione si veda l'ultimo capitolo del III volume.
2.3. Tuberosità del cranio
KfH - kuif
Autosomico dominante
Gruppo di associazione II - cromosoma 2
Requate (1960), studiando la Polish nana ciuffo bianco - , giunse alla conclusione che la tuberosità del cranio non è dovuta a Cr, ma a un gene separato dominante KfH posto molto vicino al precedente, dal quale dista solo 3,5 unità.
2.4. Interazione fra ernia cerebrale e tipo di cresta
Un aspetto dello sviluppo dell’ernia cerebrale, che non pare indagato in nessuno degli studi pubblicati, è la possibile interazione fra il tipo di cresta e l’espressione dell’ernia cerebrale. Le ernie associate ad ampio ciuffo vanno di pari passo con creste molto piccole, duplici, a forma di lettera V. Ciò potrebbe spiegarsi col fatto che l’ernia può esprimersi quando la sommità del capo è più o meno priva della massa carnosa dovuta alla cresta. Come diremo a proposito della cresta doppia dovuta al locus D, pare possibile l'associazione fra i geni Dv e Dc e un'ernia cerebrale.[quote][b]
Ultima modifica di Giovanni Cirasa il Dom 09 Ott 2011, 19:22 - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: SICILIANA CORNUTA
sulle probabili o presunte ibridazioni dei polli dell'agrigentino o di niscemi di cui abbiamo parlato in questi ultimi discorsi,io ho detto che potrebbero essere stati ibridati sia con le caumont e c'è pure sangue di cornuta di caltanissetta e sia con altre razze di polli stranieri ciuffati,come anche le crevecour e houdan,anch'esse ciuffate e con piccoli cornetti e tantissime altre razze come le padovane.
tanti di questi polli sono stati trovati nei mercati di queste parti,ogni 28 ed a volte ultima domenica di mese facevano/o fanno una fiera a piazza armerina,ogni prima domenica di mese a villa seta di agrigento,poi c'è quella di canicatti,di partanna etantissime altre.quindi da decenni fa tutto e possibile.inoltre vi era un allevatore di san cataldo tale russo in contrada palombara,che ordinava e rivendeva tantissime razze di polli sia italiani che esteri e che a volte,li collocava in unico recinto e quindi moltiplicava e rivendeva tantissimi ibridi e anche in purezza in tutte queste zone che riproduceva attraverso tante grosse incubatrici.inoltre vi è un altro allevatore sulla strada statale CL-AG chiamato il "paradiso degli animali",vi è pure EMPORIO DEGLI ANIMALI in contrada cerasella a scicli che e fornito di tantissime razze di polli sia italiani che esteri edi altri tantissimi animali vende perfino le cicogne ed gli avvoltoi americani detti URUBU',ovviamente certificati ed provenienti di allevamenti seri(si puo' guardare anche sul sito)e percio' tutto e possibile.
i commercianti di questi allevamenti,in questi ultimi anni quindi hanno importato e venduto diverse razze di polli quindi e ovvio che tanti appassionati di polli hanno avuta tanta possibilita' di comprare ed ibridare tanti dei nostri polli nostrani originali.
oggi si possono trovare ancora pochissimi esemplari originali solo da chi è stato rigoroso a custodirli sempre in purezza x tradizione, oppure qualche ceppo si puo ancora trovare in alcune contrade di campagnae sperdute di alcuni piccoli paesini dell'entro terra siciliano.
i pochi nisseni come ho detto se li sono tramandati gelosamente da generazioni nei nostri pollai ne hanno allevati sempre una sola razza che tutt'oggi custodiscono in purezza,appunto come dice anche ANDREA"la fantomatica gallina cornuta di caltanissetta originale.
tanti di questi polli sono stati trovati nei mercati di queste parti,ogni 28 ed a volte ultima domenica di mese facevano/o fanno una fiera a piazza armerina,ogni prima domenica di mese a villa seta di agrigento,poi c'è quella di canicatti,di partanna etantissime altre.quindi da decenni fa tutto e possibile.inoltre vi era un allevatore di san cataldo tale russo in contrada palombara,che ordinava e rivendeva tantissime razze di polli sia italiani che esteri e che a volte,li collocava in unico recinto e quindi moltiplicava e rivendeva tantissimi ibridi e anche in purezza in tutte queste zone che riproduceva attraverso tante grosse incubatrici.inoltre vi è un altro allevatore sulla strada statale CL-AG chiamato il "paradiso degli animali",vi è pure EMPORIO DEGLI ANIMALI in contrada cerasella a scicli che e fornito di tantissime razze di polli sia italiani che esteri edi altri tantissimi animali vende perfino le cicogne ed gli avvoltoi americani detti URUBU',ovviamente certificati ed provenienti di allevamenti seri(si puo' guardare anche sul sito)e percio' tutto e possibile.
i commercianti di questi allevamenti,in questi ultimi anni quindi hanno importato e venduto diverse razze di polli quindi e ovvio che tanti appassionati di polli hanno avuta tanta possibilita' di comprare ed ibridare tanti dei nostri polli nostrani originali.
oggi si possono trovare ancora pochissimi esemplari originali solo da chi è stato rigoroso a custodirli sempre in purezza x tradizione, oppure qualche ceppo si puo ancora trovare in alcune contrade di campagnae sperdute di alcuni piccoli paesini dell'entro terra siciliano.
i pochi nisseni come ho detto se li sono tramandati gelosamente da generazioni nei nostri pollai ne hanno allevati sempre una sola razza che tutt'oggi custodiscono in purezza,appunto come dice anche ANDREA"la fantomatica gallina cornuta di caltanissetta originale.
peppe- Utente Junior
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Località : caltanissetta
Re: SICILIANA CORNUTA
due parole, molto rapide, perché mi sento preso in causa direttamente.
ho menzionato la cornuta di caltanissetta come "fantomatica" nel mio blog perché in quell'articolo ricordavo le primissime informazioni che ci erano arrivate tramite il forum riguardo ad un articolo di giornale, e la presenza della cornuta non era nè certa nè tantomeno all'epoca molto plausibile, per questo nel rievocare quei momenti ho usato proprio quell'aggettivo. Non ho mai, invece, utilizzato l'aggettivo originale, perchè per me non ha senso usarlo.
infatti, fino a che non verranno eseguiti degli studi comparativi SERI sul DNA di TUTTI i principali ceppi avicoli siciliani, non potrà essere definito in maniera univoca alcun legame di parentela, unicità o ibridazione di chicchessia.
Ci si trova di fronte infatti a differenti ceppi di cornuta, e non si può dire che sono uguali: quello di Salvo e quello di Peppe differiscono per forma, dimensioni e caratteristiche delle corna, per colorazione, ecc... Non dubito che possano esserci altri ceppi altrettanto differenti, e a questo punto chi può dire quale sia un eventuale "originale"? e quali i suoi rapporti con la siciliana o con gli altri ceppi locali? SOLO un esame del DNA può dircelo, tramite lo studio dei microsatelliti magari.
Stesso discorso per le cornute ciuffate e le siciliane ciuffate. l'ibridazione RECENTE con altre razze (per la cronaca, caumont, pavilly, crèvecoeur, ecc... sono assolutamente rare da trovare in Italia, alcune sono quasi estinte pure in Francia, per cui parlare di incrocio con razze francesi è un azzardo ASSOLUTO) per me è da escludersi, chiunque abbia esperienza nell'allevamento dei polli sa quanto sia difficile partire da un gruppo di incroci tra animali con caratteristiche dimensionali, morfologiche e di colorazione molto differenti ed arrivare ad un ceppo così uniforme come quello trovato da Giovanni. Inoltre è scritto NERO SU BIANCO in alcuni testi del 1800 che le siciliane giunte in america presentavano ciuffetto nucale. nelle logge vaticane di raffaelo ci sono immagini di polli con crestaa coppa e ciuffo posteriore. E altre raffigurazioni le aveva, simili, pure l'aldrovandi... per cui NON si può escludere la presenza in Sicilia di gruppi residui dotati di ciuffo nucale.
Allo stesso modo, onestamente, bisogna aggiungere che ad Agrigento era presente negli anni 20 e 30 del 900 un piccolo allevamento di Polverara. 70 anni di selezione massale in questo caso potrebbero pure aver portato ad uniformare un ceppo nato da incrocio tra quei polli e le siciliane, ma la probabilità resta comunque molto remota. L'unico modo per avere qualche informazione in più? Ancora una volta, l'esame comparato del DNA, che lascerebbe molti meno dubbi sulle origini di questi animali.
Come qualcuno di voi sa sto cercando di attivarmi da alcuni mesi per poter avere il supporto di un ente universitario a questo riguardo, ma per ora ancora nulla; ma non dispero. Come ho già detto sarei stato anche disposto a venire direttamente in Sicilia per fare io stesso i prelievi e gli studi comparativi, ma ci sarà da aspettare e soprattutto occorrerà avere l'aiuto e la collaborazione degli appassionati locali.
E qui sarebbe fortissima in me la tentazione di fare un lungo escursus polemico sulla "tradizione" e sulla REALE "collaborazione"; ma soprassiedo perché l'aria è già fin troppo viziata. Preferisco invece provare a invertire la marcia e a spostare l'attenzione sulla faccenda in termini più costruttivi, con un ringraziamento.
Grazie alle persone che tramite MP mi hanno fornito informazioni più o meno rilevanti sulla Cornuta e su altri polli nordafricani e mediorentali.
Ma soprattutto, grazie di cuore a Salvo A. che da subito, senza ripensamenti e con grande passione mi ha garantito massimo appoggio nell'eventuale realizzazione pratica della ricerca in questione. Grazie perché anche se magari non si riuscirà a fare un passo concreto, c'è stata un sincero anelito di collaborazione e aiuto.
E solo se TUTTI avremo voglia e ci sforzeremo di collaborare COSTRUTTIVAMENTE l'uno con l'altro, potremo dare una risposta a tanti interrogativi e far sì che la tradizione, che ha fatto sopravvivere la Cornuta per secoli, non diventi in poche generazioni la sua tomba. Il mondo in pochi decenni è cambiato più che in 10 secoli; occorrerà fare molto per dare una chance a questi animali. Quindi, basta polemiche, basta frecciate, basta rancori: fate un passo avanti, stringetevi la mano e con onore cerchiamo di dare lustro alle meraviglie avicole della bella terra di Sicilia!
ho menzionato la cornuta di caltanissetta come "fantomatica" nel mio blog perché in quell'articolo ricordavo le primissime informazioni che ci erano arrivate tramite il forum riguardo ad un articolo di giornale, e la presenza della cornuta non era nè certa nè tantomeno all'epoca molto plausibile, per questo nel rievocare quei momenti ho usato proprio quell'aggettivo. Non ho mai, invece, utilizzato l'aggettivo originale, perchè per me non ha senso usarlo.
infatti, fino a che non verranno eseguiti degli studi comparativi SERI sul DNA di TUTTI i principali ceppi avicoli siciliani, non potrà essere definito in maniera univoca alcun legame di parentela, unicità o ibridazione di chicchessia.
Ci si trova di fronte infatti a differenti ceppi di cornuta, e non si può dire che sono uguali: quello di Salvo e quello di Peppe differiscono per forma, dimensioni e caratteristiche delle corna, per colorazione, ecc... Non dubito che possano esserci altri ceppi altrettanto differenti, e a questo punto chi può dire quale sia un eventuale "originale"? e quali i suoi rapporti con la siciliana o con gli altri ceppi locali? SOLO un esame del DNA può dircelo, tramite lo studio dei microsatelliti magari.
Stesso discorso per le cornute ciuffate e le siciliane ciuffate. l'ibridazione RECENTE con altre razze (per la cronaca, caumont, pavilly, crèvecoeur, ecc... sono assolutamente rare da trovare in Italia, alcune sono quasi estinte pure in Francia, per cui parlare di incrocio con razze francesi è un azzardo ASSOLUTO) per me è da escludersi, chiunque abbia esperienza nell'allevamento dei polli sa quanto sia difficile partire da un gruppo di incroci tra animali con caratteristiche dimensionali, morfologiche e di colorazione molto differenti ed arrivare ad un ceppo così uniforme come quello trovato da Giovanni. Inoltre è scritto NERO SU BIANCO in alcuni testi del 1800 che le siciliane giunte in america presentavano ciuffetto nucale. nelle logge vaticane di raffaelo ci sono immagini di polli con crestaa coppa e ciuffo posteriore. E altre raffigurazioni le aveva, simili, pure l'aldrovandi... per cui NON si può escludere la presenza in Sicilia di gruppi residui dotati di ciuffo nucale.
Allo stesso modo, onestamente, bisogna aggiungere che ad Agrigento era presente negli anni 20 e 30 del 900 un piccolo allevamento di Polverara. 70 anni di selezione massale in questo caso potrebbero pure aver portato ad uniformare un ceppo nato da incrocio tra quei polli e le siciliane, ma la probabilità resta comunque molto remota. L'unico modo per avere qualche informazione in più? Ancora una volta, l'esame comparato del DNA, che lascerebbe molti meno dubbi sulle origini di questi animali.
Come qualcuno di voi sa sto cercando di attivarmi da alcuni mesi per poter avere il supporto di un ente universitario a questo riguardo, ma per ora ancora nulla; ma non dispero. Come ho già detto sarei stato anche disposto a venire direttamente in Sicilia per fare io stesso i prelievi e gli studi comparativi, ma ci sarà da aspettare e soprattutto occorrerà avere l'aiuto e la collaborazione degli appassionati locali.
E qui sarebbe fortissima in me la tentazione di fare un lungo escursus polemico sulla "tradizione" e sulla REALE "collaborazione"; ma soprassiedo perché l'aria è già fin troppo viziata. Preferisco invece provare a invertire la marcia e a spostare l'attenzione sulla faccenda in termini più costruttivi, con un ringraziamento.
Grazie alle persone che tramite MP mi hanno fornito informazioni più o meno rilevanti sulla Cornuta e su altri polli nordafricani e mediorentali.
Ma soprattutto, grazie di cuore a Salvo A. che da subito, senza ripensamenti e con grande passione mi ha garantito massimo appoggio nell'eventuale realizzazione pratica della ricerca in questione. Grazie perché anche se magari non si riuscirà a fare un passo concreto, c'è stata un sincero anelito di collaborazione e aiuto.
E solo se TUTTI avremo voglia e ci sforzeremo di collaborare COSTRUTTIVAMENTE l'uno con l'altro, potremo dare una risposta a tanti interrogativi e far sì che la tradizione, che ha fatto sopravvivere la Cornuta per secoli, non diventi in poche generazioni la sua tomba. Il mondo in pochi decenni è cambiato più che in 10 secoli; occorrerà fare molto per dare una chance a questi animali. Quindi, basta polemiche, basta frecciate, basta rancori: fate un passo avanti, stringetevi la mano e con onore cerchiamo di dare lustro alle meraviglie avicole della bella terra di Sicilia!
Andrea Mangoni- Utente senior
- Sesso : Messaggi : 159
Data d'iscrizione : 19.06.10
Età : 49
Località : Camponogara - VE
Re: SICILIANA CORNUTA
Andrea, io ci ho messo la faccia esponendomi e mostrando animali e voglia di fare, è facile trovarmi, credo sia nota più o meno la mia passione disinteressata e famelica....ma finora sono stato contattato solo per dare un aiuto alla vendita di tali animali, o per visionare foto e pubblicarle nel forum...e DICIAMO che ancora non ho compreso appieno a che pro. ; visto che in Sicilia fortunatamente non mancano associazioni avicole e club di razza di cui sono stato promotore ed in cui milito con attivismo e partecipazione ASSIEME AD ALTRI APPASSIONATI VERI, non vedo cosa trattenga chiunque abbia la tanta millantata voglia di collaborare...a collaborare...QUA SIAMO.
Il passo avanti non posso farlo, non saprei in che direzione, la mia mano è tesa, e non da oggi.
Le prese per il culo...non piacciono però a nessuno.
AD MAIORA.
P.S. a tutt'oggi nessuno si è preso la briga di utilizzare questo forum tematico per descrivere e dialogare sugli aspetti più diversi della fantomatica....solo mistero e vecchi detti....
Il passo avanti non posso farlo, non saprei in che direzione, la mia mano è tesa, e non da oggi.
Le prese per il culo...non piacciono però a nessuno.
AD MAIORA.
P.S. a tutt'oggi nessuno si è preso la briga di utilizzare questo forum tematico per descrivere e dialogare sugli aspetti più diversi della fantomatica....solo mistero e vecchi detti....
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
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