Sfatato un mito....

Quelli della mia generazione o giù di li sono cresciuti anche con il mito di Bruce Lee e del Kung-Fu come arte insuperabile.......guardate il video, che mazzate...

Guido, un tuo commento particolare?





...qui, però...

Non sono un esperto, anzi.
Secondo me l'importante non è il tipo di disciplina, ma la capacità del soggetto ad adattarsi all'avversario.
PS: Anche nei galli combattenti (dove è legale farlo) succede così. I buoni fighters studiano l'avversario e cambiano strategia se si accorgono che non possono vincere.

Io devo astenermi dal commentare per conflitto di interessi....sono cintura nera di Karate.
Guido

APPUNTO!!!!!

Lasciando stare per un momento i video che van presi per quello che sono pur potendo prendere indicazioni e fare considerazioni generali sulle diverse arti una cosa piu' di ogni altra mi preme dire.Le arti marziali sono prima di tutto una filosofia,una grande fonte di insegnamento,danno grande equilibrio psicofisico,sicurezza di sè e disciplina.Non è un caso se in Oriente vengono insegnate nelle scuole gia' a bimbi delle elementari.In fondo hanno caratteristiche didattiche molto simili a quelle che ha la musica.Non troverete Maestro serio che non vi spieghi per prima cosa che non dovete prevaricare ne' attaccare nessuno ma eventualmente,come ultimissima risorsa,solo difendervi (anche perchè attaccando uno che non fa arti marziali con questi colpi l'esito puo' facilmente essere infausto).E' importante sapere che in origine nei dojo di Karate era addirittura proibito il combattimento libero.Non approfondisco niente perchè non frega un ciufolo a nessuno comunque Peppe il tuo mito è salvo non preoccuparti: Bruce Lee era tanto in disaccordo con il Kung Fu tradizionale (quello che si vede nel video) da staccarsi e formare una propria disciplina chiamata Jeet Kune Do,un'evoluzione notevole.
Guido

Personalmente aborrisco gli sport da combattimento, come vengono definiti, non ne trovo alcuna utilità di crescita, umana e spirituale.
Ma ammetto di averne una conoscenza superficiale, perchè lontani da una mia impostazione etica, non avuto quindi occasioni di approfondimento in merito.
Quando poi si parla di arti marziali, con una cultura storica in determinati paesi orientali, beh, se svolte con criterio e non strumentalizzate per espressioni di violenza, credo che se ne possano riconoscere elementi positivi.

G.

Anch'io personalmente non approvo gli "sport da combattimento" e il problema sta proprio nella parola sport.L'arte marziale tradizionale è una cosa diversa.Bisogna entrare nell'ottica che nei paesi di origine e nella loro storia era insegnata come mezzo estremo a cui risorrere in caso di pericolo o di aggressione armata.Quindi un'arte tutta tesa a preparare un solo colpo,finale e definitivo.Chiaro che esportando questa cosa nella nostra cultura ed essendo impensabile poter andare in giro a uccidere la gente o ammazzarsi in palestra durante gli allenamenti,giustamente,si è reso necessario controllare i colpi,limitare le tecniche piu' pericolose ecc.......e ne abbiamo fatto uno sport.Quello che vedete nei video è proprio questo,una serie di colpi "controllati" che altrimenti avrebbero ben altro esito.Ma l'arte tradizionale e il suo insegnamento mantengono intatta nei secoli la filosofia di vita che è insita dentro di sè.Come un cane sicuro di sè vi affronta e vi avvisa piu' volte prima di attaccarvi mentre al contrario un cane pauroso vi mordera' senza alcun preavviso,cosi' un serio praticante di arti marziali non farà mai sfoggio di forza o superiorita' e non attacchera' nessuno senza un ottimo motivo.......ma se vedra' qualche persona in pericolo o i propri cari minacciati, certamente non fara' il coniglio come troppo spesso in questa societa' siamo costretti a vedere.Aborrisco molto di piu' vedere una ragazza molestata nella metro e non saper che fare girandomi dall'altra parte piuttosto che sapere come intervenire.Il confine tra violenza e difesa degli innocenti è molto sottile.
Sempre solo un mio pensiero.
Guido