Polli locali di Sicilia.

Ciao! Nella sezione creste ho tempo fa postato le foto di alcune Siciliana allevate da un signore che ama le razze o più precisamente gli animali autoctoni; egli asserisce che in alcune zone della Sicilia vi siano stirpi limitate di polli locali che alcune famiglie imparentate tra loro si tramandano da generazioni; hanno il nome del luogo di provenienza o allevamento (prettamente rurale).

Mi limito a postare delle foto:

Gallina nostrana argentea Valplatani

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Gallina nostrana Valplatani

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davvero interessanti!! Peccato non aver foto dei rispettivi galli.

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Questa mi riferisce abbia i tarsi verdi.

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anche in altre foto si vedevano tarsi verdi.
begli animali, simili al pollo mediterraneo, un po' tozzi, ma con i loro bravi orecchioni quasi bianchi, le creste ripiegate nelle femmine, le code ben rilevate... proprio i polli delle aie dei nonni. Ho avuto tempo fa un ceppo vagamente simile proveniente dall'Emilia, solo tradiva evidenti influssi cornish (forma del corpo, della coda...).
sai che taglia abbiano questi animali, Peppe?

No, per quel che vale, mi regolo col confronto delle mani che le tengono....

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Alcuni soggetti mi sembrano caratteristici ed interessanti, mentre altri mi danno l'idea di incroci con la siciliana, l'ultimo gallo sembra un incrocio siciliana x livorno collo arancio.

G.

Ciao Peppe,grazie infinite per averle postate,a mè queste cose- mi fanno impazzire!!

La natura non finirà mai di stupire

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News Estesa
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VALLONE - Pare che siano in tanti, anziane ed anziani del Nisseno, ad asserire che nel passato esistevano diverse specie di polli nostrani siciliani dalle uova bianche, che, purtroppo, con l’importazione dei polli esteri e di altre regioni italiane, adesso sono quasi tutti scomparsi. In particolare segnalavano la presenza della gallina e gallo siciliano dalla cresta “coronata”, della gallina cornuta di Caltanissetta, assai presente nelle campagne del Nisseno, della gallina nostrana delle Madonie e quella della “Valplatani”. A Mussomeli, sono diversi che amano lo studio della fauna ed in particolare hanno la passione per i bipedi nostrani che, a loro dire, si stanno assottigliando sempre di più, rischiando addirittura la totale estinzione, mentre i pollai sono pieni di quelli d’importazione. Come spiegano alcune fonti “il pollo Gallus gallus domesticus, Linnaeus 1758) è un uccello domestico derivante da varie specie selvatiche, di origini Indiane e Asiatiche che si sono diversificate nei millenni. Darwin attribuì la paternità solo al Gallus gallus bankiva per vari motivi, tra cui la somiglianza del colore del piumaggio con quello di alcune razze domestiche, la variabilità delle sottospecie di Gallus gallus a seconda del luogo di diffusione, la fecondità delle uova derivanti dall'accoppiamento con i polli domestici. Questa posizione è notevolmente mutata nel corso del ventesimo secolo, sulla base di esperienze di ibridazione effettuate con le altre specie selvatiche. Oggi si può affermare che varie specie hanno contribuito alla creazione dei polli domestici Gallus gallus domesticus. I polli domestici sono sempre stati allevati per moltissime finalità: carne, uova, piume, compagnia, gare di combattimento tra galli, motivazioni religiose, sportive od ornamentali” Un nostro concittadino, appassionato e cultore di tali problematiche, tanti anni fa perlustrando le diverse masserie del nisseno, del Palermitano e dell’agrigentino amava intrattenersi coi contadini e visitare i loro pollai, dove erano presenti, in numero assai ridotto, particolari galline nostrane. A sentire il suo racconto, non citiamo il nome per questione di privacy, è profonda la sua cultura in tale settore. Tanto è vero che in tali occasioni richiedeva, nelle diverse fattorie, uova bianche nostrane, col solo scopo di bloccare l’estinzione di questi straordinari bipedi nostrani, appunto, per le loro caratteristiche. Infatti, a seguito della raccolta di tali uova, successivamente sistemate in grosse incubatrici, l’appassionato cultore si era accorto che dei diversi pulcini nati, erano venuti fuori cinque pollastre e tre galletti, tutti “cornuti”.Da precisare che, nelle zone delle Madonie e precisamente nella campagne di Ganci e Petralia, gli esemplari di polli erano di color dorato, mentre quelli della “Valplatani” avevano un colore più chiaro con la coda a scoiattolo come le altre specie di polli siciliani.

La Gallina Cornuta di Caltanissetta non l'avevo mai sentita......

La Gallina Cornuta di Caltanissetta non l'avevo mai sentita......

e sì, Peppe, che fra tutti proprio tu dovresti farti veniore qualche sospetto!!

ti ricorda niente questa foto???



non dimentichiamoci che la cresta a coppa è un differente allele dello stesso locus della cresta a cornetti. Una mutazione che possa portare alla presenza di una cresta a cornetti non dovrebbe essere così impossibile, e di fatto non lo è. Niente impedisce che questa evenienza si sia verificata in passato e che poi qualche famiglia si sia selezionata una linea di polli "cornuti".
ciao!

Foto veramente splendide Peppe.
Grazie di averle mostrate.
"Un nostro concittadino, appassionato e cultore di tali problematiche, tanti anni fa perlustrando le diverse masserie del nisseno, del Palermitano e dell’agrigentino amava intrattenersi coi contadini e visitare i loro pollai, dove erano presenti, in numero assai ridotto, particolari galline nostrane. A sentire il suo racconto, non citiamo il nome per questione di privacy, è profonda la sua cultura in tale settore. Tanto è vero che in tali occasioni richiedeva, nelle diverse fattorie, uova bianche nostrane, col solo scopo di bloccare l’estinzione di questi straordinari bipedi nostrani, appunto, per le loro caratteristiche. Infatti, a seguito della raccolta di tali uova, successivamente sistemate in grosse incubatrici, l’appassionato cultore si era accorto che dei diversi pulcini nati, erano venuti fuori cinque pollastre e tre galletti, tutti “cornuti”.Da precisare che, nelle zone delle Madonie e precisamente nella campagne di Ganci e Petralia, gli esemplari di polli erano di color dorato, mentre quelli della “Valplatani” avevano un colore più chiaro con la coda a scoiattolo come le altre specie di polli siciliani."




Interessantissima la parte posteriore della cresta che si sdoppia in alcune galline .
Questo è rilevabile anche in esperimenti di incrocio fra siciliana e razze con cresta semplice.
Mi fa estremamente piacere sapere che sperduti in qualche pollaio i polli autoctoni continuano a prosperare.
Bellissime le simil collo argento.
Hai notizie di chi si occupa di classificarle e censirle come riportato sull'articolo ( ha la mia più grande stima)
Grazie Ciao

Si, credo sia il tizio che è venuto a trovarmi e mi ha lasciato il cd con le foto e con cui ho intavolato una bella chiacchierata.

Sai Peppe , quando scrissi i contenuti della mia tesi che poi condivisi con tutti pubblicandoli sul pollaio del re mi rivolgevo a persone appassionate di avicoltura tradizionale e non tanto ad avicoltori sportivi .
Andrea ha ben colto il mio pensiero come molti altri che si sono occupati e si occupano in modo serio e coscenzioso di ricercare capire e studiare questa interessante branca della zootecnia.
Altri hanno letto i contenuti in parte li hanno condivisi ma poi si sono rivolti in modo cieco ad una ricerca spasmodica del bello ad ogni costo snobbando quello che può essere un piccolo tesoro del pollaio .

Diciamo che è l'approccio del difetto che io osteggio come principio.


Sai Peppe per molti le galline da te postate sono gallinacce da brodo senza arte ne parte "incroci" per altri rappresentano un legame col passato importanti tasselli che ci permettono di capire da dove siamo partiti e dove possiamo arrivare.

Ciao

E' un po' il mio dilemma (minimo): mi piace allevare con occhio allo standard, auspico un miglioramento in tal senso.....ma poi non riesco ad eliminare polli che di standard non ne vogliono sapere........VISSE E SI CONTRADDISSE!

peppe sono le famose razza "simil"..................

Andrea Mangoni ha scritto:

La Gallina Cornuta di Caltanissetta non l'avevo mai sentita......

e sì, Peppe, che fra tutti proprio tu dovresti farti veniore qualche sospetto!!

ti ricorda niente questa foto???



non dimentichiamoci che la cresta a coppa è un differente allele dello stesso locus della cresta a cornetti. Una mutazione che possa portare alla presenza di una cresta a cornetti non dovrebbe essere così impossibile, e di fatto non lo è. Niente impedisce che questa evenienza si sia verificata in passato e che poi qualche famiglia si sia selezionata una linea di polli "cornuti".
ciao!

Si che lo ricordo......è nato da miei animali, ma non pensavo, o meglio, non avevo mai sentito che fosse una caratteristica diffusa in zona...

Ci siamo sentiti con l'appassionato che ho citato prima, Salvo, (mi ha autorizzato a fare il suo nome) ed abbiamo ripreso il discorso della razza cornuta di Caltanissetta; l'ha vista per la prima volta nel 1976 nelle campagne del nisseno durante i suoi giri alla ricerca di polli autoctoni in un pollaio di un signore ottantenne.
La cresta presentava cornetti dritti e lunghi 8-10 cm ed anche più, il colore simile alla Siciliana così come la mole, ed uova bianche.
Probabile, come dice anche Andrea, che fosse una variante della Siciliana allevata poi dalle famiglie del luogo e diffuse anche dagli "urdunari", commercianti di animali di un tempo che acquistavano e rivendevano anche polli locali da un podere all'altro.
Salvo mi ha anche promesso le foto di questi polli........

....la siciliana cornuta.....

.............LA VOGLIO VEDERE...........

NON OSO IMMAGINARE UNA CRESTA A CORNETTI DI 10 CM.....

Che spettacolo...

ecco, questo post sta diventando un bello spaccato di biodiversità avicola siciliana...

Riporto solo quanto riferitomi, sono curioso anch'io, mai viste.......

Ecco le foto della "Cornuta di Caltanissetta", al momento solo di alcuni galli, la prima in ordine di pubblicazione scattata nel 1976. Le foto e alcuni di questi animali di proprietà dell'amico Salvo A.

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Qualche gallo di questi tempo fa ha circolato pure nel pollaio del vicino, come pure, causa cane assassino, Salvo ha donato, sempre al vicino, qualche gallo siciliano cresta a coppa per continuarne la stirpe.

Pure il ceppo di Siciliana che Salvo A. alleva origina dalla zona di Mussomeli (CL) e dintorni.

La "Cornuta", più o meno diffusa un tempo nella provincia nissena, è/era probabile variante della Siciliana cresta a coppa portata avanti forse da alcune famiglie di agricoltori e allevatori locali.

Le femmine, di cui al momento non dispongo di foto ma qualche esemplare mi viene riverito vive ancora, posseggono anche loro chiaramente la medesima cresta, con le dovute proporzioni legate al dimorfismo sessuale.

La colorazione mi pare possa essere annoverata tra i collo oro.