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"TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
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GUI63
Fabrizio Focardi
PeppeTasso
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GallinaSiciliana :: Tipologia :: Siciliana :: Testa
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"TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Orecchioni
Completamente rossi nella Siciliana sono particolarmente rari. Fonti storiche descrivono il colore degli orecchioni come un misto di bianco e rosso. A causa delle origini genetiche della Siciliana presenza di bianco è sovente abbastanza normale e pertanto una certa quantità dovrà essere tollerata. Si può dare un buon punteggio se il bianco negli orecchioni non supera il 30%. Per essere considerato “difetto grave” dovrà superare il 70%. Giudizi troppo severi su questo punto restringeranno la base genetica della razza inutilmente.
E’ stato da poco appurato che il colore dell’orecchione è in qualche modo geneticamente legato al colore del guscio dell’uovo: un orecchione rosso da uova con guscio bruno rossastro e un orecchione bianco uova di colore bianco, nella Siciliana l’uovo è richiesto bianco.
Ultima modifica di PeppeTasso il Dom 12 Set 2010, 21:37 - modificato 1 volta.
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Un'osservazione: ho notato orecchioni rossi in soggetti "perniciati" e più frequentemente macchiati di bianco in animali collo oro....vi risulta?
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Richiesta interessate!!!!!
Quello che penso è che siccome da uno stesso ceppo possono nascere sia soggetti "Collo Oro" che soggetti "Perniciati" mi rimane difficile che questo sia la norma.
Ma in questo caso la mia opinione non fa testo. A voi la parola!!
Fabri
Quello che penso è che siccome da uno stesso ceppo possono nascere sia soggetti "Collo Oro" che soggetti "Perniciati" mi rimane difficile che questo sia la norma.
Ma in questo caso la mia opinione non fa testo. A voi la parola!!
Fabri
Fabrizio Focardi- Esperto
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
A NOI la parola......il discorso "orecchioni"meriterebbe un approfondimento supportato da osservazioni qui riportate per confronti....va beh..
Nei galli abbiamo visto che possono variare da rosso brillante a "marezzati" (ho imparato questo termine...) di bianco, a bianco marezzati di rosso (considerato difetto dallo standard FIAV).
Nelle galline la situazione è diversa: in alcuni animali giovani ho potuto constatare orecchioni rosso pallido (era meglio dire rosa?) che perdono anche quel poco colore con la crescita (o inizio deposizione..); niente a che vedere con il bianco della Livorno per fare un esempio, dove anche la grandezza dello stesso ed il bianco sono tra le peculiarità della razza, ma molto chiari lo diventano, e di dimensioni più contenute; altre galline (la maggior parte) presentano l'orecchione chiaro da subito, e ciò vale più o meno per tutte le 4 colorazioni
Questo è quello che dico io; interessante sarebbe leggere le esperienze di altri appassionati per un confronto/statistica, e riportare in questa cartella anche le ragioni che al tempo della stesura dello standard fecero propendere il CTS per il COLORE ROSSO, se pur con la tolleranza del caso; tolleranza che essendo tale, spingerebbe l'allevatore ad auspicare il rosso vivo.
Standard:Orecchioni: di media grandezza, fini, ben
arrotondati, rossi; è tollerata una leggera presenza
di bianco. DIFETTO: orecchioni troppo bianchi.
Nei galli abbiamo visto che possono variare da rosso brillante a "marezzati" (ho imparato questo termine...) di bianco, a bianco marezzati di rosso (considerato difetto dallo standard FIAV).
Nelle galline la situazione è diversa: in alcuni animali giovani ho potuto constatare orecchioni rosso pallido (era meglio dire rosa?) che perdono anche quel poco colore con la crescita (o inizio deposizione..); niente a che vedere con il bianco della Livorno per fare un esempio, dove anche la grandezza dello stesso ed il bianco sono tra le peculiarità della razza, ma molto chiari lo diventano, e di dimensioni più contenute; altre galline (la maggior parte) presentano l'orecchione chiaro da subito, e ciò vale più o meno per tutte le 4 colorazioni
Questo è quello che dico io; interessante sarebbe leggere le esperienze di altri appassionati per un confronto/statistica, e riportare in questa cartella anche le ragioni che al tempo della stesura dello standard fecero propendere il CTS per il COLORE ROSSO, se pur con la tolleranza del caso; tolleranza che essendo tale, spingerebbe l'allevatore ad auspicare il rosso vivo.
Standard:Orecchioni: di media grandezza, fini, ben
arrotondati, rossi; è tollerata una leggera presenza
di bianco. DIFETTO: orecchioni troppo bianchi.
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Da quando il CTS ha redatto lo standard a quando ho scritto quella famosa "lettera" sulle tolleranze nella Siciliana, di tempo ne era passato.
Oggi, ancor più di prima, sono convinto di quello che ho scritto: in una razza come la Siciliana la tolleranza è d'obbligo, almeno per quelle caratteristiche che si sono dimostrate, pur con un serio allevamento, difficilmente ottenibili.
La Siciliana va selezionata nel suo insieme - forma, posizione, colore, disegno, cresta, bargigli e orecchioni - e, se per ottenere una caratteristica, ne devono soffrire molte altre allora deve entrare in campo la tolleranza. Sia ben chiaro non estrema, cioè non si deve passare all'orecchione bianco, ma, pur avendo sempre come traguardo un bell'orecchione rosso - fra l'altro presente in molti soggetti che ho avuto modo di vedere - valutare il soggetto nel suo insieme, quasi un "poggio e buca fa pari", magari ragionato.
Come abbiamo appurato la prole dello stesso ceppo riproduttore spesso non è eterogenea per diverse caratteristiche. A questo proposito penso sia giusto, almeno tentare, di fissare quelle caratteristiche che riteniamo necessarie con l'uso di soggetti appropriati, non dimenticando però quelle caratteristiche fenotipiche e genotipiche proprie della razza.
Sarebbe pertanto interessante conoscere ovviamente l'esperienza di molti per poter decidere come e quando usare questa "benedetta" tolleranza.
Oggi, ancor più di prima, sono convinto di quello che ho scritto: in una razza come la Siciliana la tolleranza è d'obbligo, almeno per quelle caratteristiche che si sono dimostrate, pur con un serio allevamento, difficilmente ottenibili.
La Siciliana va selezionata nel suo insieme - forma, posizione, colore, disegno, cresta, bargigli e orecchioni - e, se per ottenere una caratteristica, ne devono soffrire molte altre allora deve entrare in campo la tolleranza. Sia ben chiaro non estrema, cioè non si deve passare all'orecchione bianco, ma, pur avendo sempre come traguardo un bell'orecchione rosso - fra l'altro presente in molti soggetti che ho avuto modo di vedere - valutare il soggetto nel suo insieme, quasi un "poggio e buca fa pari", magari ragionato.
Come abbiamo appurato la prole dello stesso ceppo riproduttore spesso non è eterogenea per diverse caratteristiche. A questo proposito penso sia giusto, almeno tentare, di fissare quelle caratteristiche che riteniamo necessarie con l'uso di soggetti appropriati, non dimenticando però quelle caratteristiche fenotipiche e genotipiche proprie della razza.
Sarebbe pertanto interessante conoscere ovviamente l'esperienza di molti per poter decidere come e quando usare questa "benedetta" tolleranza.
Fabrizio Focardi- Esperto
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Provo a fare una domanda volutamente provocatoria visto che la scelta nello standard di orecchione rosso-uova bianche pare stridere a tanti.Se noi NON selezionassimo per il colore dell'orecchione la siciliana nel tempo tenderebbe verso il bianco o verso il rosso? Faccio questa domanda solo per capire se richiedere l'orecchione rosso sia una forzatura di selezione o un assecondare una tendenza naturale.
Grazie
Guido
Grazie
Guido
GUI63- Moderatore
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Località : LIGURIA
Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Ciao,ve lo immaginate un Collo Oro con gli orecchioni completamente Bianchi?...BRUTTO!!anzi BRUTTISSIMO!!!io penso che lo standard in questo caso sia giusto,per le galline mi sà che dovremmo selezionarle di più come facciamo con i galli,non pensate sia questo il motivo?
robertovinci- Utente veteran
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Quello che posso dire è che nella Siciliana l'orecchione è sempre stato richiesto rosso con screziature bianche. O anche rosso nella parte alta e bianco nella parte bassa. Per quanto riguarda la domanda di Guido non resta che provare.
Ma per quello che vedo a giro vedo anche ottimi orecchioni rossi. Può anche essere stato che l'uovo richiesto bianco non sia mai stato proprio bianchissimo. Chissà!
Ma per quello che vedo a giro vedo anche ottimi orecchioni rossi. Può anche essere stato che l'uovo richiesto bianco non sia mai stato proprio bianchissimo. Chissà!
Fabrizio Focardi- Esperto
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Ma infatti non lo è,sè lo confrontiamo con la Livornese la differenza è palese,sono un bianco-avorio chi un pò di più chi un pò di meno ma mai bianchissime.
robertovinci- Utente veteran
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Roberto, di uova bianche ti assicuro che le mie galline ne depongono, così come "..bruno molto chiaro..".
In Cocincina forum un utente,riguardo il colore dell'orecchione, ha scritto: "Interrogati sul tema alcuni allevatori di Sicilian buttercup hanno risposto che nonostante ripetuti e reiterati tentativi di stabilizzare il colore dell'orecchione della razza è risultata sempre una forte tendenza ad avere galli con tendenza al rosso nell'orecchione e galline con tendenza al bianco.
Preso atto di questa particolarità genetica ed in considerazione del fatto che la documentazione storica citava orecchione di colore variabile dal rosso al bianco si è deciso di rispettare questo carattere come tale disincentivando l'orecchione totalmente bianco" .
Infatti per ottenerlo a tutti i costi alcuni allevatori senza scrupoli ne remore all'incrocio si servivano di meticci con l'Amburgo pencilled gold ( barrato_ fioccato oro) per ottenere il risultato voluto.
Ho solo fatto notare che nelle galline è molto più difficile un orecchione anche solo tendente al rosso (così come la pepatura del mantello delle collo oro ); qualcuno ha galline adulte con questa caratteristica?
Fabri, sarebbe stata interessante si l'esperienza di molti....
In Cocincina forum un utente,riguardo il colore dell'orecchione, ha scritto: "Interrogati sul tema alcuni allevatori di Sicilian buttercup hanno risposto che nonostante ripetuti e reiterati tentativi di stabilizzare il colore dell'orecchione della razza è risultata sempre una forte tendenza ad avere galli con tendenza al rosso nell'orecchione e galline con tendenza al bianco.
Preso atto di questa particolarità genetica ed in considerazione del fatto che la documentazione storica citava orecchione di colore variabile dal rosso al bianco si è deciso di rispettare questo carattere come tale disincentivando l'orecchione totalmente bianco" .
Infatti per ottenerlo a tutti i costi alcuni allevatori senza scrupoli ne remore all'incrocio si servivano di meticci con l'Amburgo pencilled gold ( barrato_ fioccato oro) per ottenere il risultato voluto.
Ho solo fatto notare che nelle galline è molto più difficile un orecchione anche solo tendente al rosso (così come la pepatura del mantello delle collo oro ); qualcuno ha galline adulte con questa caratteristica?
Fabri, sarebbe stata interessante si l'esperienza di molti....
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Si Peppe,ho capito quello che vuoi cercare di sapere e capire,anche nel mio allevamento c'è una prevalenza nelle galline di orecchioni vicini al bianco ed è molto raro l'orecchione completamente rosso. Io quello che potevo fare l'ho fatto,ho tolto dal gruppo in riproduzione diverse galline con l'orecchione completamente bianco,si vedrà solo in futuro sè questa operazione avrà i suoi frutti!CIAO.
robertovinci- Utente veteran
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Peppe sono d'accordo con te sul fatto che le galline hanno un orecchione tendente piu al bianco che al rosso, ma non riesco neanche ad immaginare, nella perfezione, un gallo con orecchione completamente bianco. Per te quale sarebbe il giusto indirizzo di selezione?
Sandro Mazzeo- As.Av.I.T
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Nessuno ha parlato di orecchione completamente bianco....un tempo era descritto come un misto di bianco e rosso come Fabri ha ben ricordato ("....di colore bianco in alto, roseo in mezzo, rosso ai margini inferiori..." Prof. F. Tucci; lo stesso dicasi di Schicchi, unica variante quest'ultimo dice "...scuri in mezzo...").
A quanto pare anche gli anglosassoni hanno ripreso il vecchio indirizzo di selezione, adducendo come difetto l'orecchione completamente bianco.
Il giusto indirizzo? Il famoso misto bianco/rosso la regola, non una tolleranza....i galli collo oro intesi come tale IN GENERE così già lo sono; le galline....? Un rosa è il massimo che ho visto, io...
A quanto pare anche gli anglosassoni hanno ripreso il vecchio indirizzo di selezione, adducendo come difetto l'orecchione completamente bianco.
Il giusto indirizzo? Il famoso misto bianco/rosso la regola, non una tolleranza....i galli collo oro intesi come tale IN GENERE così già lo sono; le galline....? Un rosa è il massimo che ho visto, io...
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
E non dico questo per "convenienza"...io ho galli con orecchioni completamente rossi ed altri con screziature bianche, sempre comunque tenendo conto dell'animale nel suo insieme nella scelta del riproduttore...
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Capisco, per quel che ho visto io posso dire la stessa cosa che affermi tu, quindi sono d'accordo. Ma il resto delle persone cosa ne pensa???
Sandro Mazzeo- As.Av.I.T
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Da un sito americano
Sicilian Buttercup
The Sicilian Buttercup was named because of the cup-shaped comb. Sicilian Buttercups and are kept strictly as ornamental fowl.
Eggs: Sicilian Buttercups lay fair number of small white eggs. Non Setters.
Meat: Skin Color Yellow 4-5.5 lbs market weight.
American Poultry Association Class: Mediterranean Chickens Class
ALBC Conservation Status: Critical
Color: The Sicilian Buttercup comb is a cup-shaped crown with a complete circle of medium sized regular points. The male and female do not look alike in coloring. The males are a rich, brilliant orange red with some black spangles in the feather of the body fluff and cape feathers at the base of the hackle; with lustrous, greenish black tail. The base color of the female is buff with all feathers on the body marked by parallel rows of black elongated spangles, giving the hen an appearance of being beautifully spotted and suggesting a ringneck pheasant hen. Skin color is yellow and shanks and toes are a willow green. Ear lobes are white (in the US standard, but red in the British).
History: The Sicilian Buttercup probably did not actually originate on the Mediterranean island of Sicily but possibly in the Italian colony of Tripoli. Loyl Stromberg, in his Poultry of the World, quotes Reverend Ray Trudgian, in an article on the subject published in Poultry Overseas. Trudgian recounts an experience of following a cock's crow in Bethlehem, to discover a flock of Buttercups protected by guard dogs. Trudgian refers to Easom Smith's Modern Poultry Development, published in 1976. Smith contends that Buttercups were developed by Arabs of North Africa, who traveled through the Mediterranean countries. The breed could have made its way to Europe via Sicily, where the birds picked up their name. Smith describes the comb as "a veritable King David's crown." There was possibly a crossing between the native north African breeds poissibly the Fayoumi or similarly marked birds and Italian breeds. Some also suggest that the French Houdan was added. The first importation to the United States came from the island of Sicily coming in 1835.The first importation to the US of Sicilian Buttercups was in 1835. The present stock descends from hatching eggs imported in 1892. There are other colors in the UK, including White Buttercups and Brown Buttercups(which was at one time called the Sicilian Flower Bird). There are also Silver Duckiwing Buttercups in New Zealand. Sicilian Buttercups were admitted to the APA Standard in 1918. The Sicilian Buttercup bantam was later developed in America and was admitted into the APA Standard in 1960. Shape and color are the same as large Buttercups.
The American Buttercup Club goal is to connect breeders and exhibitors of Sicilian Buttercups so that they are able to share stock and valuable information about the breed.The club was first established in 1912 but interest in the breed languished for a number of years and the Buttercup nearly disappeared. However, increased interest in this old and unique breed has brought about its revival. Do you want to get involved and learn more about this magnificent breed, then consider becoming a member of the American Buttercup Club. By joining us you will be playing an important part in preserving this rare breed for future generations to come. Members receive annual newsletters, a breeders directory, a copy of the article, "Judging Buttercups" by former ABC president, C. Sydney Cook Jr., a membership card, and a membership button. In addition, members may list their for sale and wanted items in our classifieds section on this website for free .
CON IL TRADUTTORE (meglio di niente)....
Il Sicilian Buttercup è stato così chiamato a causa della cresta a forma di coppa. Sicilian Buttercup sono tenuti strettamente come polli ornamentali.
Uova: Sicilian buttercup depone discreto numero di piccole uova bianche. Non Setter.
Carne: la pelle di colore giallo 4-5,5 mercato lbs peso.
Associazione americana di classe di volatili: polli Mediterraneo Class
ALBC Stato di conservazione: Critico
Colore: La cresta di sicilian Buttercup è una corona a forma di coppa con un cerchio completo di medie dimensioni punti regolari. Il maschio e la femmina non si somigliano di colorazione. I maschi sono un ricco, rosso arancio brillante con alcune pagliuzze nero in piuma del fluff corpo e piume capo alla base della penna del collo, con lucenti, la coda nero verdastro. Il colore di base della femmina è pelle di bufalo con tutte le piume sul corpo segnato da file parallele di lustrini neri allungati, la gallina dando un aspetto di essere ben individuato e suggerendo una gallina fagiano ringneck. Colore della pelle è di colore giallo e gambi e le punte sono di un verde salice. lobi delle orecchie sono bianchi (nello standard degli Stati Uniti, ma rossi in Gran Bretagna).
Storia: Il Sicilian buttercup probabilmente non ha in realtà origine sull'isola mediterranea della Sicilia, ma forse nella colonia italiana di Tripoli. Loyl Stromberg, nel suo pollame del mondo, cita il reverendo Ray Trudgian, in un articolo sul tema pubblicato nel pollame d'oltremare. Trudgian racconta un'esperienza di seguito corvo di gallo a Betlemme, alla scoperta di un gruppo di buttercup protetto da cani da guardia. Trudgian si riferisce a Easom Smith's Modern Pollame sviluppo, pubblicata nel 1976. Smith sostiene che Buttercup sono stati sviluppati dagli arabi del Nord Africa, che ha viaggiato attraverso i paesi del Mediterraneo. La razza avrebbe potuto fare strada in Europa attraverso la Sicilia, dove gli uccelli preso il loro nome. Smith descrive il pettine come "una vera e propria corona di re David." C'era forse un incrocio tra il nord africano nativo razze poissibly il Fayoumi o parimenti segnalate uccelli e razze italiane. Alcuni suggeriscono anche che la Houdan francese è stato aggiunto. La prima importazione negli Stati Uniti veniva dalla Sicilia arrivano 1835.The prima importazione negli Stati Uniti del sicilian buttercup è stato nel 1835. Lo stock attuale scende da uova da cova importate nel 1892. Ci sono altri colori nel Regno Unito, tra cui White buttercup e Brown buttercup (che un tempo era chiamato il siciliano Flower Bird). Ci sono anche Silver Duckiwing buttercup in Nuova Zelanda. Sicilian buttercup sono stati ammessi alla Norma APA nel 1918. La Bantam siciliano Buttercup è stata successivamente sviluppata in America e fu ammesso nello standard APA nel 1960. Forma e colore sono gli stessi di Buttercup di grandi dimensioni.
L'americano Buttercup obiettivo del Club è quello di collegare gli allevatori ed espositori del siciliano Ranuncoli in modo che siano in grado di stock e di condividere informazioni preziose sul club breed.The è stata fondata nel 1912 ma l'interesse per la razza languito per un certo numero di anni e la Buttercup quasi scomparsi. Tuttavia, un aumento di interesse in questa razza antica e unica ha portato la sua rinascita.
The Sicilian Buttercup was named because of the cup-shaped comb. Sicilian Buttercups and are kept strictly as ornamental fowl.
Eggs: Sicilian Buttercups lay fair number of small white eggs. Non Setters.
Meat: Skin Color Yellow 4-5.5 lbs market weight.
American Poultry Association Class: Mediterranean Chickens Class
ALBC Conservation Status: Critical
Color: The Sicilian Buttercup comb is a cup-shaped crown with a complete circle of medium sized regular points. The male and female do not look alike in coloring. The males are a rich, brilliant orange red with some black spangles in the feather of the body fluff and cape feathers at the base of the hackle; with lustrous, greenish black tail. The base color of the female is buff with all feathers on the body marked by parallel rows of black elongated spangles, giving the hen an appearance of being beautifully spotted and suggesting a ringneck pheasant hen. Skin color is yellow and shanks and toes are a willow green. Ear lobes are white (in the US standard, but red in the British).
History: The Sicilian Buttercup probably did not actually originate on the Mediterranean island of Sicily but possibly in the Italian colony of Tripoli. Loyl Stromberg, in his Poultry of the World, quotes Reverend Ray Trudgian, in an article on the subject published in Poultry Overseas. Trudgian recounts an experience of following a cock's crow in Bethlehem, to discover a flock of Buttercups protected by guard dogs. Trudgian refers to Easom Smith's Modern Poultry Development, published in 1976. Smith contends that Buttercups were developed by Arabs of North Africa, who traveled through the Mediterranean countries. The breed could have made its way to Europe via Sicily, where the birds picked up their name. Smith describes the comb as "a veritable King David's crown." There was possibly a crossing between the native north African breeds poissibly the Fayoumi or similarly marked birds and Italian breeds. Some also suggest that the French Houdan was added. The first importation to the United States came from the island of Sicily coming in 1835.The first importation to the US of Sicilian Buttercups was in 1835. The present stock descends from hatching eggs imported in 1892. There are other colors in the UK, including White Buttercups and Brown Buttercups(which was at one time called the Sicilian Flower Bird). There are also Silver Duckiwing Buttercups in New Zealand. Sicilian Buttercups were admitted to the APA Standard in 1918. The Sicilian Buttercup bantam was later developed in America and was admitted into the APA Standard in 1960. Shape and color are the same as large Buttercups.
The American Buttercup Club goal is to connect breeders and exhibitors of Sicilian Buttercups so that they are able to share stock and valuable information about the breed.The club was first established in 1912 but interest in the breed languished for a number of years and the Buttercup nearly disappeared. However, increased interest in this old and unique breed has brought about its revival. Do you want to get involved and learn more about this magnificent breed, then consider becoming a member of the American Buttercup Club. By joining us you will be playing an important part in preserving this rare breed for future generations to come. Members receive annual newsletters, a breeders directory, a copy of the article, "Judging Buttercups" by former ABC president, C. Sydney Cook Jr., a membership card, and a membership button. In addition, members may list their for sale and wanted items in our classifieds section on this website for free .
CON IL TRADUTTORE (meglio di niente)....
Il Sicilian Buttercup è stato così chiamato a causa della cresta a forma di coppa. Sicilian Buttercup sono tenuti strettamente come polli ornamentali.
Uova: Sicilian buttercup depone discreto numero di piccole uova bianche. Non Setter.
Carne: la pelle di colore giallo 4-5,5 mercato lbs peso.
Associazione americana di classe di volatili: polli Mediterraneo Class
ALBC Stato di conservazione: Critico
Colore: La cresta di sicilian Buttercup è una corona a forma di coppa con un cerchio completo di medie dimensioni punti regolari. Il maschio e la femmina non si somigliano di colorazione. I maschi sono un ricco, rosso arancio brillante con alcune pagliuzze nero in piuma del fluff corpo e piume capo alla base della penna del collo, con lucenti, la coda nero verdastro. Il colore di base della femmina è pelle di bufalo con tutte le piume sul corpo segnato da file parallele di lustrini neri allungati, la gallina dando un aspetto di essere ben individuato e suggerendo una gallina fagiano ringneck. Colore della pelle è di colore giallo e gambi e le punte sono di un verde salice. lobi delle orecchie sono bianchi (nello standard degli Stati Uniti, ma rossi in Gran Bretagna).
Storia: Il Sicilian buttercup probabilmente non ha in realtà origine sull'isola mediterranea della Sicilia, ma forse nella colonia italiana di Tripoli. Loyl Stromberg, nel suo pollame del mondo, cita il reverendo Ray Trudgian, in un articolo sul tema pubblicato nel pollame d'oltremare. Trudgian racconta un'esperienza di seguito corvo di gallo a Betlemme, alla scoperta di un gruppo di buttercup protetto da cani da guardia. Trudgian si riferisce a Easom Smith's Modern Pollame sviluppo, pubblicata nel 1976. Smith sostiene che Buttercup sono stati sviluppati dagli arabi del Nord Africa, che ha viaggiato attraverso i paesi del Mediterraneo. La razza avrebbe potuto fare strada in Europa attraverso la Sicilia, dove gli uccelli preso il loro nome. Smith descrive il pettine come "una vera e propria corona di re David." C'era forse un incrocio tra il nord africano nativo razze poissibly il Fayoumi o parimenti segnalate uccelli e razze italiane. Alcuni suggeriscono anche che la Houdan francese è stato aggiunto. La prima importazione negli Stati Uniti veniva dalla Sicilia arrivano 1835.The prima importazione negli Stati Uniti del sicilian buttercup è stato nel 1835. Lo stock attuale scende da uova da cova importate nel 1892. Ci sono altri colori nel Regno Unito, tra cui White buttercup e Brown buttercup (che un tempo era chiamato il siciliano Flower Bird). Ci sono anche Silver Duckiwing buttercup in Nuova Zelanda. Sicilian buttercup sono stati ammessi alla Norma APA nel 1918. La Bantam siciliano Buttercup è stata successivamente sviluppata in America e fu ammesso nello standard APA nel 1960. Forma e colore sono gli stessi di Buttercup di grandi dimensioni.
L'americano Buttercup obiettivo del Club è quello di collegare gli allevatori ed espositori del siciliano Ranuncoli in modo che siano in grado di stock e di condividere informazioni preziose sul club breed.The è stata fondata nel 1912 ma l'interesse per la razza languito per un certo numero di anni e la Buttercup quasi scomparsi. Tuttavia, un aumento di interesse in questa razza antica e unica ha portato la sua rinascita.
PeppeTasso- Moderatore
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Località : San Cataldo (CL)
Dal sito di "American Buttercup Club"
Solo la parte riguardante gli orecchioni:
The following is a reprint from our 1929 Yearbook:
The question of lobes is an important one. For years the Standard has called for "Solid red" and "immaterial", but last year it was changed to "solid white, 3/4 red to disqualify." Red if the natural color for the lobe of this breed, and most of the best males come three-quarters red to solid red. For this reason I feel that the breed should have four or five years to recover from this red lobe, during which time they should not be disqualified for this defect. Cut for red, but do not disqualify, for at least four years, as the lobe is not an important feature of the breed.
Sempre col solito traduttore.....
La seguente è una ristampa del nostro Yearbook 1929:
La questione dei lobi è importante. Per anni lo standard ha chiesto "rosso fisso" e "immateriali", ma l'anno scorso è stato cambiato in "solido bianco, 3 / 4 rosso da squalificare". Rosso se il colore naturale per il lobo di questa razza, e la maggior parte dei migliori maschi sono tre quarti rosso a rosso fisso. Per questa ragione ritengo che la razza deve avere quattro o cinque anni per riprendersi da questo lobo rosso, durante i quali non dovrebbero essere squalificati per questo difetto. Penalizzare per il rosso, ma non squalificare, per almeno quattro anni, come il lobo non è una caratteristica importante della razza.
The following is a reprint from our 1929 Yearbook:
The question of lobes is an important one. For years the Standard has called for "Solid red" and "immaterial", but last year it was changed to "solid white, 3/4 red to disqualify." Red if the natural color for the lobe of this breed, and most of the best males come three-quarters red to solid red. For this reason I feel that the breed should have four or five years to recover from this red lobe, during which time they should not be disqualified for this defect. Cut for red, but do not disqualify, for at least four years, as the lobe is not an important feature of the breed.
Sempre col solito traduttore.....
La seguente è una ristampa del nostro Yearbook 1929:
La questione dei lobi è importante. Per anni lo standard ha chiesto "rosso fisso" e "immateriali", ma l'anno scorso è stato cambiato in "solido bianco, 3 / 4 rosso da squalificare". Rosso se il colore naturale per il lobo di questa razza, e la maggior parte dei migliori maschi sono tre quarti rosso a rosso fisso. Per questa ragione ritengo che la razza deve avere quattro o cinque anni per riprendersi da questo lobo rosso, durante i quali non dovrebbero essere squalificati per questo difetto. Penalizzare per il rosso, ma non squalificare, per almeno quattro anni, come il lobo non è una caratteristica importante della razza.
PeppeTasso- Moderatore
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Da una descrizione di un'altra appassionata americana (California), sempre dell'American Buttercup:
Red is undesirable in the earlobes, which should be white. Earlobes less than one third white are a disqualification in showing.
"Il rosso è indesiderabile negli orecchioni, che dovrebbero essere bianchi. Orecchioni con meno di un terzo di bianco sono da squalifica in mostra. "
Red is undesirable in the earlobes, which should be white. Earlobes less than one third white are a disqualification in showing.
"Il rosso è indesiderabile negli orecchioni, che dovrebbero essere bianchi. Orecchioni con meno di un terzo di bianco sono da squalifica in mostra. "
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Ricapitoliamo:
In Italia è richiesto: rosso, con le dovute tolleranze;
In Gran Bretagna (Sicilian Buttercup): rosso, credo con le tolleranze del caso anche qui;
Negli Stati Uniti (American Buttercup): bianco.
Forse uno spunto di discussione ci sarebbe.......
In Italia è richiesto: rosso, con le dovute tolleranze;
In Gran Bretagna (Sicilian Buttercup): rosso, credo con le tolleranze del caso anche qui;
Negli Stati Uniti (American Buttercup): bianco.
Forse uno spunto di discussione ci sarebbe.......
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Non è assolutamente una cosa recente il colore rosso degli orecchioni della Siciliana inglese.
Ho lo standard inglese, edizione 1988, in cui gli orecchioni sono richiesti rossi, anche se con le dovute tolleranze, tali e quali a quelli che si richiedono oggi e a quelli dell'articolo di Peppe.
Del resto anche nel nostro standard si tollera la presenza di bianco in virtù delle notizie che i nostri predecessori ci hanno tramandato.
Qualche anno fa buttai giù un "vademecum" per il giudice tedesco che avrebbe dovuto giudicare questa razza, che poi, altro non è, che la mia opinione su come valutare ed usare la tolleranza nella Siciliana. Peppe ce lo ha riproposto su questo forum ed è mia convinzione che su quella base si potrebbero apportare le dovute modifiche al nostro standard ufficiale. Modifiche che interesserebbero proprio la tolleranza, essere cioè più precisi, nei limiti della possibilità, per cercare di ottenere una uniformità maggiore nei giudizi e dare agli allevatori un più largo margine per la loro selezione. Interessante sarebbe conoscere l'opinione degli allevatori, i quali, molto più di me, conoscono le difficoltà che incontrano nell'ottenere determinate caratteristiche.
Ho lo standard inglese, edizione 1988, in cui gli orecchioni sono richiesti rossi, anche se con le dovute tolleranze, tali e quali a quelli che si richiedono oggi e a quelli dell'articolo di Peppe.
Del resto anche nel nostro standard si tollera la presenza di bianco in virtù delle notizie che i nostri predecessori ci hanno tramandato.
Qualche anno fa buttai giù un "vademecum" per il giudice tedesco che avrebbe dovuto giudicare questa razza, che poi, altro non è, che la mia opinione su come valutare ed usare la tolleranza nella Siciliana. Peppe ce lo ha riproposto su questo forum ed è mia convinzione che su quella base si potrebbero apportare le dovute modifiche al nostro standard ufficiale. Modifiche che interesserebbero proprio la tolleranza, essere cioè più precisi, nei limiti della possibilità, per cercare di ottenere una uniformità maggiore nei giudizi e dare agli allevatori un più largo margine per la loro selezione. Interessante sarebbe conoscere l'opinione degli allevatori, i quali, molto più di me, conoscono le difficoltà che incontrano nell'ottenere determinate caratteristiche.
Fabrizio Focardi- Esperto
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Per quanto riguarda la mia esperienza posso dire che i galli più belli cioè quelli con le caratteristiche migliori,hanno l'orecchione con un pò di bianco---mai avuti ottimi galli con orecchioni completamente bianchi----neanche con orecchioni completamente rossi-Domenica ne ho assaporato uno che aveva cresta perfetta e orecchioni rossi senza neanche un puntino bianco,la forma era un pò tozza,con un petto molto pronunciato,un canto che sembrava PAVAROTTI,io penso che non si può far riprodurre un gallo del genere perchè molto lontano non dalle caratteristiche ma, che solo a guardarlo ci si rende conto che è frutto di incroci,si vede che è diverso come cammina come si comporta,ecc....avrei potuto venderlo...anche il sapore era diverso..Io PEPPE sono d'accordo con tè,forse dovremmo cercare in qualche modo di modificare di un pò lo standard -CIAO.
robertovinci- Utente veteran
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
In effetti la richiesta di orecchione rosso ora mi è un po' più chiara, gli inglesi prima di noi Italiani lo richiedevano così e penso, conoscendo la loro indole tradizionalista (vero Fabri?!!), rifacendosi a scritti e testimonianze documentate (Ghigi).
Lo standard italiano tollera una leggera presenza di bianco, ma non lo quantifica, a differenza dello standard inglese che recita:...wattles and ear-lobes bright red (more than one third white in lobes a serious defect) _bargigli e orecchioni rosso brillante (più di un terzo di bianco nei lobi è difetto grave)_
Lo standard no, ma Fabrizio Focardi nella sua lettera (il "vademecum" di cui sopra..) in cui elenca le tolleranze da concedere alla razza, così scrive:.. "Si può dare un buon punteggio se il bianco negli orecchioni non supera il 30%. Per essere considerato “difetto grave” dovrà superare il 70%. Giudizi troppo severi su questo punto restringeranno la base genetica della razza inutilmente. ....." praticamente più elastico dei i britannici...
Beh, si potrebbe trascriverlo nello standard previa richiesta al CTS, quando avremo l'onore di averne uno, in modo che in una eventuale esposizione un orecchione con del bianco "quantificato" meglio non venga penalizzato, ed a parità di soggetti validi, premiare il soggetto con l'orecchione più rosso....
Forse, e sottolineo forse, visto che qualche piccolo passo in avanti la razza l'ha fatto, ed alla luce di ciò, quel 70% potrebbe essere eccessivo......
.....L'uovo di Colombo.....
Lo standard italiano tollera una leggera presenza di bianco, ma non lo quantifica, a differenza dello standard inglese che recita:...wattles and ear-lobes bright red (more than one third white in lobes a serious defect) _bargigli e orecchioni rosso brillante (più di un terzo di bianco nei lobi è difetto grave)_
Lo standard no, ma Fabrizio Focardi nella sua lettera (il "vademecum" di cui sopra..) in cui elenca le tolleranze da concedere alla razza, così scrive:.. "Si può dare un buon punteggio se il bianco negli orecchioni non supera il 30%. Per essere considerato “difetto grave” dovrà superare il 70%. Giudizi troppo severi su questo punto restringeranno la base genetica della razza inutilmente. ....." praticamente più elastico dei i britannici...
Beh, si potrebbe trascriverlo nello standard previa richiesta al CTS, quando avremo l'onore di averne uno, in modo che in una eventuale esposizione un orecchione con del bianco "quantificato" meglio non venga penalizzato, ed a parità di soggetti validi, premiare il soggetto con l'orecchione più rosso....
Forse, e sottolineo forse, visto che qualche piccolo passo in avanti la razza l'ha fatto, ed alla luce di ciò, quel 70% potrebbe essere eccessivo......
.....L'uovo di Colombo.....
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Perfettamente d'accordo sia con Roberto che con Peppe.
Certo se la "sorte" della Siciliana interessa solo due allevatori la vedo magra!
Certo se la "sorte" della Siciliana interessa solo due allevatori la vedo magra!
Fabrizio Focardi- Esperto
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Località : Rignano Sull'Arno (FI)
Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Fabri, quando con tanto entusiasmo iniziai ad allevare la Siciliana, ed in seguito con "ardore" ancora maggiore mi imbarcai in un'opera di divulgazione con sito, forum, e "collaborazione" con qualche altro allevatore, intrattenevo una "conversazione" a distanza tramite e-mail con una persona dai capelli bianchi che stimo tanto, ha allevato la razza con competenza e mi ha dato diversi consigli;
quando gli esposi il progetto di una eventuale commissione preposta a coordinare l'allevamento della Siciliana ecc. ecc. (se ne era parlato in una riunione alla quale erano intervenuti rappresentanti di ben 3 associazioni avicole..), così mi ha risposto:
21 APRILE 2010
Ciao Peppe,
il progetto è ambizioso, spero ti dia tante soddisfazioni. Sinceramente la vedo dura, ma questo non ti deve scoraggiare.
Il progetto che stai portando avanti in linea di massima corrisponde alle mie idee, avendo a cuore una selezione seria non potrebbe essere diversamente.
Capisco che tu sia dispiaciuto perche sul forum non pervengono richieste d’informazioni tecniche o cose del genere, a mio parere questa refrattarietà ha le sue fondamenta nell’autostima di molti allevatori, per cui non vedono il motivo di mettersi in discussione, e c’è d’aspettarsi che, in seguito, mal sopporteranno il ruolo di peones.
Se non ho capito male quella che tu chiami commissione dovrebbe essere l’equipe che progetta, segue e coordina le varie fasi d’allevamento e selezione. In merito ti espongo la mia idea, probabilmente mi darai del matto ma sai, “se non son matti, non li vogliamo”.
Tutti gli animali degli allevatori interessati vengono sottoposti al giudizio di due giudici, eliminando tutti gli animali che non raggiungono il buono. Poiché il giudice si pronuncia sul fenotipo dell’animale e nulla conosce del genotipo, gli animali selezionati dovranno essere sottoposti ai necessari esami per conoscere il loro patrimonio genetico, a questo punto il genetista stabilirà gli accoppiamenti più opportuni. Capisco che quanto sopra ti sembrerà un’enormità, ma come ben sai allevare non è facile come molti credono, per risolvere certe situazioni non si può andare sempre a occhio. Salvo non ci si accontenti di aver un prodotto ballerino, e il buon soggetto per caso.
Qualche anno addietro andavo spesso dalla forestale di S. Matteo a parlare con quelli dell’equipe che lavoravano al recupero dell’asino di Pantelleria, dicevano di aver visionato più di duecento soggetti e alla fine ne hanno scelti sei, tre maschi e tre femmine, i maschi avevano nel sangue il 95%, 85%, 80% di razza pantesca, oggi hanno raggiunto il 100% e il pantesco è nuovamente una realtà. Come vedi non ho proprio inventato nulla.
Mi ripeto, non ti scoraggiare.
Ci sentiamo.
..................
Beh!!!!!!!!!
quando gli esposi il progetto di una eventuale commissione preposta a coordinare l'allevamento della Siciliana ecc. ecc. (se ne era parlato in una riunione alla quale erano intervenuti rappresentanti di ben 3 associazioni avicole..), così mi ha risposto:
21 APRILE 2010
Ciao Peppe,
il progetto è ambizioso, spero ti dia tante soddisfazioni. Sinceramente la vedo dura, ma questo non ti deve scoraggiare.
Il progetto che stai portando avanti in linea di massima corrisponde alle mie idee, avendo a cuore una selezione seria non potrebbe essere diversamente.
Capisco che tu sia dispiaciuto perche sul forum non pervengono richieste d’informazioni tecniche o cose del genere, a mio parere questa refrattarietà ha le sue fondamenta nell’autostima di molti allevatori, per cui non vedono il motivo di mettersi in discussione, e c’è d’aspettarsi che, in seguito, mal sopporteranno il ruolo di peones.
Se non ho capito male quella che tu chiami commissione dovrebbe essere l’equipe che progetta, segue e coordina le varie fasi d’allevamento e selezione. In merito ti espongo la mia idea, probabilmente mi darai del matto ma sai, “se non son matti, non li vogliamo”.
Tutti gli animali degli allevatori interessati vengono sottoposti al giudizio di due giudici, eliminando tutti gli animali che non raggiungono il buono. Poiché il giudice si pronuncia sul fenotipo dell’animale e nulla conosce del genotipo, gli animali selezionati dovranno essere sottoposti ai necessari esami per conoscere il loro patrimonio genetico, a questo punto il genetista stabilirà gli accoppiamenti più opportuni. Capisco che quanto sopra ti sembrerà un’enormità, ma come ben sai allevare non è facile come molti credono, per risolvere certe situazioni non si può andare sempre a occhio. Salvo non ci si accontenti di aver un prodotto ballerino, e il buon soggetto per caso.
Qualche anno addietro andavo spesso dalla forestale di S. Matteo a parlare con quelli dell’equipe che lavoravano al recupero dell’asino di Pantelleria, dicevano di aver visionato più di duecento soggetti e alla fine ne hanno scelti sei, tre maschi e tre femmine, i maschi avevano nel sangue il 95%, 85%, 80% di razza pantesca, oggi hanno raggiunto il 100% e il pantesco è nuovamente una realtà. Come vedi non ho proprio inventato nulla.
Mi ripeto, non ti scoraggiare.
Ci sentiamo.
..................
Beh!!!!!!!!!
PeppeTasso- Moderatore
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Re: "TOLLERANZE: orecchioni" by Fabrizio Focardi
Giusto quello che c'è scritto sulla lettera a proposito dell'opinione del giudice. Non mi pronuncio sul resto in quanto non sufficientemente informato, anche se resto dubbioso sul materiale da usare come confronto.
Anch'io comunque Peppe ti esorto a non scoraggiarti!!!
Anch'io comunque Peppe ti esorto a non scoraggiarti!!!
Fabrizio Focardi- Esperto
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