Argomenti più attivi
Parole chiave
Le mie nuove siciliane!!
+5
Egidio12
Sandro Mazzeo
filippo81
PeppeTasso
fabio_str
9 partecipanti
Pagina 2 di 3
Pagina 2 di 3 • 1, 2, 3
Re: Le mie nuove siciliane!!
Grazie per le foto "esplicative", Egidio!
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
Re: Le mie nuove siciliane!!
Stesse sfumature apprezzabili anche nelle varianti blu:
collo oro blu
[img][/img]
perniciato blu
[img][/img]
dorato blu
[img][/img]
collo oro blu
[img][/img]
perniciato blu
[img][/img]
dorato blu
[img][/img]
Egidio12- Utente esperto
- Sesso : Messaggi : 692
Data d'iscrizione : 04.04.10
Età : 39
Località : Trebisacce
Re: Le mie nuove siciliane!!
Hai delle belle colorazioni sembrano finte!!!!
In effetti con le foto vicine ed in successione si vedono bene le differenze ed si possono anche fare i confronti con le Siciliane ,grazie per averle postate ,pensandoci
stavo eliminando un gallo che invece si avvicina ai collo oro
Salvato per miracolo !!
In effetti con le foto vicine ed in successione si vedono bene le differenze ed si possono anche fare i confronti con le Siciliane ,grazie per averle postate ,pensandoci
stavo eliminando un gallo che invece si avvicina ai collo oro
Salvato per miracolo !!
Ospite- Ospite
Re: Le mie nuove siciliane!!
Ma cercando di avvicinarci a degli standard da noi imposti non si rischiamo col tempo di discostarci da quelli che erano i caratteri e la variabilità originale della razza?
Credo che eesendo una razza antica frutto di una selezione sponatenea di adattamento alle aie siciliane si dovrebbe puntare sulla conservazione del pool di caratteri che ne sono propri cercando solqamente di elimnare quei caratteri estranei che con certezza non sono prorpri della razza. Spingendo la selezione verso la fissazione di alcuni caratteri non potremmo rischiare di trascinarci altri caratteri meno evidenti e meno piacevoli?
Chissa quante collo oro erano presenti nelle campagne siciliane dell'800! Secondo me neanche una siciliana di allora vincerebbe oggi un concorso di bellezza. La mia non vuole essere una critica, ma solo una osservazione che ho voluto condividere con voi e che è nata dopo aver visto il documentario della BBC sulle razze canine.Vedetelo anche voi, fa pensare molto
https://www.youtube.com/watch?v=lc3HRO7n9ZY
Credo che eesendo una razza antica frutto di una selezione sponatenea di adattamento alle aie siciliane si dovrebbe puntare sulla conservazione del pool di caratteri che ne sono propri cercando solqamente di elimnare quei caratteri estranei che con certezza non sono prorpri della razza. Spingendo la selezione verso la fissazione di alcuni caratteri non potremmo rischiare di trascinarci altri caratteri meno evidenti e meno piacevoli?
Chissa quante collo oro erano presenti nelle campagne siciliane dell'800! Secondo me neanche una siciliana di allora vincerebbe oggi un concorso di bellezza. La mia non vuole essere una critica, ma solo una osservazione che ho voluto condividere con voi e che è nata dopo aver visto il documentario della BBC sulle razze canine.Vedetelo anche voi, fa pensare molto
https://www.youtube.com/watch?v=lc3HRO7n9ZY
fabio_str- Utente Junior
- Messaggi : 16
Data d'iscrizione : 05.07.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Fabio, gli Standard esistono per le Esposizioni ed è normale che vi siano delle regole.
La selezione mira ad avere soggetti tutti di un certo livello ma questo tipo di selezione
è mirata per le Esposizioni.
Se vuoi avere degli animali che rispecchiano i caratteri della Razza Siciliana non esiste uno Standard quinti affidati alla documentazione storica a ricordi di chi le ha allevate da sempre ed fatti un tuo Standard .
Nessuno ti impedisce di allevare gruppi diversi ed soggetti che non sono in Standard .
Io non ho nessun Soggetto in Standard
La selezione mira ad avere soggetti tutti di un certo livello ma questo tipo di selezione
è mirata per le Esposizioni.
Se vuoi avere degli animali che rispecchiano i caratteri della Razza Siciliana non esiste uno Standard quinti affidati alla documentazione storica a ricordi di chi le ha allevate da sempre ed fatti un tuo Standard .
Nessuno ti impedisce di allevare gruppi diversi ed soggetti che non sono in Standard .
Io non ho nessun Soggetto in Standard
Ospite- Ospite
Re: Le mie nuove siciliane!!
Non credo che il problema debba essere espresso in questi termini; non sono gli standard da demonizzare, ma la loro estrema interpretazione.
La Cocincina nana che "deve rientrare nel cerchio" per quanto riguarda la sua forma, la Moroseta, ecc. diventano caricature di loro stesse se si eccede....e si eccede!
La Siciliana rischia si, ma a mio avviso un impoverimento della popolazione, non proprio numerosa, se si scarta ciò che non è descritto ufficialmente...abbiamo già affrontato il discorso in passato, non è cosa semplice.......
Auspicabile una certa uniformità nella colorazione, magari più colorazioni, ma fissate...con la selezione; qualcuno lo ha mai fatto?
Chi si è impegnato seriamente ad allevare la razza Siciliana...e con costanza? Nessuno può acquistare soggetti in Germania per il classico aiutino, quindi tutto diventa più difficile....
La storia può essere d'aiuto, ma il tempo porta inevitabilmente ad evoluzioni, che siano esse positive o meno.
Facciamoci ognuno il nostro standard personale, ne riparliamo tra qualche anno....
O cerchiamo un obbiettivo comune, senza estremismi....
Il club di razza esiste, anche gli allevatori, è in via di estinzione la voglia di collaborare....
La Cocincina nana che "deve rientrare nel cerchio" per quanto riguarda la sua forma, la Moroseta, ecc. diventano caricature di loro stesse se si eccede....e si eccede!
La Siciliana rischia si, ma a mio avviso un impoverimento della popolazione, non proprio numerosa, se si scarta ciò che non è descritto ufficialmente...abbiamo già affrontato il discorso in passato, non è cosa semplice.......
Auspicabile una certa uniformità nella colorazione, magari più colorazioni, ma fissate...con la selezione; qualcuno lo ha mai fatto?
Chi si è impegnato seriamente ad allevare la razza Siciliana...e con costanza? Nessuno può acquistare soggetti in Germania per il classico aiutino, quindi tutto diventa più difficile....
La storia può essere d'aiuto, ma il tempo porta inevitabilmente ad evoluzioni, che siano esse positive o meno.
Facciamoci ognuno il nostro standard personale, ne riparliamo tra qualche anno....
O cerchiamo un obbiettivo comune, senza estremismi....
Il club di razza esiste, anche gli allevatori, è in via di estinzione la voglia di collaborare....
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
Re: Le mie nuove siciliane!!
Infatti per Siciliana lo Standard non si discosta da come dovrebbe essere una Siciliana. E ' un punto di riferimento 'Tipo', ma per adesso la minima selezione che bisogna fare è riprendere le caratteristiche di una volta ,per esempio rusticità
che nello standard non è neanche accennato (Standard personale) .
Tenere diversi gruppi di Siciliana, questo è il messaggio che volevo dare .
Non eliminare soggetti che hanno colorazioni diverse (perniciato oro ecc,)come quelli delle foto ma allevarli con lo stesso impegno .
L' obbiettivo comune è sicuramente avere Siciliane più uniformi ,ma non penso che
a qualcuno gli interessi il tipo di canto o il comportamento o il sapore della carne.
Bisogna differenziare i due 'Tipi 'di allevamento ed allevare in parallelo .
Molta selezione è stata fatta i soggetti dei membri del club sono di ottimo livello se
consideriamo che appena nato ...
che nello standard non è neanche accennato (Standard personale) .
Tenere diversi gruppi di Siciliana, questo è il messaggio che volevo dare .
Non eliminare soggetti che hanno colorazioni diverse (perniciato oro ecc,)come quelli delle foto ma allevarli con lo stesso impegno .
L' obbiettivo comune è sicuramente avere Siciliane più uniformi ,ma non penso che
a qualcuno gli interessi il tipo di canto o il comportamento o il sapore della carne.
Bisogna differenziare i due 'Tipi 'di allevamento ed allevare in parallelo .
Molta selezione è stata fatta i soggetti dei membri del club sono di ottimo livello se
consideriamo che appena nato ...
Ospite- Ospite
Re: Le mie nuove siciliane!!
Giovanni, come fai a giudicare la rusticità in una gabbia da esposizione? Per questo non è mensionato nello standard ma viene descritto come "pollo vivace".
Per quanto riguarda il colore perniciato, ho sempre sostenuto che è frutto di incroci sbagliati del passato che ancora oggi escono fuori, visto che a fare una selezione molto ristretta si è in pochi...
Ieri ci siamo visti con Peppe ed in maniera molto rilassata abbiamo osservato dei gruppi di animali individuando alcuni riproduttori, pochi animali per fare una selezione molto ristretta e cercare di fissare alcune caratteristiche.
Spero che avremo modo di incontrarci prossimamente anche con gli altri membri del club per passare una giornata tranquilla in compagnia delle nostre siciliane.
Per quanto riguarda il colore perniciato, ho sempre sostenuto che è frutto di incroci sbagliati del passato che ancora oggi escono fuori, visto che a fare una selezione molto ristretta si è in pochi...
Ieri ci siamo visti con Peppe ed in maniera molto rilassata abbiamo osservato dei gruppi di animali individuando alcuni riproduttori, pochi animali per fare una selezione molto ristretta e cercare di fissare alcune caratteristiche.
Spero che avremo modo di incontrarci prossimamente anche con gli altri membri del club per passare una giornata tranquilla in compagnia delle nostre siciliane.
Sandro Mazzeo- As.Av.I.T
- Sesso : Messaggi : 513
Data d'iscrizione : 15.03.10
Età : 42
Località : Randazzo
Re: Le mie nuove siciliane!!
concordoMa cercando di avvicinarci a degli standard da noi imposti non si rischiamo col tempo di discostarci da quelli che erano i caratteri e la variabilità originale della razza?
Credo che eesendo una razza antica frutto di una selezione sponatenea di adattamento alle aie siciliane si dovrebbe puntare sulla conservazione del pool di caratteri che ne sono propri cercando solqamente di elimnare quei caratteri estranei che con certezza non sono prorpri della razza. Spingendo la selezione verso la fissazione di alcuni caratteri non potremmo rischiare di trascinarci altri caratteri meno evidenti e meno piacevoli?
Chissa quante collo oro erano presenti nelle campagne siciliane dell'800! Secondo me neanche una siciliana di allora vincerebbe oggi un concorso di bellezza. La mia non vuole essere una critica, ma solo una osservazione che ho voluto condividere con voi e che è nata dopo aver visto il documentario della BBC sulle razze canine.Vedetelo anche voi, fa pensare molto
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Sandro Mazzeo ha scritto:Giovanni, come fai a giudicare la rusticità in una gabbia da esposizione? Per questo non è mensionato nello standard ma viene descritto come "pollo vivace".
Per quanto riguarda il colore perniciato, ho sempre sostenuto che è frutto di incroci sbagliati del passato che ancora oggi escono fuori, visto che a fare una selezione molto ristretta si è in pochi...Ieri ci siamo visti con Peppe ed in maniera molto rilassata abbiamo osservato dei gruppi di animali individuando alcuni riproduttori, pochi animali per fare una selezione molto ristretta e cercare di fissare alcune caratteristiche.
Spero che avremo modo di incontrarci prossimamente anche con gli altri membri del club per passare una giornata tranquilla in compagnia delle nostre siciliane.
Sandrto mi spieghi quali sono le certezze che ti portano ad essere così sicuro .
Tenendo conto che le Siciliane viste e riviste negli anni da sempre oscillano in colorazione tra il collo oro ed il perniciato.
Ad oggi non ho ancora mai visto un gruppo di Siciliane in colorazione collo oro, come da standard colorazione.
Non mi risulta che anche nelle foto datate il colore presente fosse un collo oro ben distinto e puro.
Dire che una colorazione deriva da un incrocio sbagliato dovrebbe presupporre di poter portare prove tangibili che Fino ad un determinato momento esistevano delle collo oro in stato di omozigosi.
Ritieni che il contesto agricolo e zootecnico della Sicilia potesse determinare un tipo di selezione del genere ?
Io credo proprio di no ! Ti dirò mi spiace anche che vi continuate ad impuntare sulla povera Siciliana che suo malgrado continua ad essere uguale a se stessa da secoli,ma proprio non va bene così come è.
Selezionare va bene , migliorare pure ma continuare a dire che ciò che esiste è sbagliato non crea i presupposti giusti di azione .
Diventa una lotta contro l'evidenza di una razza che è e rimane ad oggi poco selezionata ma stabile nella sua variabilità
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Mettiamo per ipotesi che il tuo ragionamento sia giusto .
Possibile che questo incrocio sbagliato interessi la totalità di siciliane che ho visto in tutta la mia vita.
Non una volta ho visto una Siciliana di colore collo oro come il gallo Livorno di Egidio . La gallina poi non parliamone neanche . Simili forse ma su grandi numeri galli e galline esprimevano sempre una forte variabilità nel tono di colore e nel disegno.
Possibile che questa variabilità non venga riconosciuta come la spontanea eterozigosi presennte in una popolazione non selezionata .
Continuare a parlare di incroci ,finisce inevitabilmente per:
1 Far passare gli allevatori italiani per dei poveri sprovveduti. se vi fosse ancora qualcuno in Europa che non lo pensa
2 Ritardare il processo di selezione che per forza di cose in un caso come questo è complesso.
Perchè è complesso ???
Perchè è complessa la razza nella sua genetica di popolazione . Se fossero stati un paio di incrociazzi a sporcare la razza pura ultracentenaria , basterebbe un soffio per ripristinarla vista l'omogeneità.
i geni responsabili di questi complessi colori invece sono ben radicati e si ripresentano con costanza .
Mai sentito parlare di ritorno atavico?
Possibile che questo incrocio sbagliato interessi la totalità di siciliane che ho visto in tutta la mia vita.
Non una volta ho visto una Siciliana di colore collo oro come il gallo Livorno di Egidio . La gallina poi non parliamone neanche . Simili forse ma su grandi numeri galli e galline esprimevano sempre una forte variabilità nel tono di colore e nel disegno.
Possibile che questa variabilità non venga riconosciuta come la spontanea eterozigosi presennte in una popolazione non selezionata .
Continuare a parlare di incroci ,finisce inevitabilmente per:
1 Far passare gli allevatori italiani per dei poveri sprovveduti. se vi fosse ancora qualcuno in Europa che non lo pensa
2 Ritardare il processo di selezione che per forza di cose in un caso come questo è complesso.
Perchè è complesso ???
Perchè è complessa la razza nella sua genetica di popolazione . Se fossero stati un paio di incrociazzi a sporcare la razza pura ultracentenaria , basterebbe un soffio per ripristinarla vista l'omogeneità.
i geni responsabili di questi complessi colori invece sono ben radicati e si ripresentano con costanza .
Mai sentito parlare di ritorno atavico?
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Ora se il problema è avere a tutti i costi delle Siciliane collo oro . Risolviamo sto problema in modo definitivo una volta per tutte.
Visto e considerato che per selezione sugli animali attuali il collo oro ci metterà come minimo 40 o 50 generazioni . Sempre che si sia costanti ed attenti e con la possibilità di fallimenti e col pericolo reale di nanizzare la razza in 5-6 generazioni.
Prendete 2 galline Twente/Kraienkoppe ed un gallo SICILIANO con mantellina più dorata possibile. Fate 300 pulcini e di questi scegliete i meno peggio ( almeno 50 soggetti)
Reincociate tra loro i soggetti oppure unitevi galli con mantellina dorata il più possibile puri Siciliani( non più di 5 ultraselezionati fra i maggiormente vicini ai collo oro).
4-5 passaggi di F1 su se stessi avrete sta benedetta Siciliana collo oro. Sempre producendo un minimo di 300 pulcini a ciclo da cui selezionarne i 50 meno peggio.
Potremmo così dire di avere le Siciliane collo oro che lo standard richiede .
E almeno li potremmo dire: non sono Siciliane pure( chi se ne frega) ma frutto dell'incrocio giusto per ottenere ciò che volevamo a tutti i costi
Se questa soluzione non va bene preparatevi a 50 generazioni di selezione durissima da portare avanti con eredi e collaboratori futuri, senza alcuna certezza del risultato, col pericolo reale di non ottenere ciò su cui puntiamo .
( scordatevi che si possa fare con gruppetti da 4-5 polli in una decina di allevamenti .In questo caso la certezza matematica di insucesso viene data dalla numerosità di popolazione fondatrice e dal tasso di inincrocio . La genetica non è un opinione)
Visto e considerato che per selezione sugli animali attuali il collo oro ci metterà come minimo 40 o 50 generazioni . Sempre che si sia costanti ed attenti e con la possibilità di fallimenti e col pericolo reale di nanizzare la razza in 5-6 generazioni.
Prendete 2 galline Twente/Kraienkoppe ed un gallo SICILIANO con mantellina più dorata possibile. Fate 300 pulcini e di questi scegliete i meno peggio ( almeno 50 soggetti)
Reincociate tra loro i soggetti oppure unitevi galli con mantellina dorata il più possibile puri Siciliani( non più di 5 ultraselezionati fra i maggiormente vicini ai collo oro).
4-5 passaggi di F1 su se stessi avrete sta benedetta Siciliana collo oro. Sempre producendo un minimo di 300 pulcini a ciclo da cui selezionarne i 50 meno peggio.
Potremmo così dire di avere le Siciliane collo oro che lo standard richiede .
E almeno li potremmo dire: non sono Siciliane pure( chi se ne frega) ma frutto dell'incrocio giusto per ottenere ciò che volevamo a tutti i costi
Se questa soluzione non va bene preparatevi a 50 generazioni di selezione durissima da portare avanti con eredi e collaboratori futuri, senza alcuna certezza del risultato, col pericolo reale di non ottenere ciò su cui puntiamo .
( scordatevi che si possa fare con gruppetti da 4-5 polli in una decina di allevamenti .In questo caso la certezza matematica di insucesso viene data dalla numerosità di popolazione fondatrice e dal tasso di inincrocio . La genetica non è un opinione)
Ultima modifica di medusa il Lun 09 Gen 2012, 14:26 - modificato 3 volte.
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Se seguendo il mio schema alla lettera ( che significa in tutti i minimi particolari) non si ottenessero i risultati previsti. Mangerò i miei testicoli.
Saluti
Saluti
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Tentiamo di salvare i testicoli di medusa
Le Siciliane, di un collo oro inteso come i galli di Egidio, non esistono, ma i galli di Egidio razzolano adesso in memoria di una razza che è stata ricostituita dopo un lavoro che è appena incominciato e chissà quando porterà a risultati stabili ; le Livorno di un tempo erano così perfette (come colore intendo) o oscillavano in diverse gradazioni di "dorato" come si suoleva dire un tempo, quando i polli erano chiamati comuni locali? Non penso...
Le Siciliane che si son viste fino ad ora, foto escluse, al di fuori della Sicilia credo siano quelle in gabbia o dalle gabbie di esposizioni acquistate...quindi ambito sportivo; sappiamo anni addietro chi diffon deva la Siciliana in Italia e persino all'estero...tutte da li derivano....e ho visto di presenza il lavoro fatto per aumentare qui e sistemare la...
Nelle campagne siciliane il discorso cambia un po', essendo la maggior parte degli animali da me, e non solo, visionati di un colore oscillante tra dorato, orancio carico e frumento....i perniciati o mogano scuri o come li vogliamo chiamare si notano solo da chi alleva in modo amatoriale...per lo più..
Che collo oro, inteso come definizione moderna, la Siciliana non lo sia, è un dato di fatto; inizio a sposare la tesi di un "COLLO ORO TIPO SICILIANA" che ne racchiuda le diverse gradazioni di colore e ne preservi la natura rustica non riducendo drasticamente il numero di "promossi"...
Bene...allora, e la Romagnola ne è un esempio, verrebbe automaticamente esclusa la via delle esposizioni, ai giorni nostri credo un vero trampolino di lancio e di diffusione di razze varie...riducendo l'allevamento della razza "autoctona" ai soli cultori delle tradizioni...pochi..
E siccome non sto capendo nemmeno io quello che scrivo, per ora mi fermo....
Le Siciliane, di un collo oro inteso come i galli di Egidio, non esistono, ma i galli di Egidio razzolano adesso in memoria di una razza che è stata ricostituita dopo un lavoro che è appena incominciato e chissà quando porterà a risultati stabili ; le Livorno di un tempo erano così perfette (come colore intendo) o oscillavano in diverse gradazioni di "dorato" come si suoleva dire un tempo, quando i polli erano chiamati comuni locali? Non penso...
Le Siciliane che si son viste fino ad ora, foto escluse, al di fuori della Sicilia credo siano quelle in gabbia o dalle gabbie di esposizioni acquistate...quindi ambito sportivo; sappiamo anni addietro chi diffon deva la Siciliana in Italia e persino all'estero...tutte da li derivano....e ho visto di presenza il lavoro fatto per aumentare qui e sistemare la...
Nelle campagne siciliane il discorso cambia un po', essendo la maggior parte degli animali da me, e non solo, visionati di un colore oscillante tra dorato, orancio carico e frumento....i perniciati o mogano scuri o come li vogliamo chiamare si notano solo da chi alleva in modo amatoriale...per lo più..
Che collo oro, inteso come definizione moderna, la Siciliana non lo sia, è un dato di fatto; inizio a sposare la tesi di un "COLLO ORO TIPO SICILIANA" che ne racchiuda le diverse gradazioni di colore e ne preservi la natura rustica non riducendo drasticamente il numero di "promossi"...
Bene...allora, e la Romagnola ne è un esempio, verrebbe automaticamente esclusa la via delle esposizioni, ai giorni nostri credo un vero trampolino di lancio e di diffusione di razze varie...riducendo l'allevamento della razza "autoctona" ai soli cultori delle tradizioni...pochi..
E siccome non sto capendo nemmeno io quello che scrivo, per ora mi fermo....
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
Re: Le mie nuove siciliane!!
Spunti interessantissimi che meritano risposta articolata.
Partiamo con la Livorno : se è pur vero che la Livorno comune era sicuramente molto variabile nel tono di colorazione non avendo selezione mirata in patria, è pur vero che gli stranieri si interessarono da tempo immenorabile a questa razza . Con l'aiuto dei capi di loro selezione e fissazione, negli anni il pollame peninsulare assunse un assetto abbastanza stabile . Vi furono poi anni di grande buio e solo di recente è stato possibile sulla base di quanto conservato ed in parte modificato da olandesi, tedeschi, americani; inglesi avere un idea di cosa era la Livorno.
Gli animali che servirono per uniformare le stirpi erano secondo quanto annotato dal Ghigi ceppi di Selezione Olandese acquistati alla mostra dell'Aia negli anni 1921 . Per le Livorno "dorate" furono diffusi ceppi acquistati nel 1921ad una mostra di Asti e provenienti da un allevatore del Trentino .
questo risulta dai documenti della Stazione Sperimentale di Rovigo ai suoi esordi.
Non è la totalità del sapere ma è una tracia per capire i perchè di una differenza.
Quindi la Livorno è ed è stata aiutata da sforzi congiunti di allevatori europei per diventare un collo oro stabile geneticamente.
Oggi tale colore è presente nei ceppi americani, inglesi, olandesi i tedeschi sono partiti da li ed hanno differenziato nelle dorate e perniciate abbandonando la linea collo oro.
Oggi lo sforzo si ripete Ieri come oggi nelle mani di volenterosi allevatori.Egidio ne è un esempio tanto per citare ...
Partiamo con la Livorno : se è pur vero che la Livorno comune era sicuramente molto variabile nel tono di colorazione non avendo selezione mirata in patria, è pur vero che gli stranieri si interessarono da tempo immenorabile a questa razza . Con l'aiuto dei capi di loro selezione e fissazione, negli anni il pollame peninsulare assunse un assetto abbastanza stabile . Vi furono poi anni di grande buio e solo di recente è stato possibile sulla base di quanto conservato ed in parte modificato da olandesi, tedeschi, americani; inglesi avere un idea di cosa era la Livorno.
Gli animali che servirono per uniformare le stirpi erano secondo quanto annotato dal Ghigi ceppi di Selezione Olandese acquistati alla mostra dell'Aia negli anni 1921 . Per le Livorno "dorate" furono diffusi ceppi acquistati nel 1921ad una mostra di Asti e provenienti da un allevatore del Trentino .
questo risulta dai documenti della Stazione Sperimentale di Rovigo ai suoi esordi.
Non è la totalità del sapere ma è una tracia per capire i perchè di una differenza.
Quindi la Livorno è ed è stata aiutata da sforzi congiunti di allevatori europei per diventare un collo oro stabile geneticamente.
Oggi tale colore è presente nei ceppi americani, inglesi, olandesi i tedeschi sono partiti da li ed hanno differenziato nelle dorate e perniciate abbandonando la linea collo oro.
Oggi lo sforzo si ripete Ieri come oggi nelle mani di volenterosi allevatori.Egidio ne è un esempio tanto per citare ...
Ultima modifica di medusa il Lun 09 Gen 2012, 19:03 - modificato 1 volta.
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Per la Siciliana questo non è avvenuto. La Siciliana passa un periodo buio che dura tanti anni e ricompare ad opera del professore famoso ad una mostra In Emilia Romagna.
Prima solo buio!!
Prima solo buio!!
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
La Romagnola peggio che peggio! E' rimasta ad uno stadio ancora più primitivo tanto che si stenta a definirla pure razza.
Il problema è quindi nel muoversi come un elefante in un negozio di cristalli.
Rischi di prendere una decisione e fare un danno .
Questo è il motivo della mia meditazione.
Il problema è quindi nel muoversi come un elefante in un negozio di cristalli.
Rischi di prendere una decisione e fare un danno .
Questo è il motivo della mia meditazione.
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Tracce di tutto questo ragionamento sono nitide nelle parole di Pascalmedusa ha scritto:Spunti interessantissimi che meritano risposta articolata.
Partiamo con la Livorno : se è pur vero che la Livorno comune era sicuramente molto variabile nel tono di colorazione non avendo selezione mirata in patria, è pur vero che gli stranieri si interessarono da tempo immenorabile a questa razza . Con l'aiuto dei capi di loro selezione e fissazione, negli anni il pollame peninsulare assunse un assetto abbastanza stabile . Vi furono poi anni di grande buio e solo di recente è stato possibile sulla base di quanto conservato ed in parte modificato da olandesi, tedeschi, americani; inglesi avere un idea di cosa era la Livorno.
Gli animali che servirono per uniformare le stirpi erano secondo quanto annotato dal Ghigi ceppi di Selezione Olandese acquistati alla mostra dell'Aia negli anni 1921 . Per le Livorno "dorate" furono diffusi ceppi acquistati nel 1921ad una mostra di Asti e provenienti da un allevatore del Trentino .
questo risulta dai documenti della Stazione Sperimentale di Rovigo ai suoi esordi.
Non è la totalità del sapere ma è una tracia per capire i perchè di una differenza.
Quindi la Livorno è ed è stata aiutata da sforzi congiunti di allevatori europei per diventare un collo oro stabile geneticamente.
Oggi tale colore è presente nei ceppi americani, inglesi, olandesi i tedeschi sono partiti da li ed hanno differenziato nelle dorate e perniciate abbandonando la linea collo oro.
Oggi lo sforzo si ripete Ieri come oggi nelle mani di volenterosi allevatori.Egidio ne è un esempio tanto per citare ...
http://www.summagallicana.it/Pascal_Teodoro/Pascal_03.htm#Razze italiane
La livrea dorata – Noialtri italiani la chiamiamo semplicemente rossa, ma anche pernice rossa: nei nostri cortili è certo questo il colore il più frequente e forse anche il più saliente a causa del suo fiammante riflesso lustro e lucente. Anche come animale da sport, dai tedeschi è questa la livrea la più coltivata.
Gallo. – Testa rosso arancio vivace striato di nero. Lancette del collo rosso dorato, più chiaro d’una graduazione ai lati del collo, con fine sbarratura nera al fusto; l’orlatura rosso dorata deve circondare tutta la sbarra nera, essere dunque chiusa anche sulla punta. Il dorso, le lancette della sella e le piume delle spalle rosso intenso sino a bruno ramato; petto e parte inferiore del corpo nero a riflesso verde, covertura dell’ala bleu acciaio; questa forma una larga banda trasversale sull’ala. Anche nelle lancette della sella debbono esservi le sbarrature sottili e nere del fusto come nelle lancette del collo, epperò appariscono meno marcate. La coda è nera a riflessi verdi. Tutta la parte superiore del corpo si richiede a lucenti riflessi infiammati. Difetti di squalifica sono il petto annuvolato di bruno, del bianco alle remiganti ed alle falci della coda, disegno imperfetto alle lancette del collo ed assoluta mancanza del medesimo alle lancette della cosa, piumaggio sottostante all’esterno grigio biancastro.
Gallina. – Penne della testa e del collo giallo limone sino a giallo dorato, ogni penna munita di distinta sbarratura nera al fusto, questa sbarra nera si richiede larga e terminante a punta fina, purtuttavia deve predominare l’orlatura di colore giallo limone o giallo dorato. Il petto è di colore salmone disegnato da tenui sbarre chiare al fusto, degradante verso il ventre, e la parte posteriore in grigio cenere brunastro, ove si sperde la sbarratura delle penne. Dorso, ali, groppone e coverture della coda sono di colore grigio brunastro con fina sbarratura oscura, quasi ogni penna molto sottilmente orlata da un solo lato. La macchia od il riflesso rugginoso sull’ala rende inadatta la gallina per la riproduzione di tipi perfetti nel colore generale della livrea.
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Inoltre Pascal dice:
Mantello o livrea. – Si deve agli americani, ed attualmente in particolar modo ai tedeschi, la fissazione delle varie livree che si riscontrano nel nostro pollo italiano. Costoro, colla loro proverbiale perseveranza, hanno reso il nostro pollo un vero tipo da sport, e ciò a furia di scovare i variopinti individui fra i nostri polli plebei, che inondano i mercati tedeschi, ed a furia di accoppiare i rappresentanti di simili e magari di diversi mantelli fra di loro. Che ciò abbia contribuito ad imprimere maggiori requisiti di utilità al nostro pollo non si può forse affermare, anzi si potrà rispondere negativamente, ma lo sport, oltre l’utilità, cerca anche l’estetica.
A primo colpo sembrerà indifferente che il manto di un pollo sia verde o violetto, epperò è dimostrato dalla pratica che talvolta il colore delle penne è in istretta relazione colla fecondità: il nostro contadino apprezza altamente il rosso bruno, il grigio e specialmente il nero, perché l’esperienza gl’insegna che i soggetti di colore oscuro producono molte uova e sono più robusti dei soggetti che tendono all’albinismo. Ma qui si domanderà: “perché lo sport va anche in cerca di mantelli chiari?”. Ecco forse uno degli appunti che converrebbe fare alla sportmania. Esistono però dei rappresentanti di razze in cui il manto bianco o chiaro è la loro caratteristica e contemporaneamente anche l’indizio di una buona produzione di carne o di uova: lo sport non contento di possedere questi soli manti, cercò di fabbricarne dei nuovi mediante l’incrocio di questi soggetti chiari con altri di diversa razza e mantello, ma contemporaneamente le proprietà produttive ebbero in molti casi a scemare, poiché l’introduzione del nuovo sangue venne praticata con individui meno produttivi. In questo caso abbiamo di fronte uno dei tanti inconvenienti derivati dalla sportmania, e non si saprebbe soverchiamente deplorare cotanta rovina. Volete un esempio: la razza Wyandotte fu creata a manto argentato, ma lo sport, sempre incontentabile, mise in campo il manto dorato, il nero e finalmente il bianco. Per raggiungere l’intento di questi nuovi colori si dovette, almeno per la livrea nera e per la bianca, partire dal tipo argentato mediante incroci più o meno inopportuni; ma non monta, l’essenziale era di ottenere una nuova livrea. Il risultato è stato che i nuovi tipi rappresentano individui quasi sempre inferiori agli argentati. Che dire poi del Langshan bianchi? La celebrata razza Langshan è nera d’origine, ma si volle a tutti i conti introdurre la livrea bianca: quanto valga quest’ultima di fronte alla nera lo sanno tutti gli allevatori.
Nella nostra gallina il manto unito è preferibile poiché è molto facile di perpetuarlo agli allievi, ma non così coi mantelli variopinti, che esigono una selezione intelligente, paziente e non sempre coronata da successo.
S’intende bene che nella livrea nera si cerca il nero perfetto senza fondo troppo grigiastro, insomma non si vuole il cosidetto fumo di cannone. Il riflesso si vuole verde metallico.
Nel manto bianco si cerca di evitare la vena paglierina tanto facile ad apparire sul collo e sul dorso, specialmente alla seconda muta.
Il mantello ardesia è difficilissimo ad ottenersi perfetto, poiché il gallo, specialmente, prende del nero al collo, sul dorso e sulla coda.
Il giallo o camoscio è più facile del precedente: in questo manto le penne del ventre sono più chiare di quelle del dorso, mentre che quelle della mantelletta, del groppone e della coda riescono sempre più scure del dorso.
Fra i manti variopinti è degno di nota il manto ermellinato ad uso {Bramha} <Brahma>-Pootra, ed è facile trovare dei buoni rappresentanti di questa elegante pennatura: non descrivo questo manto poiché è ampiamente specificato alla pagina ove tratto la razza colossale denominata Brahma-Pootra. Il manto Brahma-inverse è anche facile a riscontrarsi nei nostri cortili.
Fra i manti brizzolati primeggiano i soggetti a tre colori, e cioè il nero, il marrò ed il bianco; è anche comune il brizzolato uso Houdan, ma generalmente conosciuto e non di recente fabbricazione come pretende lo Schönfelder. Assai simpatico e grazioso è il manto cuculo in cui ogni penna ha il fondo grigio ed è traversato da una o più striscie nere.
Il manto il più comune in Italia, e che contemporaneamente si può dire il più ricco per vivacità di colori, è il rosso detto altrimenti dorato, bruno o pernice rossa. Abbiamo anche il manto pernice gialla ed in tal caso al posto del rosso subentra un colore giallo che può essere paglierino, arancio, camoscio, e finanche bianco, in quest’ultimo caso abbiamo la livrea pernice bianca chiamata pure argentata. Descriverò con alquanto dettaglio, in coda a questa mia monografia della gallina italiana, le principali livree che sono adottate dallo sport germanico, facendone oggetto di apposita appendice.
Mantello o livrea. – Si deve agli americani, ed attualmente in particolar modo ai tedeschi, la fissazione delle varie livree che si riscontrano nel nostro pollo italiano. Costoro, colla loro proverbiale perseveranza, hanno reso il nostro pollo un vero tipo da sport, e ciò a furia di scovare i variopinti individui fra i nostri polli plebei, che inondano i mercati tedeschi, ed a furia di accoppiare i rappresentanti di simili e magari di diversi mantelli fra di loro. Che ciò abbia contribuito ad imprimere maggiori requisiti di utilità al nostro pollo non si può forse affermare, anzi si potrà rispondere negativamente, ma lo sport, oltre l’utilità, cerca anche l’estetica.
A primo colpo sembrerà indifferente che il manto di un pollo sia verde o violetto, epperò è dimostrato dalla pratica che talvolta il colore delle penne è in istretta relazione colla fecondità: il nostro contadino apprezza altamente il rosso bruno, il grigio e specialmente il nero, perché l’esperienza gl’insegna che i soggetti di colore oscuro producono molte uova e sono più robusti dei soggetti che tendono all’albinismo. Ma qui si domanderà: “perché lo sport va anche in cerca di mantelli chiari?”. Ecco forse uno degli appunti che converrebbe fare alla sportmania. Esistono però dei rappresentanti di razze in cui il manto bianco o chiaro è la loro caratteristica e contemporaneamente anche l’indizio di una buona produzione di carne o di uova: lo sport non contento di possedere questi soli manti, cercò di fabbricarne dei nuovi mediante l’incrocio di questi soggetti chiari con altri di diversa razza e mantello, ma contemporaneamente le proprietà produttive ebbero in molti casi a scemare, poiché l’introduzione del nuovo sangue venne praticata con individui meno produttivi. In questo caso abbiamo di fronte uno dei tanti inconvenienti derivati dalla sportmania, e non si saprebbe soverchiamente deplorare cotanta rovina. Volete un esempio: la razza Wyandotte fu creata a manto argentato, ma lo sport, sempre incontentabile, mise in campo il manto dorato, il nero e finalmente il bianco. Per raggiungere l’intento di questi nuovi colori si dovette, almeno per la livrea nera e per la bianca, partire dal tipo argentato mediante incroci più o meno inopportuni; ma non monta, l’essenziale era di ottenere una nuova livrea. Il risultato è stato che i nuovi tipi rappresentano individui quasi sempre inferiori agli argentati. Che dire poi del Langshan bianchi? La celebrata razza Langshan è nera d’origine, ma si volle a tutti i conti introdurre la livrea bianca: quanto valga quest’ultima di fronte alla nera lo sanno tutti gli allevatori.
Nella nostra gallina il manto unito è preferibile poiché è molto facile di perpetuarlo agli allievi, ma non così coi mantelli variopinti, che esigono una selezione intelligente, paziente e non sempre coronata da successo.
S’intende bene che nella livrea nera si cerca il nero perfetto senza fondo troppo grigiastro, insomma non si vuole il cosidetto fumo di cannone. Il riflesso si vuole verde metallico.
Nel manto bianco si cerca di evitare la vena paglierina tanto facile ad apparire sul collo e sul dorso, specialmente alla seconda muta.
Il mantello ardesia è difficilissimo ad ottenersi perfetto, poiché il gallo, specialmente, prende del nero al collo, sul dorso e sulla coda.
Il giallo o camoscio è più facile del precedente: in questo manto le penne del ventre sono più chiare di quelle del dorso, mentre che quelle della mantelletta, del groppone e della coda riescono sempre più scure del dorso.
Fra i manti variopinti è degno di nota il manto ermellinato ad uso {Bramha} <Brahma>-Pootra, ed è facile trovare dei buoni rappresentanti di questa elegante pennatura: non descrivo questo manto poiché è ampiamente specificato alla pagina ove tratto la razza colossale denominata Brahma-Pootra. Il manto Brahma-inverse è anche facile a riscontrarsi nei nostri cortili.
Fra i manti brizzolati primeggiano i soggetti a tre colori, e cioè il nero, il marrò ed il bianco; è anche comune il brizzolato uso Houdan, ma generalmente conosciuto e non di recente fabbricazione come pretende lo Schönfelder. Assai simpatico e grazioso è il manto cuculo in cui ogni penna ha il fondo grigio ed è traversato da una o più striscie nere.
Il manto il più comune in Italia, e che contemporaneamente si può dire il più ricco per vivacità di colori, è il rosso detto altrimenti dorato, bruno o pernice rossa. Abbiamo anche il manto pernice gialla ed in tal caso al posto del rosso subentra un colore giallo che può essere paglierino, arancio, camoscio, e finanche bianco, in quest’ultimo caso abbiamo la livrea pernice bianca chiamata pure argentata. Descriverò con alquanto dettaglio, in coda a questa mia monografia della gallina italiana, le principali livree che sono adottate dallo sport germanico, facendone oggetto di apposita appendice.
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Altro stralcio da leggere e gustare scritto nel 1901 (MEDITIAMO GENTE):
Variati sono i mantelli della gallina italiana, così abbiamo la bianca, la nera, la gialla, la bleu, la rossa, la cucula, la screziata, l’ermellinata, l’argentata, la pernice gialla, ecc., ecc., e qui bisogna, purtroppo, riconoscere che questi diversi mantelli si devono alla combinazione, poiché provatevi a mettere assieme un gruppo di comune mantello ed assicuratevi che, salvo poche eccezioni, otterrete allievi diversamente colorati. Che differenza, invece, col Leghorn; questi soggetti mostrano la più perfetta fissità del loro colore. Però il pollo italiano si riscontra in Germania a mantello fisso come il Leghorn, mentre nel nostro bel paese viene totalmente trascurato da questo lato, e difatti i prodotti provenienti dall’Italia non vengono garentiti menomamente sulla fissità del mantello. Certamente si prova una penosa impressione di vedere che gli americani prima e poi i tedeschi provvedano a ciò che noi beatamente trascuriamo; orsù scuotetevi allevatori indolenti, è un lavoro da niente che vi si domanda: nella riproduzione accoppiate sempre galli e galline di eguale mantello e tenete da parte gli allievi che si riproducono simili ai genitori, e potrete essere sicuri che in 5 o 6 generazioni otterrete la fissità della livrea.
Variati sono i mantelli della gallina italiana, così abbiamo la bianca, la nera, la gialla, la bleu, la rossa, la cucula, la screziata, l’ermellinata, l’argentata, la pernice gialla, ecc., ecc., e qui bisogna, purtroppo, riconoscere che questi diversi mantelli si devono alla combinazione, poiché provatevi a mettere assieme un gruppo di comune mantello ed assicuratevi che, salvo poche eccezioni, otterrete allievi diversamente colorati. Che differenza, invece, col Leghorn; questi soggetti mostrano la più perfetta fissità del loro colore. Però il pollo italiano si riscontra in Germania a mantello fisso come il Leghorn, mentre nel nostro bel paese viene totalmente trascurato da questo lato, e difatti i prodotti provenienti dall’Italia non vengono garentiti menomamente sulla fissità del mantello. Certamente si prova una penosa impressione di vedere che gli americani prima e poi i tedeschi provvedano a ciò che noi beatamente trascuriamo; orsù scuotetevi allevatori indolenti, è un lavoro da niente che vi si domanda: nella riproduzione accoppiate sempre galli e galline di eguale mantello e tenete da parte gli allievi che si riproducono simili ai genitori, e potrete essere sicuri che in 5 o 6 generazioni otterrete la fissità della livrea.
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Ora Peppe che sei un buon uditore mi chiederai.
Perchè non lo facciamo ora dopo oltre 100 anni che ci è stato proposto?
Il motivo è semplice limpido e cristallino .
Nel 1901 le popolazioni che componevano le razze erano immense e sconfinate .
Milioni di capi ovunque , tutti con un unico genoma da plasmare in una razza stabile.
Oggi abbiamo a che fare con una popolazione geneticamente minata nella numerosità, nella purezza, nella capacità di reazione alla spinta selettiva.
Fai un errore e ti sei fottuto il ceppo. Allora occorre meditare ed addottare strategie alternative .
Moltiplicare poi selezionare. senza estremismi altrimenti per correre dietro ad una cosa si perde l'altra . E la selezione purtroppo questo scherzo lo fa sempre . ottieni una cosa ne perdi un altra....
Non so se mi sono spiegato
Non vorrei vedere tra un po di anni ulteriori rimpicciolimenti tanto da rendere meschina una razza sopravvissuta al di la dello sperabile e contro ogni previsione.
Perchè non lo facciamo ora dopo oltre 100 anni che ci è stato proposto?
Il motivo è semplice limpido e cristallino .
Nel 1901 le popolazioni che componevano le razze erano immense e sconfinate .
Milioni di capi ovunque , tutti con un unico genoma da plasmare in una razza stabile.
Oggi abbiamo a che fare con una popolazione geneticamente minata nella numerosità, nella purezza, nella capacità di reazione alla spinta selettiva.
Fai un errore e ti sei fottuto il ceppo. Allora occorre meditare ed addottare strategie alternative .
Moltiplicare poi selezionare. senza estremismi altrimenti per correre dietro ad una cosa si perde l'altra . E la selezione purtroppo questo scherzo lo fa sempre . ottieni una cosa ne perdi un altra....
Non so se mi sono spiegato
Non vorrei vedere tra un po di anni ulteriori rimpicciolimenti tanto da rendere meschina una razza sopravvissuta al di la dello sperabile e contro ogni previsione.
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Le mie nuove siciliane!!
Da più di un secolo chi si avvicina all'avicoltura, in modo conscio o con formale ignoranza....sente e dice le stesse cose......in Italia.
Alessio,...però perché in Romagna non si seguono i consigli di accoppiamenti mirati, profusi dal 1901?
Battutaccia...........
Alessio,...però perché in Romagna non si seguono i consigli di accoppiamenti mirati, profusi dal 1901?
Battutaccia...........
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
Re: Le mie nuove siciliane!!
Ecco, appunto...eheheh..
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
Re: Le mie nuove siciliane!!
Lo fa,.....ooohhh se lo fa!!!!!!
PeppeTasso- Moderatore
- Sesso : Messaggi : 2432
Data d'iscrizione : 14.03.10
Età : 58
Località : San Cataldo (CL)
Re: Le mie nuove siciliane!!
La Livorno poi ha un insperato aiuto . La famigerata Livorno utilitaria . Questa macropopolazione è tuttora di milioni di individui. Buttare un po di Livorno utilitaria è come mettere il lievito nella pasta . E non parlo solo della colorazione Bianca . Lo stesso mescolare due colori diversi o due selezioni diverse è come fare tre passi indietro per poter percorrere l'intero sentiero.
Non so se è chiaro!!!
Non so se è chiaro!!!
medusa- Utente veteran
- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 23.08.10
Pagina 2 di 3 • 1, 2, 3
Argomenti simili
» Foto nuove degli Hint
» ..le mie siciliane...
» LE MIE SICILIANE
» Le mie siciliane:
» Siciliane innevate!!
» ..le mie siciliane...
» LE MIE SICILIANE
» Le mie siciliane:
» Siciliane innevate!!
Pagina 2 di 3
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.